L´AREA INDUSTRIALE DI SARNO .. fanno il deserto e lo chiamano sviluppo
L’AREA INDUSTRIALE DI SARNO .. fanno il deserto e lo chiamano sviluppo
Dopo le frane del 5 maggio 1998 che hanno provocato distruzione e morte, è in atto sul nostro territorio una nuova devastazione ambientale questa volta pensata e progettata nelle stanze chiuse della politica ( Decreto legge n.180 dell’11/6/98 – poi convertito in legge) e affidata dal Comune di Sarno, per la sua realizzazione, alla Società di trasformazione urbana AGROINVEST. Sono infatti ripartiti a Sarno, in località Ingegno, gli espropri di suoli agricoli per fare posto a una grande area industriale ( area PIP ) che si estenderà su una superficie di circa 100 ettari. Questo avviene senza che siano state attivate le previste procedure di valutazione dei rischi e degli effetti che potrebbe avere questa ennesima e selvaggia cementificazione sul nostro territorio già duramente provato : sappiamo con certezza che non è stata effettuata e neanche richiesta quella che si chiama procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
Archiviata la tragedia delle frane, si continua con un uso dissennato del territorio ignorando il rischio idraulico da cementificazione e sottraendo per sempre alle popolazioni uno dei suoli più fertili d’Europa dal quale si ottengono 3-4 raccolti all’anno. Da sottolineare che tale area industriale nascerà proprio a ridosso di una delle sorgenti del fiume Sarno (Rio Foce). Scompariranno, e per sempre, circa un milione di metri quadri di suolo fertilissimo e con esso tante piccole aziende che ancora resistono alla competitività devastante del mercato dei prodotti agricoli. I signori dello “SVILUPPO” sostengono, ma senza essere in grado di dimostrarlo , che solo la crescita industriale -cioè la creazione di nuove industrie- può risollevare l’economia e risolvere i problemi occupazionali. Tale concezione porta oggi nell’Agro Nocerino-Sarnese, sempre più minacciato dal rischio idraulico con continue esondazioni di fiumi e torrenti, direttamente legati alla cementificazione del territorio, alla previsione di ben tre nuove aree industriali: Fosso Imperatore (già realizzata a Nocera Inferiore), Sarno e Taurania (S. Marzano), entrambe da realizzare, per una superficie complessiva di 200 ettari, tutte targate PATTO TERRITORIALE E AGROINVEST Oltre a queste aree comprensoriali sono da considerare una serie di piccole e medie aree industriali comunali che stanno per nascere (Castel S. Giorgio, Pagani, S.Egidio del Monte Albino). E come se non bastasse, ci sono le grandi opere, come il treno ad alta velocità (TAV) e la strada alternativa alla statale 18.
In questo quadro è sempre più evidente il ruolo nefasto posto in essere da strutture tecnocratiche quali le società PATTO TERRITORIALE E AGROINVEST (Società per azioni a Capitale pubblico, nei cui consigli di amministrazione siedono per la maggior parte Sindaci del comprensorio) che, impedendo qualsiasi meccanismo di partecipazione e consenso delle comunità locali, stanno foraggiando una gigantesca operazione di sperpero di denaro pubblico e di distruzione ambientale. Il coordinamento per la tutela del territorio dell’agro Nocerino- Sarnese, si oppone a questa miope logica e comunica che nei prossimi fine settimana (ogni sabato e domenica pomeriggio dalle ore 14:00) ci saranno a Sarno Località Foce – Via Ingegno – (Nella zona destinata ad esproprio) iniziative come banchetti, feste, incontri, walking che hanno lo scopo di smacherare e fare controinformazione su tali devastanti opere.
Hanno promosso il coordinamento: ATTAC Sarno – BOTTEGA EQUA E SOLIDALE TUTTA N’ATA STORIA Nocera Inferiore – COBAS Salerno – COMITATO ANTIBARRIERA Nocera Inferiore – Singole individualità
Michele Cinque