Gdf Navale sequestri ad Atrani

11 novembre 2005 | 00:00
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Gdf Navale sequestri ad Atrani

Atrani. Ci mancavano le lenzuola per occultare gli abusi. In Costiera Amalfitana non si manca di inventiva pur di coprire gli abusi edilizi di qualsiasi tipo, dai pergolati, alle piante di limoni, ogni cosa รจ buona per poter occultare costruzioni abusive. Lโ€™ultima ad Atrani, dove la sezione navale della Guardia di Finanza, guidata dal capitano Alessandro Furnรฒ, ha scoperto un abuso in un bad and breakfast, di proprietร  Carlucci, a fianco della Chiesa di Santa Maria Maddalena, la principale del paese. Ma la Navale รจ intervenuta a tutto campo in questi giorni, con un lavoro durato giorni contro la pesca di frodo.
Singolare eโ€™ stato il sistema di occultamento dellโ€™abuso edilizio adottato ad Atrani in pieno centro: un finto bucato costituito da grandi lenzuola bianche stese al sole. Un bucato che perรฒ persisteva da giorni sempre sullo stesso posto e che ha colpito lโ€™attenzione delle fiamme gialle che sono subito interventute, con lโ€™ausilio dei vigili urbani e dellโ€™ufficio tecnico, deferendo allโ€™autoritaโ€™ giudiziaria i quattro responsabili, tra cui il proprietario del bad and breakfast, il committente dei lavori e due operai sorpresi allโ€™interno del cantiere al momento del controllo.
Incredibile la consistenza dellโ€™abuso, si tratta di una pertinenza del bad and breakfast che stava cercando di ampliare la propria capacitaโ€™ ricettiva edificando nuove stanze su di un lastrico panoramico. Considerando che Atrani รจ il paese piรน piccolo e densamente abitato della Costiera, la sola idea di costruire in unโ€™area dove in teoria lo spazio per edificare รจ ridotto a zero fa capire quanti interessi si celino dietro queste costruzioni. Gli uomini della Navale questโ€™anno hanno operato decine di interventi arrivano a denunciare ben 150 persone e a fermare una cinquantina di abusi edilizi, interventi che sommati a quelli di altre forze dellโ€™ordine (Carabinieri, Vigili Urbani etc) fanno pensare a quanto sia vasto il fenomeno in Costiera Amalfitana. Ma la Navale, รจ intervenuta anche sulla pesca di frodo in Costiera Amalfitana con il sequestro di circa 400 chili di pescato e laย  denuncia diย  due persone.
Intanto prosegue costantemente lโ€™articolata attivitaโ€™ di collaborazione presso il porto commerciale di salerno tra il locale comando della 2ยช compagnia della guardia di finanza e lโ€™agenzia delle dogane โ€“ servizio di vigilanza antifrode per il contrasto ai traffici illeciti nellโ€™ambito dello scalo portuale salernitano. Eโ€™ stato cosiโ€™ possibile individuare, in esito allโ€™analisi dei rischi sulle movimentazioni commerciali in export destinate ai paesi del terzo mondo e grazie allโ€™impiego delle sofisticate banche dati in uso al corpo ed alle dogane, un container proveniente dalla provincia di Napoli, dichiarato contenere masserizie varie per un valore di circa 2.500,00 euro, destinato in Ghana ed esportato da un soggetto extracomunitario di analoga origine non titolare di partita I.v.a. e residente nellโ€™interland napoletano.
il controllo fisico della merce stivata nel contenitore ha consentito di rilevare e successivamente sequestrare oltre 13.000 kilogrammi di rifiuti speciali, composti da parti usate di autoveicoli (motori, sportelli, etc.), abilmente occultati sotto un carico di copertura costituito da scatoloni di cartone contenenti masserizie, noncheโ€™ denunciare lโ€™esportatore per violazione del d. lgs. n. 22/1997 per svolgimento abusivo di attivitaโ€™ di gestione rifiuti non autorizzata e relativo traffico illecito. Tale modalitaโ€™ fraudolenta di celare i rifiuti, noncheโ€™ la tipologia di merce dichiarata in export (masserizie) da parte di un soggetto extracomunitario non esercente alcuna attivitaโ€™ economica (da ritenersi una c.d. testa di legno), era palesemente finalizzata ad eludere i controlli doganali ed i dettami del decreto ronchi di attuazione delle direttive comunitarie sui rifiuti sui rifiuti pericolosi.
Michele Cinque