Positano il progetto per i Patti passa a metà. Improvvisa proposta di accordo di Mandara

30 dicembre 2005 | 00:00
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Positano il progetto per i Patti passa a metà.  Improvvisa  proposta di accordo di  Mandara
Positano il progetto per i Patti passa a metà.  Improvvisa  proposta di accordo di  Mandara
Positano il progetto per i Patti passa a metà.  Improvvisa  proposta di accordo di  Mandara
Positano il progetto per i Patti passa a metà.  Improvvisa  proposta di accordo di  Mandara
Positano il progetto per i Patti passa a metà.  Improvvisa  proposta di accordo di  Mandara
Positano il progetto per i Patti passa a metà.  Improvvisa  proposta di accordo di  Mandara

Positano il progetto per i Patti passa a metà.Improvvisaproposta di accordo diMandara.


Non è bastata la benedizione del nuovo parroco don Giulio Caldiero, intervenuto per la prima volta nella storia in un consiglio comunale, a smorzare la tensione del consiglio comunale più infuocato dell’anno. Quello che si è tenuto ieri sera alle 17 è stato uno dei consigli comunali più importanti degli ultimi tempi, due gli argomenti che definire delicati è dir poco: l’approvazione del progetto, finanziato dal Patto Territoriale, con la creazione di spazi pubblici nella proprietà Mandara, di fornte alla Farmacia e all’ingresso del ristorante Valle dei Mulini e il  nuovo regolamento per la disciplina del procedimento di concessione di spazi ed aree pubbliche e per l’applicazione del canone di occupazione.

Argomenti entrambi delicati ed importanti, il primo, riguarda il famoso Patto Territoriale “Costa d’Amalfi” dove l’ex presidente Raffaele Ferraioli è sotto inchiesta per aver finanziato aziende di famigliae dove i vari progetti sono stati tutti messi in discussione e molti sottoposti a sequestro della Procura. Un Patto che è in stato avanzato, ma vede Positano in un ritardo notevole. Arrivato al punto di discussione sul “Patto Territoriale “Costa d’Amalfi” – Approvazione progetto definitivo “Riqualificazioneurbana e ridefinizione degli spazi da adibire a servizi di pubblica utilità – Variante al Piano Regolatore Generale ex art.38 bis L.109/94e s.m.i. – Imposizione di vincolo preordinato all’esproprio”. Abbandona il consigliere di minoranza Anna Mandara, titolare del garage Mandara, che è interessata in quanto figlia del proprietario del bene che potrebbe essere espropriato e inizia la discussione con un colpo di scena: Crescenzo Mandara ha presentato in mattinata una proposta di cessione bonaria del bene, donerebbe 460 metri quadrati di proprietà e contribuirebbe ai lavori portanti in cambio di uno spazio e un chiosco su Via Pasitea, proposta da accettare entro trenta giorni,ma non solo, altro colpo di scena,il Sindaco Domenico Marrone cambia la proposta di deliberazione da votare: non più l’area parcheggio e la sala congressi con l’ufficio dei vigili urbani, come nel progetto originario dell’architetto Rosalba Iodice, ma solo l’area parcheggi, che, sulla base dell’emergenza ambientale rilevata dal Cria dell’arpac in base agli studi sulla presenza di inquinamento atmosferico e acustico in piazza dei Mulini, sola giustificherebbe la variante al Piano regolatore generale in base all’articolo 38 bis della legge 109 del 1994, legge quadro sui lavori pubblici.. Situazione delicatissima e infuocata che ha visto il consigliere Michele De Lucia attaccare l’amministrazione dichiarando che già nell’avvio del procedimento ci sono stati degli errori nelle procedure votando contro e Salvatore Russo astenersi “sono contrario agli espropri, cerchiamo di evitare che finisca questa pacificazione nel paese” chiedendo, e ottenendo, una sospensione di dieci minuti del consiglio comunale, per proporre un accordo con Mandara. “I tempi sono brevi e dobbiamo approvare questa variante ed il progetto altrimenti perderemo un milione di euro e questo sarebbe grave in questi tempi di magra, siamo disponibili ad accordi con i privati senza addivenire per forza all’esproprio ma questo deve avvenire nell’interesse pubblico. Gli accordi si fanno in due.” La seduta ha avuto altri strascichi e altri contrasti ci sono stati sul regolamento sull’occupazione del suolo pubblico che ha visto la minoranza abbandonare l’aula. Domani approfondiremo

Michele Cinque