
Positano. Si è tenuta anche una messa per gli artisti seppelliti a Positano con l’apposizione dei fiori sui sepolcri il due novembre per ricordare la loro presenza nella cittadina della Costiera Amalfitana. E’ l’iniziativa dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Positano guidata da Franco D’Angelo con il Comune di Positano.
Il cimitero di Positano è uno dei luoghi più suggestivi della Costiera Amalfitana posto su un promontorio di Liparlati, uno dei quartieri più belli di Positano e antichi, “La Città Morta” (ma non per la presenza del cimitero, bensi per l’essere stata quasi abbandonata dall’emigrazione di inzio secolo) come descritta in uno stupendo libro di Stefan Andres, a cui è stata dedicata la strada terminale che giunge al cimitero.
Lo scrittore Essad Bey, l’artista Giovanni Zagouriko e Roberto Scielzo, il filosofo-poeta Eduard Gilhausen, il pittore Bruno Marquart, il padre del coreografo Massine Theodor, i pittori creatori dell’art Work Shop Eduard Charlton ed Edna Louise, la pittrice musicistaWanda De Felicisi Del Castillo, il pittore Pignone del Carretto, lo scrittoe Stefan Andres, tramite la figlia seppelita qui, poi Paula Barenfager, Mikail Semenov, , Bruck Bondi Ilse, Matilde Andrei, Josephine Scott, H.E. Amman, Habib Yazbeck,Lutcka Gluckmann, Kurt Cramer, Anna Cramer, Lidia Giseer Bachmann, Marie Luise Philips, Hedwij Riedel Vivaldi, Johnees Werres, Heinz Liehr, Zina Smolianova Hellstrom, sono fra i personaggi che verranno ricordati dall’azienda, ma al cimitero di Positano sono seppelliti anche un centinaio di stranieri che hanno scelto la perla della Costiera come luogo per lasciare le loro spoglie.
La messa tenuta da don Giulio Caldiero, la prima volta come parroco, ha visto un lungo sermone sul valore della famiglia e sul ricordo con una benedizione finale tomba per tomba, poi c’è stato l’intervento del sindaco di Positano Domenico Marrone. “Positano è stata rifugio di molti esuli stranieri qui e vogliamo ricordare anche loro – ha detto Marrone -, questo paese li ha protetti ed ospitati ed ora alcuni sono seppelliti qui e vorremmo ricordane la loro presenza ed il loro significato per Positano anche per le future generazioni.”
“Il fatto che ci siano molte nazionalità e religiosita in questo cimitero, da ebrei e mussulmanti è bello – dice don Giulio Caldiero -, esprime quello spirito universale delle religioni che sta animando la Chiesa dagli ultimi concili.”“Abbiamo deciso di ricordare questi artisti che sono importanti per la loro presenza nel nostro paese, alcuni sono anche dimenticati, faremo una messa in suffraggio e prenderemo dei fiori per le loro tombe – dice Franco D’Angelo -, non siamo riusciti ancora ad avere tutti i nomi degli artisti seppelliti, alcuni sono sconosciuti ai più, ma il cimitero di Positano è un luogo da valorizzare per la sua straordinaria posizione e bellezza potrebbe essere valorizzato maggiormente, al suo interno ci sono anche un centinaio di stranieri di cui non si sa molto. Importante non perdere la memoria di ciò che è stato in questo paese.”
Alla fine della messa, oltre al canto della scola cantorum della Chiesa Madre di Positano, anche la musica di due trombettisti che hanno eseguito il silenzio, poi sindaco ed amministratore, in compagnia dello storico Romolo Ercolino, hanno apposto le corone.
Michele Cinque