Atrani. Ci mancavano le lenzuola per occultare gli abusi. In Costiera Amalfitana non si manca di inventiva pur di coprire gli abusi edilizi di qualsiasi tipo, dai pergolati, alle piante di limoni, ogni cosa รจ buona per poter occultare costruzioni abusive. Lโultima ad Atrani, dove la sezione navale della Guardia di Finanza, guidata dal capitano Alessandro Furnรฒ, ha scoperto un abuso in un bad and breakfast, di proprietร Carlucci, a fianco della Chiesa di Santa Maria Maddalena, la principale del paese. Ma la Navale รจ intervenuta a tutto campo in questi giorni, con un lavoro durato giorni contro la pesca di frodo.
Singolare eโ stato il sistema di occultamento dellโabuso edilizio adottato ad Atrani in pieno centro: un finto bucato costituito da grandi lenzuola bianche stese al sole. Un bucato che perรฒ persisteva da giorni sempre sullo stesso posto e che ha colpito lโattenzione delle fiamme gialle che sono subito interventute, con lโausilio dei vigili urbani e dellโufficio tecnico, deferendo allโautoritaโ giudiziaria i quattro responsabili, tra cui il proprietario del bad and breakfast, il committente dei lavori e due operai sorpresi allโinterno del cantiere al momento del controllo.
Incredibile la consistenza dellโabuso, si tratta di una pertinenza del bad and breakfast che stava cercando di ampliare la propria capacitaโ ricettiva edificando nuove stanze su di un lastrico panoramico. Considerando che Atrani รจ il paese piรน piccolo e densamente abitato della Costiera, la sola idea di costruire in unโarea dove in teoria lo spazio per edificare รจ ridotto a zero fa capire quanti interessi si celino dietro queste costruzioni. Gli uomini della Navale questโanno hanno operato decine di interventi arrivano a denunciare ben 150 persone e a fermare una cinquantina di abusi edilizi, interventi che sommati a quelli di altre forze dellโordine (Carabinieri, Vigili Urbani etc) fanno pensare a quanto sia vasto il fenomeno in Costiera Amalfitana. Ma la Navale, รจ intervenuta anche sulla pesca di frodo in Costiera Amalfitana con il sequestro di circa 400 chili di pescato e laย denuncia diย due persone.
Intanto prosegue costantemente lโarticolata attivitaโ di collaborazione presso il porto commerciale di salerno tra il locale comando della 2ยช compagnia della guardia di finanza e lโagenzia delle dogane โ servizio di vigilanza antifrode per il contrasto ai traffici illeciti nellโambito dello scalo portuale salernitano. Eโ stato cosiโ possibile individuare, in esito allโanalisi dei rischi sulle movimentazioni commerciali in export destinate ai paesi del terzo mondo e grazie allโimpiego delle sofisticate banche dati in uso al corpo ed alle dogane, un container proveniente dalla provincia di Napoli, dichiarato contenere masserizie varie per un valore di circa 2.500,00 euro, destinato in Ghana ed esportato da un soggetto extracomunitario di analoga origine non titolare di partita I.v.a. e residente nellโinterland napoletano.
il controllo fisico della merce stivata nel contenitore ha consentito di rilevare e successivamente sequestrare oltre 13.000 kilogrammi di rifiuti speciali, composti da parti usate di autoveicoli (motori, sportelli, etc.), abilmente occultati sotto un carico di copertura costituito da scatoloni di cartone contenenti masserizie, noncheโ denunciare lโesportatore per violazione del d. lgs. n. 22/1997 per svolgimento abusivo di attivitaโ di gestione rifiuti non autorizzata e relativo traffico illecito. Tale modalitaโ fraudolenta di celare i rifiuti, noncheโ la tipologia di merce dichiarata in export (masserizie) da parte di un soggetto extracomunitario non esercente alcuna attivitaโ economica (da ritenersi una c.d. testa di legno), era palesemente finalizzata ad eludere i controlli doganali ed i dettami del decreto ronchi di attuazione delle direttive comunitarie sui rifiuti sui rifiuti pericolosi.
Michele Cinque