Alle 16.15 di ieri passa la prima auto

16 gennaio 2006 | 00:00
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Alle 16.15 di ieri passa la prima auto

Positano. Alle 16.15 di ieri passa la prima auto, ma il sindaco Domenico Marronelancia un appello “La Statale è a rischio e bisogna prevenire questi eventi, si limiti il transito a camion e autobus pensanti “. Dopo dieci giorni di isolamento, dall’alba del sei gennaio scorso, per il blocco della Strada Statale Amalfitana a causa di una frana avvenuta al chilometro nove, l’Anas riesce a ripristinare una carreggiata per consentire il traffico a senso unico alternato per Positano. Gli operai della ditta Porcaro di Benevento, a cui sono stati appaltati i lavori,hanno lavorato a ritmi serrati anche nel fine settimana pur di rispettare la tabella di marcia. Alle 16.15 la prima auto a transitare è stata la smart di Salvatore Russo, il Black. Nel tratto interessato, l’Anas ha attivato un senso unico alternato, regolamentato da due semafori, su una corsia di 3.20 metri che consente la circolazione dei mezzi e nel contempo permette la prosecuzione dei lavori di consolidamento del costone roccioso e la definitiva sistemazione del corpo stradale della 163 Amalfitana che dovrebbero terminare per il mese di marzo. L’apertura è stata possibile grazie alla presenza di un substrato roccioso a circa 2,5 metri dal piano viabile, che ha reso possibile la costruzione di un muro di contenimento e di una corsia provvisoria in sicurezza, il transito è consentito anche agli autobus pubblici della Sita, ma gli autisti hanno atteso il via libera della società arrivato solo in serata.

I dirigenti dell’Anas, dopo la tormentata vicenda del ponte, hanno così tirato un sospiro di sollievo. Al completamento dei lavori erano presenti con il sindaco di Positano Domenico Marrone, l’assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta e il Capo compartimento Anas della Campania Nicola Marzi.

Soddisfazione anche da parte dell’assessore regionale Ennio Cascetta. “L’Anas ha lavorato in tempi record e si rende giustizia alle critiche ricevute spesso strumentalizzate – dice Cascetta -, il problema della fragilità della Statale Amalfitana che è strutturalmente costruita su una strada borbonica esiste e bisogna affrontarlo certo non costruendo una nuova strada, ma incentivando mezzi alternativi di trasporto come le vie del mare.”

“Ringrazio l’Anas che ha fatto veramente di tutto e realizzato la carreggiata in tempi record, ma la Statale è a rischio e bisogna limitare il transito dei mezzi pesanti – dice il sindaco di Positano Domenico Marrone -, altri tratti della strada citata presentano lesioni tali da lasciar prevedere che la frana del sei gennaio possa non rimanere un evento unico e isolato. La Strada Statale 163, la cui realizzazione risale all’incirca all’epoca borbonica – continua Marrone -, non può ritenersi progettata e realizzata con criteri costruttivi tali da consentire e sostenere il transito continuo di mezzi pesanti di notevole peso e dimensioni che, tra l’altro, oltre a sollecitare in modo preoccupante la sede stradale, comportano, altresì, il frequente verificarsi di ingorghi con l’inevitabile congestione del traffico nel nostro centro urbano Bisogna valutare l’opportunità – conclude Marrone -, di procedere all’adozione di provvedimenti anche limitativi della circolazione di automezzi di lunghezza superiore agli otto metri nel tratto della S.S. n.163, comprendenteil centro urbano del Comune di Positano.”

Sulla vicenda del ponte prima partito da Campobasso per Positano per poi rimanere inutilizzato l’Anas chiarisce. “Ci siamo attivati in tutte le direzioni pur di risolvere il problema ed anche la vicenda del ponte è stato un successo perché i nostri tecnici quando hanno individuato la presenza della roccia a due metri hanno subito optato per la costruzione della carreggiata – ha detto Nicola Marzi – – Nel caso in cui non fosse stato possibile adottare queste soluzioni tecniche di ripristino della viabilita’ sul tratto stradale interessato, l’Anas era comunque pronta in caso di emergenza a ricorrere alla soluzione provvisoria e temporanea del ponte tipo Bailey. Con questa soluzione – continua Marzi -, creiamo anche le premesse per continuare i lavori in maniera più agevole e spedita, cosa che con il ponte non sarebbe stato altrettanto facile. Il nostro scopo era quello di togliere dall’isolamento Positano al più presto possibile.”

Michele Cinque