La battaglia di Monte Comune

11 novembre 2005 | 00:00
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La battaglia di Monte Comune

La battaglia di Monte Comune

Per salvarlo sono scesi in campo anche Santoro, Luttazzi, don Ciotti e Zanotelli. l’eurodeputato kusstatcher scrive a bassolino. Venerdì prossimo incontro pubblico a vico Equense con rappresentanti regionali e provinciali. legambiente “chiediamo alle istituzioni di tutelare un bene patrimonio dell’umanita”.

Per difenderlo sono scesi in campo persino Santoro, Luttazzi e don Ciotti. Oltre ad altre migliaia di cittadini italiani che hanno firmato l’appello lanciato da Legambiente per “salvare Monte Comune”, la montagna tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana che rischia di diventare privata.“Il nostro appello ha avuto un grande riscontro e molte adesioni in tutta Italia” commentano dal circolo “Il Gheppio”Legambiente Penisola sorrentina. Tra i firmatari figurano molti nomi illustri tra cui, oltre al giornalista e al comico allontanati dalla Tv di Stato e al presidente di Libera, l’ex ministro Giovanna Melandri, una decina tra senatori e deputati, Alex Zanotelli, Claudio Bisio, Vincenzo Cerami, Vittorio Agnolotto, Antonio Cornacchione L’eurodeputato verde Sepp Kusstatcher ha invece scritto una lettera a Bassolino e Di Palma in cui chiede l’intervento delle istituzioni Regionali e Provinciali per tutelare la montagna, considerata dall’Unesco, per il suo panorama incantevole sulla costiera amalfitana, patrimonio dell’umanità. La battaglia quindi continua e per venerdì prossimo (11 novembre) alle 18,00 all’Hotel Mary a Vico Equense, Legambiente Penisola sorrentina ha organizzato un incontro dibattito sul tema. Interverranno rappresentanti delle istituzioni regionali e provinciali, i vertici del Parco regionale dei Monti Lattari, della Sovrintendenza e dell’Autorità di Bacino ed esponenti delle associazioni ambientaliste. In quella occasione sarà presentato il monologo “C’era una volta Monte Comune” curato dall’attore teatrale Salvatore Guadagnuolo.

Intanto la controversia legale, che vede opposti i privati che rivendicano il bene e il comune di Vico Equense, continua. Venerdì 18 è prevista un’udienza importante presso la Corte d’Appello di Napoli. Ma all’incontro di venerdì prossimo titolato “Monte Comune, un patrimonio pubblico da tutelare”, si discuterà d’altro. In particolare della strada abusiva e degli interventi dei mezzi meccanici che, secondo Legambiente, hanno devastato la sommità di Monte Comune. Interventi che, negli anni passati, hanno portato alla distruzione degli antichi terrazzamenti, causando erosione e un serio rischio di dissesto idrogeologico sull’intera area.

“La nostra battaglia andrà avanti, prescindendo dall’esito della causa e della sentenza della Corte d’Appello di Napoli- spiega Raffaele Di Palma, portavoce di Legambiente Penisola sorrentina- Chiederemo alle Istituzioni in che modo intendano tutelare un bene che rientra nei SIC (Siti di Interesse Comunitario) e nel parco Regionale dei Monti Lattari. E poi chiederemo garanzie per una piena fruizione del territorio, attraversato da sentieri rinomati in tutto il mondo, come l’Alta Via dei Monti Lattari”.

Un’altra questione, infine, preoccupa gli ambientalisti. “Alcune zone di Monte Comune si sono trasformate in una sorta di fogna a cielo aperto- continua Di Palma- C’è una condotta che, da un impianto zootecnico posto ai piedi della montagna, giunge sino allacima. Attraverso questi tubi vengono scaricati sulla sommità di Monte comune gli scarichi e i liquami derivanti dall’allevamento. I liquami sonoraccolti in vasche in cemento armato o gettati sul terreno per centinaia di metri quadrati. Questa situazione- conclude l’esponente di Legambiente- non è più tollerabile”.

Vico Equense, 08/11/2005