Fuori pericolo la ragazza di ventiquattro anni originaria di Ravello, che la sera del 30 dicembre scorso volò giù dalla statale amalfitana, qualche giorno fa si è risvegliata dal coma. Un giallo, quella caduta verificatasi alla vigilia di capodanno nei pressi del ponte della Praia in territorio di Furore. Qui, M.P, pare fosse in compagnia del fidanzato, un ragazzo originario di Conca dei Marini, quando per cause ancora in via di accertamento finì al di sotto della sede stradale impattando con un’auto parcheggiata nei pressi di uno dei ristoranti della zona. La ragazza ha ripreso conoscenza ma al momento, della disavventura che le comportò la frattura del bacino e l’intervento chirurgico al cranio per la rimozione di un vasto ematoma, sembra non ricordare nulla. Ai medici, che per circa dieci giorni l’hanno tenuta sotto osservazione nel reparto di terapia intensiva, M.P., al suo risveglio, ha chiesto persino di non somministrarle alcuni farmaci a cui pare sia allergica. E’ cosciente e sta bene, la ragazza di Ravello, ma su cosa accadde quel maledetto venerdì di fine dicembre non ha ancora saputo dare spiegazioni. Assistita dai familiari, la ragazza in questi giorni potrebbe subire un nuovo intervento chirurgico, questa volta però al bacino che si fratturò in più parti per effetto della terribile caduta da un’altezza di circa trenta metri. Quella sera del 30 dicembre, il corpo della giovane, che lavorava a Nocera Inferiore come fisioterapista, fu rinvenuto per terra, a pochi metri dal ristorante La Conchiglia. Ed a soccorrerla intervennero i gestori di alcuni locali della zona la cui attenzione venne richiamata dalle urla del ragazzo. Ancora in vita, fu prontamente soccorsa e trasferita presso il pronto soccorso di Castiglione, dove i medici fecero il necessario prima di incubarla. Ricoverata presso l’ospedale di Nocera Inferiore, la ragazza, fu sottoposta ad intervento chirurgico alla testa per l’asportazione di un voluminoso ematoma per poi essere trasferita nel reparto di terapia intensiva. La terribile caduta da oltre trenta metri le provocò anche un trauma polmonare oltre alla frattura del bacino, causata dalla caduta in posizione verticale sull’auto parcheggiata al di sotto dello slargo da cui si snoda la stradina che conduce alla Praia. Tentato suicidio o fatale disgrazia sono tuttora le ipotesi su cui lavorano i carabinieri di Amalfi che effettuarono una serie di rilievi sottoponendo a sequestro l’auto di proprietà di un giovane romano (la vettura riportò danni al parabrezza e alla carrozzeria) su cui si schiantò la ragazza rimasta miracolosamente in vita.