Valeria Golino nel film di Casanova

Diego Del Pozzo
Sarà Benoit Jacquot, il settantaduenne regista e sceneggiatore francese di melodrammi fortemente autoriali come «Tre cuori» ed «Eva«, a inaugurare lunedì sera all’Institut Français la ventunesima edizione del «Napoli film festival», la storica kermesse organizzata dall’associazione Napolicinema con direzione artistica di Mario Violini. Jacquot, accompagnato da Valeria Golino, presenterà alle 21.15 nella sala Dumas dell’istituto di via Crispi l’anteprima italiana del suo recente «Dernier amour», dramma in costume ambientato nell’Inghilterra fine settecentesca e dedicato alla passione di Giacomo Casanova (interpretato da Vincent Lindon) per una cortigiana britannica. Nel film, la Golino ha il ruolo della prima donna sedotta da Casanova.
Oltre all’autore transalpino, il festival proporrà agli appassionati napoletani, fino a martedì 1 ottobre, un denso calendario di incontri, non soltanto serali, con altri ospiti di qualità, tra i quali spiccano i maestri Pupi Avati e Gianni Amelio, che saranno premiati con un riconoscimento alla carriera; gli altri registi Igort, la spagnola Diana Toucedo, Gianfranco Pannone (che giovedì 26 introdurrà il suo «Scherza con i fanti», documentario diretto con Ambrogio Sparagna e applaudito alle Giornate degli autori della Mostra di Venezia), Francesco Prisco, Ciro D’Emilio; gli attori Toni Servillo, Lino Guanciale (in una pausa delle riprese della serie Rai «Il commissario Ricciardi»), Lunetta Savino, Angela Fontana, Denise Tantucci.
Ma nei suoi nove giorni di attività, il Napoli Film Festival 2019 (in programma anche all’Instituto Cervantes, al Goethe-Institut Neapel, a Castel dell’Ovo e nei cinema Delle Palme e Vittoria, oltre che nel quartier generale dell’Institut Français) presenterà oltre 150 proiezioni tra lungometraggi, corti e documentari, suddivisi nelle cinque sezioni competitive per l’assegnazione dei Vesuvio Awards, ma anche anteprime e rassegne d’autore. Completano il programma mostre, presentazioni librarie, convegni e un po’ di musica.
Il concorso principale, Europa-Mediterraneo, vedrà in gara cinque opere prime e seconde italiane e internazionali: «Aleksi» della croata Barbara Vekaric, il tedesco «A clear felling» di Max Glescinski, il britannico «Denmark» di Adrian Shergold, «La guaritrice» del marocchino Mohamed Zineddaine e «Mai per sempre» del regista e attore vesuviano Fabio Massa.
Nelle varie sezioni competitive dello storico concorso «Schermo Napoli» (a cura di Giuseppe Colella) si vedranno, invece, centinaia di cortometraggi e documentari di filmaker giovani e giovanissimi (nel caso dei lavori scolastici) partenopei o campani. E ritorna anche quest’anno la sezione competitiva «Videoclip sessions», dedicata alla videomusica e curata dalla redazione di «Freak Out Magazine».
La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 29 settembre alle 19 all’Institut Français e sarà seguita da «Zaleska sonorizza Nosferatu», un progetto-evento audiovisivo della contrabbassista Caterina Palazzi sul capolavoro del muto di Friedrich Wilhelm Murnau.
Le retrospettive saranno dedicate al cineasta canadese Xavier Dolan (con la proiezione dei suoi primi quattro film), alla riscoperta del regista neorealista Silvio Siano (autore-artigiano originario di Castellammare di Stabia, con cura affidata a Paolo Speranza e Luciano Cuomo della rivista «Quaderni di Cinemasud»), al cinema tedesco dopo la caduta del muro di Berlino di trent’anni fa, ai 60 della Nouvelle vague francese. Ogni mattina, infine, Mobydick Comunicare il cinema curerà al cinema Vittoria la sezione «Parole di cinema», nella quale martedì 24 sarà proiettato in anteprima per la Campania «Likemeback» di Leonardo Guerra Seragnoli, accompagnato in sala dalle attrici Angela Fontana e Denise Tantucci.

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