Sulla frana in attesa del Ponte. 12.1.06

12 gennaio 2006 | 00:00
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Sulla frana in attesa del Ponte. 12.1.06

Sto sulla frana in attesa del ponte che non arriva.. Mi viene in mente “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati.. Un silenzio pieno di inquietudine e domande, ma, a differenza del romanzo di Buzzati, anche di certezze. Domani, dopodomani, forse fra tre giorni, ma anche quattro, finalmente si passerà. Un paese fragile che però non si è fatto mettere in ginocchio. Una strada crolla, per l’ignavia della gente. Non è un disastro improvviso venuto dalle forze della natura, era annunciato. Le crepe erano evidenti da mesi, la strada si era abbassata, il pericolo era stato segnalato. La pioggia incessante, come lo è d’inverndo di solito, ha svuotato quel poco che c’era da svuotare ed è venuto meno il tutto. Il sindaco, gli uomini della protezione civile, alcuni cittadini ora sono qui ad attendere il ponte. Simbolo del ritorno al moderno. Intanto gli studenti corrono ancora a piedi e i positanesi trasportano le merci a spalla in attesa della fine di una vicenda assurda quanto evitabile. L’autosnodato col ponte è in cammino, questione di minuti e arriva. Poi bisognerà montarlo e ci vorranno due o tre giorni, salvo imprevisti, per poter passare.

Mi. Ci.