Piano di Sorrento vendite e saldi in crisi per la frana di Positano
Piano vendite dei saldi in crisi per la frana di Positano. Assenti i politici locali su un problema che li riguarda e che ha assunto proporzioni di interesse nazionale
Positano. Quel ponte tanto sospirato che doveva spezzare l’isolamento della perla Costiera Amalfitana, per il crollo della Statale Amalfitana a Tordigliano, nel territorio di Vico Equense, arriva ma non va. Troppo lunga la campata necessaria per poter sostenere il peso degli autobus, non c’è roccia dove poggiarlo ed i tecnici dell’Anas non se ne erano accorti, trovano l’alternativa di un muro, per ripristinare almeno una carreggiata che si spera si riesca a fare in questi giorni. Ma intanto c’è da registrare il tracollo delle vendite a Piano di Sorrento, dove i positanesi avrebbero fatto gli acquisti abitualmente per i saldi, e la mancanza di iniziative con l’ignavia della politica sorrentina su una vicenda che li riguarda (in fondo è avvenuto nel territorio peninsulare anche se a essere isolata è stata la vicina Positano). Non solo c’è stata la quasi totale assenza dell’amministrazione di Vico Equense, sul cui territorio insiste la frana della strada, un territorio che è di Vico per motivi storici, ma non razionali ne geografici, per cui non se ne interessa molto e diventa terra di nessuno, ma anche degli altri comuni della Penisola Sorrentina interessati, come la cittadina più vicina che è Piano di Sorrento. “Da qui si poteva almeno provare a fare un collegamento di trasporto pubblico o privato con i confini di Piano che sono quelli limitrofi al crollo della strada a Positano – dice un commerciante -, la cooperativa Tasso fa il trasporto interno in penisola sorrentina, bastava che si facesse un prolungamento fino a li magari ogni mezzora o ogni ora e si risolvevano molti problemi ai positanesi che non possono venire da questa parte normalmente, ma dare anche respiro alla nostra economia che si regge molto sui loro acquisti che preferiscono fare da noi.” Intanto montano le polemiche politiche e aumentano gli interventi, anche qui assenti tutti i grossi politici della Penisola Sorrentina. Strano perché avrebbero avuto molta visibilità visto che la vicenda di Positano ha tenuto banco sui giornali regionali e nazionali, uscendo persino all’estero e sulle principali reti televisive. Il Ponte se ne è andato all’alba per tornare da dove era venuto l’altro ieri, a Campobasso, per far posto alle betoniere, venute solo nel pomeriggio di ieri, e scoppiano le polemiche. ” Non si puo’ definire ed annunciare una soluzione per ripristinare la viabilita’ interrotta, fare arrivare sul posto un ponte in acciaio per poi accorgersi che lo stesso non puo’ essere montato –ha detto, in una nota, Pasquale Marazzo capogruppo dell’Udc al Consiglio regionale della Campania -. Fossi il ministro Lunardi rimuoverei immediatamente tutti i soggetti coinvolti nella vicenda del ripristino della percorribilita’ sulla strada statale 163, interrotta in seguito alle frana verificatasi a Positiano”
Un’interrogazione parlamentare da parte del senatore di Rifondazione Comunista Tommaso Sodano, mentre il senatore di An Vincenzo De Masi ha chiesto l’apertura di una commissione di inchiesta. “Tutti sapevano che da mesi la strada in quel punto aveva dato segnali di pericolo, è assurdo intervenire ad evento realizzato – ha detto De Masi -, voglio che si faccia chiarezza sulla vicenda e anche sulla gestione dei lavori.”
“E’ la solita storia: colpevole, scarsa attitudine all’indispensabile azione di continuo monitoraggio e manutenzione a favore, invece, degli interventi post-evento – dice il presidente regionale di Lega AmbienteMichele Buonuomo -; a danno avvenuto. Ed ecco che si preferisce spendere più soldi, creare disagi, prevedere interventi che vengono e vanno. E i pendolari, la costiera attendono”.
Intanto l’Anas afferma che i lavori procederanno in modo tale da far riaprire almeno una carreggiata per questo lunedì. Poi ci saranno da fare i lavori per il ripristino totale della sede statale che potranno durare più di un mese. E in futuro c’è da controllare tutto il tratto di questa strada che è nata per le carrozze dell’Ottocento, un tratto che riguarda non solo Positano, ma anche Meta, Piano di Sorrento e Vico Equense. Tutta la Penisola Sorrentina si dovrebbe sentire interessata alla vicenda indirettamente, ma anche direttamente.
Michele Cinque