De Lucia assessore alla Comunita Montana?

5 dicembre 2005 | 00:00
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De Lucia assessore alla Comunita Montana?

Tramonti. Stasera consiglio della comunita montana Penisola Amalfitana presieduta da Raffaele Ferraioli ormai quasi da un ventennio. Argomento all’ordine del giorno la modifica dello Statuto che portera gli assessori da otto a dieci per far entrare nella maggioranza, dove l’avvocato Franco Massimo Lanocita fa il vice, lo Sdi e l’Udeur. Fra i nomi che stanno circolando come assessori Michele De Lucia, quota Udeur per Positano. Sconcerta comunque il sistema usato per risolvere i problemi politici di una Comunità Montana allo sbando con un presidente che risulta indagato in più procedimenti anche legati al suo ruolo, come il Patto Territoriale partito proprio dalla Comunità Montana. Sconcerta anche la poca trasparenza e il fatto che si arrivi a modificare lo Statuto che è l’atto fondamentale dell’ente in un momento che non è sicuramente dei migliori per l’ente sia dal punto di vista morale che politico. A parte un paio di consigliere (Salvatore De Martino e Salvatore Della Pace) il resto è silenzio. Altri consiglieri della stessa minoranza non si presentano nel consesso e i cittadini non pensano neanche lontanamente a seguire il consiglio. D’altra parte la pubblicità dello stesso è limitata e addirittura la stessa cronaca è resa difficoltosa da parte della stessa Giunta. Viene da pensare ad altri consessi dove è possibile, la legge lo consente, anche avere i consigli in webcam come hanno proposto per esempio al Comune di Agropoli. Utopie. Comunque con Michele De Lucia, ex assessore e ora consigliere di minoranza, assessore si riproporrebbe il binomio Giunta-opposizione che ha caratterizzato l’assessorato di Gaetano Marrone, a sua volta assessore e consigliere di minoranza. La tattica di coinvolgere i possibili consiglieri dissidenti offrendogli posti in Giunta facendo fallire eventuali contestazioni continua, Ferraioli con la sua politica dell’usa e getta, come fece con Alfonso Bottone, dello Sdi, quando questi fece venire meno il numero legale alla contestazione contro Ferraioli. Un’altro Ferraioli allarga le mani, l’ex consigliere di Positano Giuseppe. “Non c’è che dire non possiamo dare tutte le colpe a Raffaele Ferraioli, sono gli uomini che mancano – dice Ferraioli Giuseppe -, se quando riusciamo a trovare i numeri per contestarne l’egemonia basta offrirgli un qualche contentino non possiamo lamentarci del fatto che continua a comandare, mi ricordo consiglieri chiamati dai vari comuni quando rischio di vedersi bocciato il bilancio e questi andarono a votare nella speranza di qualcosa che poi non gli diede. Bottone è uno che mi ha sconcertato visto anche il suo ruolo di giornalista e tutte le cose che ha scritto, ma anche Secondo Squizzato. Costoro sono politici e faranno strada, per gli idealisti come me forse non c’è spazio.” Ma gli idealisti vanno e vengono e da Positano sono partite le uniche contestazioni coerenti da parte del binomio Ferraioli-Vitiello, che poi non hanno avuto spazio nella competizione elettorale, mentre da Tramonti ci meraviglia la mancata presenza della minoranza e dei cittadini, il Consiglio in fin dei conti si tiene sul loro territorio ed i consiglieri di minoranza hanno subito da parte del loro sindaco, Armando Imperato, la non elezione nel consesso, nel senso che Imperato ha addirittura scelto lui il consigliere che piu gli aggradava della minoranza per rappresentare il suo comune alla Comunita Montana. Un Imperato pigliatutto che oltre al sindaco fa l’assessore alla Comunita Montana e il presidente dell’Unione dei Comuni. Il disinteresse dei cittadini non ha fatto altro che proliferare quella che è una vera e propria corruzione dell’ideale della politica.

Michele Cinque

Michele Cinque