Adolfo Bella per tutti il mito di Laurito, dove ha fatto nascere lo stabilimento cult di Positano Da Adolfo, è anche un eroe della Resistenza. Con la brigata Julia a Borgotaro nel 1944 fece saltare un ponte sul fiume Taro salvando le case dei dintorni che venivano bombardate dalle incursioni alleate che invece di colpire il ponte colpivano le case con gli abitanti, e da sicure ritorsioni tedesche. Era arruolato nella Divisione Monterosa come alpino, fu fatto prigioniero dai tedeschi in Grecia, tenuto sull’isola di Creta, poi in Italia per essere portato nei campi di concentramento, scappò dal treno in Jugoslavia e da lì a piedi arrivò in Italia dove si aggregò con la brigata Julia con il soprannome di battaglia Jim. Alle 10 al Comune di Positano verrà data una targa ad Adolfo, che ha già ricevuto la medaglia d’oro dal Comune di Borgo Val di Taro, che sarà presente con una sua delegazione, in occasione della giornata della Memoria che continuerà in serata con una rappresentazione teatrale, che ricorderà la persecuzione degli ebrei, nell’auditorium organizzata da Positano Arte e dai giovani del Forum alle 19. Ma torniamo al nostro Adolfo che nell’immaginario collettivo dei positanesi e dei turisti è sempre stato un grande personaggio ed ora scopriamo anche questa sua straordinaria storia.
Giugno 1944, mese glorioso per la Resistenza delle alte Valli del Taro e Ceno. Sotto l’incalzante pressione delle formazioni partigiane, ad uno ad uno, dopo scontri sanguinosi, vengono eliminati tutti i presidi nazifascisti di questo territorio ed i Comuni in esso compresi vengono retti da Amministrazioni democratiche.
Viene persino pubblicato un giornale, “La Nuova Italia”, forse il primo dell’Italia occupata. Ma questo meraviglioso sogno durerà poco più di un mese.
Per la Repubblica di Salò e per le forze di occupazione tedesche, la situazione venutasi a creare in queste valli era intollerabile, sia sotto l’aspetto politico che militare. Impraticabili erano le vie di comunicazione che lo attraversavano, con la statale della Cisa sempre più soggetta agli attacchi partigiani.
E all’alba del 15 luglio iniziò un tremendo rastrellamento. Furono giorni di martirio per le formazioni partigiane e per la popolazione inerme che, nonostante la tragica emergenza, mai abbandonò e né tradì i suoi partigiani. Fra i partigiani c’era il nostro Jim, Adolfo Bella. Protagonista di vari episodi di battaglia, fino ad un atto indubbiamente eroico. L’episodio in particolare riguarda il Ponte Taro che fu minato dai partigiani per evitare inutili bombardamenti alla popolazione, ma una smitragliata fece scappare tutti fuorchè Adolfo che fece saltare il ponte. Questo episodio che salvò molte vite umane sia perchè non vi furono più bombardamenti alleati, sia perchè impedì ai tedeschi di arrivare in paese per mettere in atto una strage che avevano promesso e avrebbero mantenuta.
La medaglia d’oro concessa dalla Patria rappresenta un meritato riconoscimento ed un motivo d’orgoglio per tutti i Resistenti e per la gente di tutto il territorio.
Qualche nota su Val di Taro
Val di Taro, considerata la capitale dell’Alta Val Taro, si può ben definire un’isola felice per la gastronomia e l’ambiente.
Il paese vanta una grande storia, che va ricercata nel suo nome originario di Turris, e ancora oggi ne restano segni nell’urbanistica e nell’architettura del territorio, come per esempio la pieve romanica di San Cristoforo a San Pietro.
Durante l’ultimo conflitto mondiale, Borgo val di Taro fu teatro di numerosi epispodi legati alla guerra di Resistenza, e nel 1985 il gonfalone del comune di Borgo val di Taro venne decorato dalla Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Ora il paese è noto soprattutto per la sua ottima qualità di vita e per i suoi funghi, di cui il porcino, che porta il marchio IGP, è il protagonista indiscusso.
Ogni anno, infatti, questo prelibato prodotto del sottobosco attira turisti da ogni dove che a Borgotaro possono gustare tutte le ricette tipiche, dalle tagliatelle, ai funghi fritti e sott’olio.
Il periodo autunnale, quindi, è il più ricco in assoluto dal punto di vista delle manifestazioni e degli eventi in generale, con la capofila, la Sagra del fungo di Borgotaro, che quest’anno giunge alla sua 31esima edizione nei giorni del 16 e 17 settembre.
Anche nei mesi estivi, però, Borgotaro diventa luogo ideale per chi vuole trascorrere una vacanza all’insegna della cultura, del divertimento e del relax in splendidi ambienti naturali.
Infatti il comune di Borgo val di Taro ha da poco ottenuto la Certificazione Ambientale ISO 14001, ed inoltre è entrata nel circuito delle “Cittàslow”, che accomuna tutti i piccoli centri in cui il buon vivere è una priorità.
Nato il primo febbraio 1918 sarà pure un modo per fare gli auguri ad un uomo fantastico con una vita straordinaria. Ci permettiamo di aggiugerci a quelli che hanno apprezzato e stimato la sua famiglia manifestandogli a nostro modo l’affetto che proviamo. Non solo i tre figli, Sergio, Daniele e Melania possono essere orgogliosi di lui, ma tutta Positano e la Costiera Amalfitana. Chi vuole aggiungere, correggere errori, mandare foto, fare commenti, ricordare episodi può farlo a
Michele Cinque