Banche, l’Antitrust indaga sui costi dei conti correnti

14 gennaio 2006 | 00:00
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Banche, l’Antitrust  indaga sui costi  dei conti correnti

Dopo le denunce delle associazioni, l’authority vuole chiarire perché gli italiani pagano sui conti in banca le spese più alte d’Europa.
Sarà un’indagine conoscitiva dell’Antitrust, che si avvarrà dei nuovi poteri assegnati dalla legge sul risparmio, a svelare i reali costi dei conti correnti italiani. Un accertamento necessario, quello annunciato dal Presidente dell’Authority, Antonio Catricalà, a seguito delle ripetute denunce delle associazioni dei consumatori che da tempo contestano spese talmente elevate da spingere l’Italia in testa alla classifica europea.
“Bisogna fare chiarezza in un settore che ne ha bisogno – ha annunciato Catricalà, ospite della trasmissione ‘Viva voce’ di Radio 24- e acquisire dati certi”.
Il presidente dell’Antitrust ha sottolineato che finora i dati sui costi dei conti correnti sono contraddittori. “Si va dai 30 euro dei dati Abi (Associazione Bancaria Italiana) – ha spiegato – ai 65 euro degli ultimi dati, fino ai 200 euro denunciati dai consumatori. Stesso discorso per il trasferimento dei titoli e per la chiusura dei conti correnti, per cui le denunce segnalano costi fino a 100 euro, mentre le banche dichiarano 35 euro”.
E questo, ha rilevato Catricalà, riguarda non solo i costi dei conti correnti ma anche la loro chiusura e, ad esempio, le operazioni sui titoli.
L’Abi si è detta pronta a collaborare con l’Antitrust, anche se Maurizio Sella, Presidente dell’Associazione bancaria, fa sapere che “le nostre indagini dimostrano che i costi dei conti correnti sono allineati con quelli europei”. Soddisfatto il Codacons, che considera l’annuncio di Catricalà “una notizia positiva”, anche se per il Presidente dell’Associazione, Carlo Rienzi, ancora non basta.
”Le Procure della Repubblica di tutta Italia – ha detto Rienzi – dovrebbero attivarsi ed indagare per l’ipotesi di aggiotaggio, al fine di accertare eventuali accordi tra le banche tesi a speculare sui costi dei servizi a carico di clienti e correntisti, servizi che – ha aggiunto – in Italia risultano essere i più costosi del mondo”.
Plaude all’iniziativa anche l’Adusbef che per l’occasione torna a snocciolare i dati del proprio osservatorio: i costi dei servizi bancari a listino, per 11 operazioni mensili, sono arrivati a 600 euro l’anno, con un aumento del 100% dal 2001.
La media dei costi dei conti correnti – sostiene l’Associazione dei consumatori – tra quelli “a pacchetto” promossi da alcune grandi banche e che prevedono costi bloccati per un certo numero di anni, quelli “convenzionati” e quelli “a listino”, è in Italia di 252 euro, contro una media mondiale di 108. L’Italia, secondo il rapporto Cap Gemini del 2005, è saldamente in testa alla classifica, seguita dalla Germania con 223 euro e dalla Svizzera con 159. Il Paese più virtuoso è invece l’Olanda, con appena 34 euro l’anno.
“Ben venga – ha affermato il Presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti – quell’indagine urgente, che la nostra Associazione ha ripetutamente chiesto dal febbraio 1995 alla Banca d’Italia e all’ex governatore Fazio”.

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