Dopo vent´anni Amalfi avrà di nuovo un cinema

19 novembre 2005 | 00:00
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Dopo vent´anni Amalfi avrà di nuovo un cinema

AMALFI  dopo vent’anni Amalfi avrà di nuovo un cinema una sala polifunzionale con trecento posti a sedere e dotata delle più moderne tecnologie necessarie per ospitare convegni e congressi. Tra non molto l’ex cinema Odeon si presenterà con il look completamente rifatto agli amalfitani e ai turisti. Un restyling in piena regola, che doterà l’antica Repubblica marinara di un importante centro dove poter sfruttare anche il turismo congressuale e che, soprattutto, metterà la parola fine ad una vicenda che si è trascinata per anni – Siamo soddisfatti. Entro il 7 dicembre apriremo le buste delle gare di appalto – dice il Sindaco Antonio De Luca – abbiamo in affitto la struttura per 15 anni, inizialmente avevamo pensato di gestire la cosa con i proprietari, la famiglia Iridio, e altri enti pubblici e per questo è passato del tempo, ora abbiamo deciso di fare da soli e stiamo finalmente portando avanti il progetto che potrebbe farci portare manifestazioni tra cui Cartoon on the bay”. L’Odeon che una volta si chiamava cinema Iris, è sta aperto dagli anni Quaranta agli Ottanta e ancora oggi molti se lo ricordano. “Io andavo con i miei genitori – ricorda la signora Anna Gambardella – “per le ragazze di famiglia borghese non era lecito andare al cinema senza essere accompagnate però all’epoca almeno c’era un posto dove i giovani andavano la sera ad Amalfi oggi i giovani si devono spostare a Salerno.” L’immobile era inutilizzato e era diventato un pugno nell’occhio anche visivamente. Adesso, invece, le cose cambieranno radicalmente e, dopo gli interventi, finalmente la struttura potrà entrare in funzione. L’interno, infatti, è già stato sistemato e, a questo punto,  per gli ultimi dettagli, è il turno della facciata esterna. E, perciò, è stata bandita la gara d’appalto e, al massimo, entro quattro mesi, potrà esser fatta l’inaugurazione. Ma, questa,  non è la sola novità, dal punto di vista della ricettività congressuale. Perché anche gli antichi arsenali, dove venivano costruiti i galeoni e le imbarcazioni della Repubblica, saranno trasformati. E, per dare il via  ai lavori, finanziati dal Cipe per un milione di euro, mancano solo pochissimi passaggi burocratici: il completamento del progetto esecutivo e la successiva gara di appalto. I due centri che potranno ospitare un totale di cinquecento persone, saranno collegati tra loro, attraverso monitor e maxi schermi, in modo che, sia dall’uno che dall’altro, si potranno seguire gli interventi. Insomma una vera e propria trasformazione per Amalfi, che fino ad ora, non era affatto dotata di nessuna struttura adatta per venire incontro alle esigenze di congressi o manifestazioni ad ampio respiro. Tant’è che, qualche anno fa, anche Cartoons on the bay, il festival mondiale del cartone animato, dovette abbandonare Amalfi, sede che era stata scelta al momento della firma della convenzione,  e trasferirsi a Positano proprio per la atavica mancanza di strutture dove svolgere gli eventi. Un gap che, adesso, sarà ampiamente colmato e che apre a nuovi scenari per l’ulteriore sviluppo turistico della cittadina. “Abbiamo aggiunto un altro traguardo al nostro programma – sottolinea il sindaco Antonio De Luca – e non è da poco. Con l’apertura dei due centri polifunzionali, infatti, daremo un giro di vite all’economia locale e, finalmente, si potrà sviluppare anche il turismo congressuale che qualificherà, da un punto di vista qualitativo, sia Amalfi che l’intera Costiera, e porterà enormi vantaggi a tutte le categorie”.

Ma l’ex cinema ”Odeon”, è anche oggetto di discussioni tra la maggioranza e la minoranza consiliare. Da un lato il gruppo di opposizione, che fa capo ad Andrea Amendola, contesta il fatto che da ben cinque anni il comune stia pagando un cannone di locazione per un immobile il cui progetto non è mai decollato. Dall’altro, invece, l’Amministrazione comunale che fa capo al sindaco Antonio De Luca sostiene che uno dei suoi principali obiettivi è proprio quello di creare un centro polifunzionale, in cui sia possibile realizzare attività teatrali, cinematografiche e congressuali. «Dal 1998 – rimarca Amendola – dopo aver sprecato già 200 milioni di lire per un inutile canone di un locale mai utilizzato, pare che finalmente gli enti che facevano parte della cordata (Comune, Azienda, Comunità Montana e Provincia) si siano resi conto della irrealizzabilità del progetto. A questo punto due sono le cose: o il Comune rinuncia al fitto dell’ex cinema e lascia del tutto l’iniziativa ai privati. Oppure l’amministrazione elabora un adeguato progetto di sistemazione, messa in sicurezza e valorizzazione di quel grande locale e coinvolge per la gestione qualche cooperativa giovanile o una società di imprenditori locali». Insomma secondo Amendola l’obiettivo non sarebbe mai stato raggiunto e, a questo punto, il Comune dovrebbe passare la mano e lasciare ad altri il recupero e lo sviluppo della struttura. Da Palazzo San Benedetto, però, contestano ogni addebito. Certo c’è il pagamento del canone, che ammonta a 40 milioni delle vecchie lire, equamente ripartito tra gli enti che fanno parte della cordata ”Arsenali del cinema e dello spettacolo”. E rilanciano al mittente pure le accuse di inefficienza. «Ci sono stati problemi burocratici – sottolinea il vice sindaco Giovanni Camera. Ogni Giunta ha dovuto approvare lo Statuto e, quindi il tempo si è perso pure per formulare un’adeguata programmazione». Nel frattempo c’è stato pure un tentativo di acquistare l’immobile che, tuttavia, è andato a vuoto. Ora finalmente la gara d’appalto per sbloccare la situazione.

Michele Cinque