LETTERA APERTA: PERCHE’ E’ GIUSTO RIBELLARSI

13 dicembre 2005 | 00:00
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LETTERA APERTA: PERCHE’ E’ GIUSTO RIBELLARSI


“Non c’è democrazia se non
si dà per scontato che l’informazione è grande in quanto tale, e non è
assoggettabile a qualsiasi forma di manipolazione”

Alla Comunità
Montana “Penisola Amalfitana” ieri 12 dicembre 2005 si è verificato l’
episodio più squallido che possa esistere nel campo della politica. Una
rabberciata maggioranza, composta da Ds e Margherita, prima si sono
spartiti il bottino sia dei posti chiave e sia della giunta, e poi, per
accontentare gli altri due pretendenti, il gruppo Sdi e Udeur, hanno
trovato comodo mettere mano allo statuto dell’Ente prevedendo l’aumento
del numero degli assessori e ipotizzando anche la crescita delle
commissioni consiliari. Ma non si sono fermati qui, hanno svuotato le
competenze del Consiglio generale e hanno ridotto ogni spazio di
partecipazione.
Chi scrive è stato sindaco di Maiori e attualmente
svolge la carica di capogruppo della minoranza in Consiglio generale
della comunità montana. Ha avuto sempre la tessera prima del PCI e poi
del DS. Ma quando ha constatato che questo partito è bravo soltanto a
gestire il sottogoverno e la mera spartizione di posti e prebende, lo
ha abbandonato, ovviamente restando sempre un uomo di sinistra.
La
stessa sorte è toccato ad un altro compagno generoso della Costa d’
Amalfi, Salvatore Di Martino già sindaco di Ravello.
Ma ieri nel corso
della discussione sull’articolo 51 dello Statuto che espressamente
parla dell’informazione, la maggioranza per bocca del presidente
Raffaele Ferraioli e del suo vice Franco Massimo Lanocita, ha sfiorato
il ridicolo: non avendo gli elementi per contrastare le nostre
posizioni di principio, si sono scagliati con veemenza, e con toni
arroganti e pretestuosi, contro i giornalisti presenti alla seduta. Il
torto di questi professionisti è stato unicamente quello di fare il
proprio lavoro, e cioè prendere appunti e filmare i momenti più caldi
della seduta. Hanno avuto il coraggio, oltre alle minacce, di inserire
nelle norma transitorie e finali un emendamento che testualmente
recita: “ apposito regolamento disciplinerà l’accesso all’
informazione”. Questi stessi uomini sono coloro i quali hanno violato
leggi pur di far passare uno Statuto di comodo. Non si sono preoccupati
di depennare gli spazi di democrazia del consiglio generale. Di fronte
a tanta debolezza, hanno trovato la forza in chi liberamente stava
svolgendo il proprio lavoro. Di fronte a questo atto di angheria, il
sottoscritto e i consiglieri del gruppo di minoranza hanno abbandonato
l’aula, e hanno chiarito che ogni regolamento serve ad allargare dei
principi già sanciti e non a minacciare, strumentalmente, una forma di
ricatto così palesemente evidente. E’ come dire: “state attenti, vi
sistemeremo noi”. Ma i piccoli uomini restano tali anche se hanno il
potere. I piccoli uomini non possono esaltarsi se non con piccoli e
assurdi comportamenti. Scrivo questa lettera aperta perché è stato
ferito un principio: non c’è democrazia se non si dà per scontato che l’
informazione è grande in quanto tale e non è assoggettabile a qualsiasi
forma di manipolazione.

Vi ringrazio
SALVATORE DELLA PACE
Capogruppo
di minoranza alla Comunità Montana “Penisola Amalfitana”
Cell: 333
9087432
089 852887