Amalfi intervista candidata del partito socialista Elisa Apicella

3 agosto 1930 | 00:00
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Amalfi intervista candidata del partito socialista Elisa Apicella

Sabato 29 marzo, alle ore 18, presso l’Aula Consiliare del Comune di Minori in Costiera Amalfitana sono stati presentati i candidati al senato del partito socialista in Costiera Amalfitana (Positanonews ne parla perchè sono gli unici presenti sul territorio). Alfonso Bottone ed Elisa Apicella, il primo giornalista già responsabile di Ecomagazine ed ex assessore alla Comunità Montana, la seconda avvocato, moglie di Andrea Amendola storico politico di Amalfi, dove ha ricoperto vari ruoli, sono gli unici candidati della Costiera Amalfitana in corsa per queste elezioni politiche

1)Qual è il motivo di questa sua prima candidatura? So che sinora ha preferito dedicarsi alla professione e alla famiglia.

E’ vero. Non nascondo che anche in Toscana dove ancora mi reco per lavoro ho avuto varie richieste di coinvolgimento attivo in politica ma ho sempre rifiutato. Il motivo di questa candidatura è estremamente semplice ed in coerenza con quanto ho da sempre sostenuto: la libertà di scegliere ma soprattutto di operare.

In questo momento della mia vita sono libera da gravosi impegni familiari che sinora ho ritenuto giusto mettere al primo posto. Per quel che riguarda gli impegni professionali, da tempo ho raggiunto una fase di tranquillità.

2)Vuol dire che la sua è stata una scelta di libertà?

Credo di si poiché non ci può essere libertà senza responsabilità ed io penso di aver prima adempiuto responsabilmente ai doveri ed alle necessità verso la famiglia, che deve rimanere sempre e comunque al primo posto.

3)Perché nel partito socialista?

La mia prima iscrizione al partito socialista risale ad oltre venti anni fa. Già allora vedevo nel partito una scelta di libertà e di rinnovamento: riformismo sì ma nel rispetto della libertà e dei diritti umani.

Sono stata delegata ai Congressi di Milano e di Bari. Poi, dopo l’ingiusto e strumentale massacro per via giudiziaria del PSI di Craxi, ho seguito con più distacco le alterne viecnde dei socialisti poiché non ho mai condiviso l’eccessiva arrendevolezza e frammentazione attuata con la diaspora.

Ora, finalmente, c’è di nuovo voglia di unità socialista, ma la mia candidatura vuole essere anche di testimonianza e di sostegno contro l’ipocrita ed inaccettabile pretesa del PD di Veltroni e Prodi di cancellare dallo scenario politico italianoi Socialisti che hanno alle spalle oltre un secolo di storia e di lotte. Un tentativo inaccettabile e biasimevole che deve indurre tutti i socialisti di ieri e di oggi a ritriovare il proprio orgoglio ed a stringersi intorno all’unico P.S.

Spieghi piuttosto Veltroni come mai il PD non fa parte del Socialismo europeo

4)Come si colloca difronte ai temi della laicità e della tutela dei valori religiosi?

Il Manifesto dei valori del PS afferma che “i socialisti difendono da sempre il principio di laicità, che garantisce la convivenza tra culture ed idee diverse. Crede nella libertà di pensieroe nel valore delle diversità delle opinioni e delle fedi”.

Io sono cattolica e come tale mi batto nel P.S. affinché nei frequenti scontri sui temi etici possano prevalere sempre il confronto ed il rispetto reciproco, la tolleranza e la ricerca di ogni possibile ed accettabile mediazione ispirata al buon senso ed alla affermazione di principi e valori universalmente riconosciuti.

5)Quali sono per lei gli obbiettivi per i quali il partito socialista deve battersi in Costiera?

Nell’attuale momento storico ed economico l’obbiettivo generale sul quale tutti gli altri devono confluire è quello di un autentico e profondo rinnovamento delle coscienze e dei valori: troppo spesso si predica bene e si razzola male nel senso che tante belle parole, tanti discorsi, tante promesse non corrispondono ad una reale volontà di cambiare. E’ arrivato il momento che ognuno di noi prenda coscienza dei propri errori, delle proprie manchevolezze con l’intento di voler veramente cambiare.

6)Si riferisce alla nostra classe politica?

Principalmente sì, ma mi rivolgo come donna, come mamma, come professionista a tutti; ognuno di noi nel suo piccolo ambito, a cominciare da quello familiare, dellavoro e della scuola, deve attuare uno sforzo di rinnovamento delle coscienze e di recupero dei valori morali.

7)Ritorniamo agli obbiettivi da perseguire in Costiera.

Il Socialismo considera il lavoro come l’espressione più alta della persona ed è per questo che al primo posto ritengo che vada messo ed affrontato il tema dell’occupazione giovanile. Oggi i giovani che hanno voglia, capacità ed impegno sono tanti anche in Costiera e a dispetto di tutte le immagini negative con le quali i mezzi di comunicazione ci bombardano e ci intristiscono. Purtroppo però i nostri giovani sono mortificati nelle loro aspirazioni da una realtà che li costringe non solo ad abbandonare i sogni ma anche i più legittimi desideridi realizzazione nel lavoro, costretti ad umilianti arrangiamenti pur di avere un modesto e temporaneo lavoro.

La nostra economia è basata prevalentemente sui redditi derivanti dal turismo, turismo che da noi vede una grossa disparità tra chidomanda lavoro e chi lo offre nel senso che i datori di lavoro in Costiera sono sicuramente in una posizione privilegiata rispetto ad altre realtà, baciati come sono dalla fortuna di essere titolari di attività in una terra tanto bella, mentre i lavoratori del turismo soffrono i mali della stagionalità costretti molte volte nei mesi invernali, ad allontanarsi per cercare lavoro altroveo ad accontentarsi di una sopravvivenza al limite con il modesto sussidio dell’indennità di disoccupazione.

Per tutti gli altri giovani che lavorano in diversi ambitic’èpoco spazio per un lavoro appagante o quanto meno dignitoso ed essi per lo più sono costretti a cercare altrove, al nord. Tutti sanno che in questo caso molta è la tristezza ed il disagio di un allontanamento, di uno sradicamento dalla propria famiglia, dalle abitudini dai luoghi e questo scoramento tocca sì i giovani ma anche i genitori che si sentono spogliati di qualcosa che gli appartiene più di ogni altra.

8)Se questa è la realtà cosa si può fare?

La categoria dei datori di lavoro dovrà, chiedendo e pretendendo la collaborazione delle Istituzioni dare vita a corsi di formazione professionali che consentano il nascere di nuove specializzazioni da utilizzarenell’ambito di una domanda turistica per creare iniziative nuove rispetto a quello che sino ad oggi viene offerto. A tal fine è indispensabile che le Istituzioni e gli imprenditori si confrontino per una scelta sul tipo di turismoche si intende privilegiare verso la quale improntare iniziative e sforzi comuni. Io sogno una domanda turistica che sia interessata oltre che alle indubbie bellezze paesaggistiche, anche alla nostra cultura, alla nostra storia, all’arte, alle tradizioni, alla lingua, alle tradizioni musicali e perché no anche culinarie. Un tale tipo di turismo porterebbe ad una naturale selezione qualitativa dei flussi, allungherebbe i tempi di lavoro ma necessiterebbe, soprattutto, di nuove iniziative e figure professionali all’altezza di portarle avanti.

9)Un altro tema?

E’ sicuramente quello delle fasce deboli come gli anziani ed i disabili. In Costiera gli anziani soffrono il peso di un costo di vita troppo alto poiché se i prezzi che si praticano possono a mala pena essere sopportati da chi viene come turista, tanto non può valere per gli anziani i cui redditi sono bassi e non consentono loro una esistenza oltre la sopravvivenza; occorre che venga su tali prezzi e sui costi dei servizi attuato un controllo da parte delle Istituzioni. Gli anziani hanno bisogno infatti di tante altre cose dati i malanni che inevitabilmente accompagnano l’età e quindi le spese sono sempre maggiori.

Bisogna poi offrire un più solido aiuto alle famiglie dei disabili: non si può e non si deve lasciare solo sulle loro spalle il peso di una vita difficile, assorbita quasi completamentedalla necessità di dedicarsi all’assistenza dei loro cari.

Chi ha la sfortuna di avere un figlio, un fratello, un parente disabile non può pagare da solo, con la sua vita, questo disagio. Occorre investire in strutture di accoglienza che non solo sollevino i familiari lasciando loro del tempo da dedicare anche ad altro , ma che insieme diano ai disabili, in specie ai giovani, la possibilità concreta di potersi esprimere,per quanto possono, in una attività che li renda partecipi della società in cui vivono e non li faccia sentire ai margini. In passato una ragazza di Amalfi, disabile, mi ha fatto dono di un quadro, che conservo con affetto,che rappresenta una figura floreale dai colori e dalle forme molto belle. Ma questi ragazzi sanno fare e produrre tante cose; bisogna aiutarli a sentirsi nella società, a sentire l’importanza e la dignità di esserci.

10)Sull’argomento donna?

Anche qui il partito socialista annovera grandi lotte fatte nel passato anche prossimo. Ci sono ancora molti ostacoli, molte discriminazioni soprattutto quando si parla di lavoro, di politica di tentativi di ascesa a posizioni di responsabilità Molto si è fatto ma molto vi è ancora da fare. Le donne hanno grandi potenziali: sono molte e sono braveed hanno perciò il diritto di pretendere, ma con la correttezza ed il garbo che le distinguono, leggi che le tutelino a tutti i livellidalla casalinga, all’operaia, all’impiegata, all’imprenditrice.Le donne hanno fino ad oggi saputo dimostrare di aver privilegiato il loro compito primario, naturale: quello della cura dei figli e della famiglia ma hanno anche la consapevolezza di potere nel lavoro, nello studio, nella ricerca nell’imprenditoria, nella politica dare un ottimo contributo alle scelte di un Paese che è anche loro. A tal proposito merita le nostre congratulazioni la signora Mercegaglia che è stata designata, come prima donna, Presidente di Confindustra con un voto plebiscitario.

In Costiera le donne si accontentano troppe volte diruoli secondari; chi non si accontenta è costretta a trovare lavoro in genere da Roma in su. Qui ritorna il tema del Turismo che da noi dovrebbe ancor piùcrescere, qualificarsi e diversificarsi; si ritorna al discorso della necessità di creare nuove figure professionali: la Costiera non ha bisogno solo di ottimi cuochi, camerieri, guide ma di tante altre professionalità che soddisfino i bisogni di un turismo sempre più attento, più qualificato,più esigente quale è quello che ognuno di noi deve desiderare.

11)Come vogliamo definire tutti gli argomenti toccati con questa intervista: certezze, desideri, sogni?

Anche i sogni devono far parte della nostra vita,e chi mi conosce sa che ci credo, ma preferisco pensare che queste sono legittime aspirazioni e possibili certezze.