Scuola dei Colli a S. Agnello: un anno dopo, ancora degrado e abbandono, Esposito: “Basta parole, servono fatti” fotogallery

Scuola dei Colli a S. Agnello: un anno dopo, ancora degrado e abbandono, Esposito: “Basta parole, servono fatti”
“Durante la campagna elettorale sono stato criticato per le condizioni in cui versava la scuola dei Colli. E’ passato un anno e le foto che pubblicate sono esplicative più di mille discorsi: cosa hanno fatto loro, nuova Amministrazione di S. Agnello? E’ evidente che la condizione di degrado ed abbandono si è acuita. La consigliera dei Colli che mi attaccava, oggi, cosa dice? C’è un delegato alle scuole? Nel bilancio ci sono fondi destinati a risolvere il problema?”
A parlare così è Pasquale Esposito, consigliere comunale di minoranza, che raccoglie consensi nella borgata collinare dei Colli di Fontanelle e di cui è stato a lungo rappresentante in Amministrazione.

Scuola dei Colli, cosa succede?
Che per la situazione in cui versa c’è il rischio che non si formino tutte le classi necessarie. Numerose famiglie sono pronte a trasferire altrove i propri figli. In tal caso, la scuola è a rischio chiusura. Sarebbe una sciagura per la nostra frazione che nella conquista della scuola ha avuto un elemento di riscatto e parificazione significativo.
Ma l’amministrazione precedente all’attuale non ha commesso errori?
Di certo c’è stato un ritardo rispetto alle condizioni della scuola cui, però, non è stato posto rimedio. Al tempo stesso voglio ricordare il campo di bocce e quello di calcio realizzato con fondi della città metropolitana nel corso dell’amministrazione Sagristani. I 300 mila euro utilizzati nel 2018 per cambiare tutti gli infissi. Il centro culturale “nuovi orizzonti” realizzato proprio nell’area sottostante alla scuola che ha fornito uno spazio di socializzazione e cultura per l’intera comunità. Ma questi sono solo alcuni aspetti dell’approccio alla frazione dei Colli da parte della nuova Amministrazione.
Che vuol dire?
Durante la campagna elettorale gli attuali amministratori dissero che i Colli avrebbero avuto una rinnovata centralità. Lo dissero proprio nel centro culturale. C’è stato un salto indietro di 40 anni. Nulla di quanto promesso è stato fatto. I Colli sono periferia nelle politiche dell’amministrazione. Penso alla frana di Via Belvedere che non è stata ancora ripristinata, benchè la precedente amministrazione avesse recuperato i fondi. Il rischio è che ceda il muro.
Ma in queste critiche non c’è un po’ di partito preso, visto che sei in minoranza?
No, il mio partito si chiama Colli di Fontanelle. E da qualunque parte si facciano cose buone io le appoggio per la comunità della frazione e del centro. Tanto è vero che in un anno non credo di aver sollevato alcuna polemica, né il mio gruppo ha fatto ostruzionismo. E’ passato un anno e dopo un anno al nuovo che avanza senza risultati una sollecitazione credo la possiamo fare.

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