Positano ha un’amministrazione che si sta interessando del paese dopo due anni di buio e confusione e questo è un dato di fatto, ma quando si interviene sulle opere pubbliche cominciano a uscire fuori anche delle problematiche e discrasie rispetto a ciò che dovrebbe essere l’interesse pubblico, ed il nostro compito in questo sito, indipendente e non istituzionale, di cui abbiamo la responsabilità per l’informazione, è anche mettere in rilievo le contraddizioni che possano esservi senza essere strumentali.
Per questo riteniamo che una di queste è la scelta di inserire il punto per la guardia medica a Fornillo. Beninteso la riqualificazione di Fornillo e di un’area, del c.d. “montone”, in genere occupata a vario titolo e semiabbandonata, è apprezzabile. Meno apprezzabile è l’aver escluso, seppur con motivazioni tecnico-legali, la installazione della guardia medica e dei servizi igienici nei pressi della spiaggia grande. La sua collocazione naturale è quella, li è utile, la sensazione è che possa dare fastidio ai ristoranti che, peraltro, si arricchiscono grazie alla fruizione, diretta o indiretta, del demanio pubblico. Cosa inconcepibile ed inaccettabile. In ogni caso il sindaco ci ha assicurato che si attiverà in questo senso e non abbiamo motivo per non crederlo. Staremo a vedere come sempre.
Intanto sfatiamo il mito dello stradone al servizio dei ristoranti, non è cosi. Avranno un pò di spazio in più, ma solo perchè i sedili verranno spostati all’esterno, non ci saranno più persone volte verso i ristoranti ma volte verso il mare. Ciò può essere accettato. Dall’altra parte si allargherà di quattro-cinque metri, una passeggiata migliore, da una parte, uno spazio più grande per i mezzi motorizzati che ormai hanno invaso la spiaggia grande, dall’altra. Purtroppo la strada di servizio al depuratore è ormai diventata strada di servizio per le attività della spiaggia grande ed usata come una vera e propria via d’accesso. E’ un dato di fatto, non ci si può che arrendere contro l’evidenza, senza condividerla e senza dimenticare che la situazione è legalmente border-line, sperando che non si vada oltre perchè farebbe perdere alla nostra spiaggia la sua caratteristica. Piccoli interventi, come il ripristino delle docce pubbliche, sarebbero stati opportuni.
Non faremo i censori dell’illegalità o degli abusi, basta vedersi Leoni al Sole degli anni Sessanta per capire cosa è successo in questi anni, ma vorremmo uno che gli spazi pubblici vengano censiti bene, dal soprassuolo al sottosuolo, sanando i casi incontrovertibili facendo almeno pagare ai privati quanto di dovere, e che ci fosse una maggiore riqualificazione della spiaggia grande onde evitare che diventi un ristorantificio o un luna park del turismo.
Michele Cinque
Chiunque voglia fare qualche osservazione