La Bottega di Brunella

28 ottobre 2005 | 00:00
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La Bottega di Brunella

Dopo Positano e Capri, un nuovo monomarca a Roma per La Bottega di Brunella, questa azienda che conserva il suo fascino dagli anni Sessanta.

La collezione per l’autunno-inverno de La Bottega di Brunella sono caldi, romantici e richiamano mondi lontani. Dalle giacche ai maglioni, dalle lunghe gonne agli abiti, una collezione ampia e versatile con linee morbide e avvolgenti che accarezzano il corpo senza appesantirlo.

I materiali sono scelti con grande cura: bouclé, ciniglia, velluti devoré, che esaltano le qualità e il carattere sartoriale degli abiti. Particolare attenzione va anche agli accessori: borse, cappelli, sciarpe, dettagli ricercati che non rinunciano alla semplicità, vero e proprio fil rouge di tutta la collezione.

I colori, prevalentemente melange, richiamano le tonalità degli elementi naturali: rosso, arancio, blu, verde, beige si fondono armoniosamente rendendo gli abiti caldi ed emozionanti.

Marchio italiano di abbigliamento. Fondato nel 1965 a Positano da Vito (stilista) e da sua moglie Brunella (sarta). Iniziano da una ricerca accurata di tessuti, creati da loro su particolari telai napoletani, con cui realizzano i primi capi. A quasi 40 anni di distanza, l’azienda ha mantenuto il suo fascino artigianale e la conduzione familiare, che si è estesa ai tre figli: Cristina col ruolo di manager, Annamaria responsabile dell’amministrazione e Antonio che si occupa della produzione. All’abbigliamento femminile si è aggiunto quello per uomo e per bambini. Lo stile è sempre sartoriale e basato sulla continua ricerca di materiali e tessuti. Dalla garza di cotone per leggeri abiti estivi neoromantici al jeans délavé ricamato a mano, dal bemberg per capi un po’ rétro anni ’30 all’optical bianco e nero, al jersey stretch e alla lycra bielastica. E soprattutto il lino in tutte le sue varianti, abbinato alla ciniglia o alla lana, usato anche negli accessori di sapore etnico (borse, scarpe, cinture e sciarpe), unito a cuoio e sughero, o alla paglia e al legno. La collezione primavera-estate 2003 segue i diktat della stagione, interpretandoli con estrema originalità. Modelli etnici ispirati alla magia dell’Oriente, alle atmosfere indiane, per lunghi abiti-caftani in cupro e seta, larghi pantaloni leggeri, e capi morbidi e svolazzanti in chiffon, che all’Oriente rubano anche i colori, caldi e solari, dall’arancio al giallo acceso al tabacco.

Michele Cinque