E’ venuta a Positano a Natale, con un passeggiata sulla spiaggia proprio il 25 dicembre, ripresa da Gente, passando il periodo natalizio fra le Costiere sorrentina ed amalfitana, subito dopo aver terminato al tribunale di Torino la fase dibattimentale del processo d’appello Anna Maria Franzoni, condannata in primo grado per l’uccisione del figlio Samuele, e la parola passa alla Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi sulla richiesta di rimessione del processo a Torino per legittimo sospetto. La sua presenza è passata quasi inosservata. Come una semplice turista, infatti, ha trascorso il pomeriggio della vigilia di Natale a Positano, si è fermata nelle buotique Nadir e Carro, passeggiando per le vie della perla della Costiera e facendo pure un giro sulla spiaggia. In pochi, se non proprio nessuno, l’ha riconosciuta, nonostante il suo volto sia entrato tante volte nelle case degli italiani attraverso i media. Perché Annamaria Franzoni è la protagonista, volontaria o meno saranno i giudici a deciderlo, di uno dei gialli che più hanno appassionato, in questi ultimi anni, l’opinione pubblica. E’, infatti, la madre del piccolo Samuele, trovato ucciso la mattina del 30 gennaio 2002, quando nello chalet della frazione Montroz di Cogne, la donna, rientrando a casa dopo aver accompagnato Davide, il figlio più grande, alla fermata dello scuolabus aveva scoperto Samuele, appena tre anni, con la testa fracassata. I sospetti degli investigatori si erano subito addensati sulla madre della piccola vittima, in particolare quando i carabinieri del Ris analizzando la scena del crimine avevano trovato macchie di sangue del bimbo sul pigiama e sugli zoccoli della donna. La vicenda però si era ben presto dilatata, trasformandosi in una intricata storia densa di colpi di scena che ha appassionato e tenuto col fiato sospeso tutta la Penisola. Annamaria Franzoni, che si è sempre professata innocente, dopo il processo in primo grado, è stata condannata a trent’anni di detenzione, in quanto ritenuta colpevole dell’uccisione del figlio.Attualmente si sta svolgendo l’appello anche se la difesa della donna ha chiesto alla Corte di Cassazione di “spostare”, per legittimo sospetto,il dibattimento in corsoa Torino al tribunale di Milano. In attesa che la giustizia faccia il suo corso e che, soprattutto, sia districata l’intricata matassa processuale, come tante famiglie italiane, anche quella della Franzoni ha trascorso le festività natalizie in qualche località turistica. E Annamaria Franzoni è stata in Penisola sorrentina ma non ha restituito al fascino della Costiera amalfitana. E, così, proprio il giorno del 25 dicembre scorso, hadeciso di fare un salto a Positano. Tra le viuzze del caratteristico paese della Divina Annamaria Franzoni ha, come tanti altri vacanzieri, ammirato le creazioni di moda locali e fatto un tour turistico ammirando i tesori culturali e naturali della cittadina. Franzoni, che si è sempre dichiarata innocente, è stata condannata in primo grado a 30 anni di carcere per l’omicidio di Samuele di tre anni, trovato morto nella casa della famiglia a Cogne, in provincia di Aosta, il 30 gennaio 2002.