Ricerca: bandi da 48 milioni per le Pmi

3 gennaio 2006 | 00:00
Ricerca: bandi da 48 milioni per le Pmi

Favorire la diffusione della ricerca industriale tra le piccole e medie imprese; agevolare la creazione di processi produttivi, servizi innovativi e prodotti all’avanguardia; promuovere azioni di sviluppo delle nuove tecnologie: ecco le principali misure finanziate dai bandi regionali per incentivare lo sviluppo delle Pmi. Le risorse messe a disposizione ammontano a 48 milioni di euro. Il contributo è pari al 40 per cento dell’investimento totale, per le azioni di sviluppo precompetitivo; il 65 per cento, invece, per le azioni di ricerca industriale. La Giunta regionale, inoltre, stanzia 3,5 milioni di euro destinati al finanziamneto per le infrastrutture delle aree Pip (piani di insediamento produttivi). Il Denaro anticipa i contenuti dei bandi che a breve saranno varati Palazzo Santa Lucia.
***

Il nuovo anno si apre all’insegna dei contributi alle piccole e medie imprese campane. La Giunta regionale, infatti, vara un pacchetto di interventi per favorire lo sviluppo del tessuto produttivo locale. Sono due i principali interventi previsti dall’autorità regionale. Il primo riguarda il finanziamento della ricerca e degli investimenti in nuove tecnologie. Il secondo, invece, è rivolto alla dotazione infrastrutturale del territorio, con la dotazione di 3,5 milioni di euro destinati alle aree Pip (piani di insediamenti produttivi).
Vediamoli nel dettaglio.

Innovazione
Il primo intervento varato dalla Giunta regionale riguarda il finanziamento alle azioni di ricerca e investimento in nuove tencologie. Il provvedimento è varato su proposta dell’assessore regionale all’Universtità e alla Ricerca scientifica, Teresa Armato e dell’assessore alle Attività produttive, Andrea Cozzolino. Obiettivo della delibera è incentivare e promuovere programmi di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo. Le risorse disponibili ammontano a 48 milioni di euro, comprensivi degli oneri relativi al monitoraggio dell’intervento e dei compensi rincoscoiuti al gestore delle procedure attuative del bando. I fondi sono erogati in base alla misura 3.17 del Por Campania 2000-2006 per un totale di 14 milioni di euro; 5,5 milioni di euro sono stanziati grazie all’intervento del Fondo unico regionale; 28,5 milioni di euro grazie alle deliber Cipe 20/04 e 8/04.
“Con questa delibera — afferma l’assessore all’Università e alla Ricerca scientifica Teresa Armato — favoriamo la diffusione dell’innovazione nelle piccole e medie imprese campane attivando un apposito regime di aiuti finalizzato alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo. Le piccole e medie imprese sono il cuore pulsante della nostra economia: grazie a questi aiuti gli imprenditori campani potranno diventare più competitivi sul territorio nazionale e internazionale affrontando con più strumenti la sfida del terzo millennio, una sfida che si gioca soprattutto sulle nuove tecnologie e sull’utilizzo di conoscenze sempre più avanzate”.
“Negli ultimi anni — secondo Andrea Cozzolino, assessore regionale alle Attività produttive e all’Agricoltura — la Regione ha speso in ricerca e sviluppo una quota stabilmente superiore a quella delle altre regioni del Sud e del Paese, in rapporto al suo Pil. L’Ict è una fondamentale leva strategica: solo investendo sull’innovazione e affiancando le imprese campane possiamo migliorare i nostri prodotti e risultare competitivi sui mercati nazionali e internazionali”.

Obiettivo
La Regione Campania intende facilitare la creazione e la valorizzazione di imprese aggregate e “tecnologicamente competitive” nel settore dell’Ict. Con questa delibera si andrà, in pratica, a supportare l’offerta di ricerca e sviluppo in materia di Information & Comunication Technology, in modo da dare una risposta alla domanda di soluzioni tecnologiche innovative proveniente dal tessuto imprenditoriale campano, potenziando così le realtà produttive più avanzate del territorio.
Nel dettaglio, le aziende potranno chiedere il finanziamento nel campo della ricerca industriale, cioè nella ricerca pianificata, o per attività di ricerca destinate ad acquisire nuove conoscenze destinate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi produttivi o servizi o ancora per migliorarli ulteriormente nel caso fossero già esistenti. Inoltre potranno ottenere il contributo per azioni di sviluppo precompetitivo, cioè per attività volte a concretizzare i risultati della ricerca industriale in un piano, un progetto o in un disegno per prodotti, processi o servizi destinati alla vendita o all’utilizzazione, fino allo sviluppo di un prototipo. Con questi finanziamenti le imprese specializzate nell’Ict potranno, per esempio, sviluppare software migliorativi del processo produttivo con l’obiettivo poi di cederli ad altre aziende.

Contributi
Sono ammissibili all’intervento agevolativo solo i progetti di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo di costo non inferiore a 800 mila euro e superiore a 2 milioni di euro e che non siano iniziati alla data dell’istanza di accesso agli aiuti. La durata dei progetti agevolati non può essere superiore a quindici mesi. Il progetto dovrà avere inizio entro trenta giorni dal decreto di concessione. Le spese ammissibili decorrono dal giorno successivo a quello di presentazione dell’istanza di aiuto. Vediamole nello specifico:
– spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario adibito all’attività di ricerca) nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo del progetto di ricerca;
– spese per l’acquisto della strumentazione e delle attrezzature indispensabili per la realizzazione del progetto, ovvero i costi dell’ammortamento corrispondenti alla durata dell’intervento di ricerca;
– costi relativi ai servizi di consulenza e simili utilizzati esclusivamente per l’attività di ricerca, ivi compresi quelli per i servizi di ricerca, per le competenze tecniche, per i brevetti ed i diritti di licenza. Detti costi sono ammissibili fino a concorrenza del 50 per cento del totale dei costi ammissibili;
– spese generali supplementari direttamente imputabili al progetto di ricerca.
Gli aiuti non sono cumulabili con altra agevolazione contributiva o finanziaria sui medesimi costi prevista da fondi comunitari, statali.

Misure
L’intervento agevolativo viene concesso nella forma di contributo in conto capitale con i seguenti parametri:
– 40 per cento del costo del progetto ammesso all’agevolazione per le attività di sviluppo precompetitivo;
– 65 per cento del costo del progetto ammesso all’agevolazione per le attività di ricerca industriale.
Qualora un progetto comprenda sia attività di ricerca industriale che di sviluppo precompetitivo l’intensità di aiuto non può superare la media ponderata delle rispettive intensità di aiuto consentite, calcolate sulla base dei costi ammissibili sostenuti. In caso di progetti di collaborazione, l’importo massimo degli aiuti per ciascun beneficiario non supera l’intensità consentita calcolata in base ai costi ammissibili sostenuti dal beneficiario in questione.

Premialità
L’intensità massima dell’aiuto può essere aumentata di dieci punti percentuali purchè sia soddisfatta una delle seguenti condizioni:
– il progetto comporta una collaborazione effettiva tra un impresa ed un ente pubblico di ricerca ovvero con soggetti giuridici (laboratori e strutture di ricerca) partecipati al 100 per cento da enti pubblici di ricerca. L’ente pubblico di ricerca o almeno uno dei partecipanti al soggetto giuridico di cui in precedenza, ai fini della citata collaborazione, deve aver maturato un’esperienza specifica nel settore dell’Ict di durata almeno triennale;
– i risultati del progetto sono oggetto di ampia diffusione attraverso conferenze tecniche e scientifiche o sono pubblicati in riviste scientifiche e tecniche specializzate.

Domande
Le domande di partecipazione devono essere redatte, sugli appositi moduli, reperibili sul sito internet della Regione Campania (www.regione.campania.it). Le richieste devono essere relative a unità produttive regolarmente censite presso la locale Camera di Commercio. Le domande, corredate dalla documentazione e dal progetto idea, potranno essere presentate entro novanta giorni successivi a quello della pubblicazione del bando sul bollettino ufficiale della Regione Campania (Burc), mediante consegna diretta alla Regione Campania Agc Ricerca Scientifica via Don Bosco 9/E 80141 Napoli.

Infrastrutture
Il secondo intervento approvato dalla Giunta regionale riguarda il piano finanziario 2005 relativo ai piani per gli insediamenti produttivi (Pip).
Il provvedimento prevede una dotazione finanziaria di 3,5 milioni di euro, per la prima annualità, destinati al finanziamento dei progetti per le infrastrutture delle cosiddette aree Pip. Fondi che comporteranno un finanziamento complessivo di 70 milioni di euro in venti anni: il meccanismo, infatti, è quello del concorso finanziario annuo della Regione nelle rate di ammortamento dei mutui ventennali contratti dai Comuni per l’acquisizione e la realizzazione di infrastrutture nei Pip. La delibera stabilisce modalità e tempi per permettere alle amministrazioni comunali della regione di accedere ai finanziamenti.
Il termine di presentazione delle domande viene fissato in 180 giorni dalla data di pubblicazione della delibera sul Burc, mentre le modalità di presentazione, di valutazione delle istanze e di erogazione del finanziamento sono regolamentate dal bando allegato alla delibera. A differenza del precedente bando, è eliminato il limite minimo di superficie dell’area interessata al Pip mentre rimane la conformità urbanistica.
Sono previste premialità per chi presenterà una progettazione in fase esecutiva e consentirà una più rapida approvazione del finanziamento.

www.denaro.it