
Per due secoli l’eremo camaldolese, nonostante la separatezza dal mondo, ha rappresentato un punto di rilevante presenza spiritualesul circondario, finché nel 1807 non finirà sotto il dominio napoleonico e soppresso. Ospite di prestigio dell’ex eremo, nel 1815, è stato Gioacchino Murat che si è rifugiato, in fuga dopo la sconfitta militare.
Il borgo alberese, immerso in una incomparabile bellezzae affascinato da un’aura di santità per piùsecoli respirata, harealizzato a distanza di un secolo e mezzouna propria casa di spiritualità e posto a modello di vitaper i suoi futuri ospiti , desiderosi di guadagnarsi l’incontro con Dio: Armida Barelli. Un luogo di preghiera, ma anche corsi di formazione per lavoratrici domestiche. Una presenza spirituale, ad Alberi, attiva, discreta,per niente rumorosa o da prima pagina, ma che ha lasciato tracce profonde. Ella scriverà nel 1949:”Sì, confidate in Lui sempre, nelle ore liete per non prevaricare, nelle ore tristi per non soccombere, nelle difficoltà per superarle, nelle prove per valorizzarle, nel lavoro per compierlo soprannaturalmente.”
Una lastra di pietra lavica, murata su unadelle pareti interne della Casa, ricorda a tuttil’avvio di questa ardita opera.
“IN MEMORIA DEIGENITORI,
LIVIA FERRI DELLA VALLE
OFFRI’ QUESTO SUOLO
1958”.
E siamo, già,a sei anni esatti dalla morte di Armida Barelli. Legittime, mi sembrano, alcune domande da parte dei lettori: Chi è Armida Barelli? In che rapporto si pongono Adele Scandone e Livia Ferri Della Valle con la futura Serva di Dio? C’è un denominatore comune che le unisce in questa ardita impresa?
1) Armida Barelli
Armida Barelli nacque a Milanoil 1° dicembredel 1882 da una famiglia tipica borghese, molto agiata, ma priva di principi religiosi. Dal 1895 al 1900 studiò in un collegio svizzero, a Menzigen,, gestito dalle suore francescane del S.Cuore e fu in quel periodo che poté conoscere la spiritualità francescana ed iniziare ad amare Dio. Nel 1910 incontrò padre Agostino Gemelli, fondatore più tardi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Armida divenne, intanto, Terziaria Francescana e a fianco di padre Gemelli iniziò una fervida attività sociale, che durò fino alla sua morte. E così avanzando man manonella perfezione, si trovò partecipedi numerose iniziative. Nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, fu segretaria del Comitato per la Consacrazione dei Soldatial S.Cuore, di cui era devotissima. L’anno successivo 1918, fu vicepresidente per l’azione socialedel Comitato Milanesedelle Donne Cattoliche; nella prima metà dello stesso anno, dall’Arcivescovo di Milano Cardinale Andrea Carlo Ferrari, ebbe l’incarico per iniziare l’AssociazioneDella Gioventù Femminiled’Azione Cattolica. Alla fine del 1918 il papa Benedetto XVla nominò Presidente Nazionale della Gioventù Femminiled’Azione Cattolica; carica che ricoprìininterrottamente fino al 1946. Con forza e decisione , percorse instancabilmente più volte tutta l’Italia
ParallelamenteArmida Barelliportava avanti con grande impegnoil suo ufficio di cassieradell’Università Cattolicadel S.Cuore; ottenne nel 1924 da papa Pio XI l’istituzione della “Giornata Nazionaledell’Università Cattolica.” Il 19 novembre 1919 insieme con padre Agostino Gemelli istituì il “pio sodalizio di laiche consacrate” che diverrà nel 1948:”Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo.” Dal 1927 al 1929 con padre Gemellifondò l’ ”Opera della Regalità”:Istituto Religioso Secolare, impegnato nella promozionedella cultura religiosae del movimento liturgico, attraverso un opuscolo settimanale che illustrava i testi della Messa Domenicale. Nel 1947-48 le fu affidatol’Ufficio di Propaganda dell’Azione Cattolica Italiana. Fu in prima lineanella lotta per ottenereil voto alle donne nel 1948. Seppe cogliere la condizione della donnadel suo tempo e restituiredignità di presenza nella società civile, in fedeltà all’ideale cristiano. Armida morì il 15 agosto del 1952.
2) Adele Scandone
Adele Scandone, una napoletana intelligente, vivace ed elegante, non le mancarono proposte allettanti di formarsi una famiglia; ma la sua strada sentì che era un’altra, dopo aver incontrato a Milano padre Agostino Gemelli ed Armida Barelli. Non divenne suora, ma fece parte del “pio sodalizio di laiche consacrate”, istituito il 19 novembre 1919 da Armida Barelli insieme ad Agostino Gemelli; sodalizio che diverrà nel 1948: “Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo.”
3)Livia Ferri Della Valle
La marchesina Livia Ferri Della Valle, presidente della Croce Rossa Italiana, amica ed estimatrice della Scandone,ne condivise a tal punto gli ideali cristiani da donare l’intera sua proprietà di Alberi all’amicae contribuì con finanziamenti a parte alla costruzione dell’oasi “Armida Barelli,” progettata dall’ingegnere napoletano Mario Russo.
Conclusione
E così per quasi mezzo secolo l’oasi ”Armida Barelli” è stata per i suoi ospiti un tempo forte di preghiera, meditazioneecontemplazione, vissuto nella bellezza incomparabile di Alberi.
Autorevoli estimatori di questa “passionaria” di Dio in Penisola Sorrentina sono stati, accanto ad alcuni laici noti come il prof. Antonino Sposito, l’allora arcivescovo di Sorrento sua eccellenza mons.Carlo Serena, mons.Onorio Rocca con sua madre la contessa Eleonora Crawford Rocca ed, infine, mons. Giuseppe Iaccarino, parraco di Sant’Agnello e notissimo oratore sacro. Essi promossero con grande zelo lo sviluppo deivari gruppi maschili e femminili di Azione Cattolica in tutto il comprensorio.
Dalla fondazione del 1958 ad oggi, si sono succedute tante amministratrici dell’Oasi “Armida Barelli”, tante formidabili protagoniste, tuttavia gli ideali evangelici annunciati e vissuti da Armida Barelli e condivisi in fraterna comunione da Adele Scandone, Livia Ferri Della Vallee da una numerosa schiera di collaboratrici interne ed esterne alla fondazione restanosaldi e intangibili. Non è affatto rilevante il cambio delle sigle, quello che permane e che contaper davvero è lo spirito originario della Serva di Dio Armida Barelli.
(Antonio Caccaviello da Spazi Nuovi)