Positano – Intervista a Sergio Mancinelli conduttore della trasmissione radiofonica ´´Area Protetta´´

17 agosto 2007 | 00:00
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Positano – Intervista a Sergio Mancinelli conduttore della trasmissione radiofonica ´´Area Protetta´´

Una scomoda qualità.

La soppressione di Area Protetta; la trasmissione must di Radio Capital ha chiuso i battenti dopo otto anni di crescente e meritato successo.

Il 29 Giugno, Area Protetta, la trasmissione in onda ogni sera dal lunedì al venerdi sulle frequenze di Radio Capital, è stata soppressa per una discutibile ed inopportuna scelta editoriale della nuova direzione artistica ed il suo conduttore, Sergio Mancinelli, licenziato.

Ha chiuso i battenti una trasmissione che ha rappresentato per quasi un decennio un appuntamento inderogabile con la musica di qualità. Superando le mode del momento, le scalette costruite dalle major musicali e gli anni, questa trasmissione ha mantenuto la sua coerenza fornendo sempre musica di qualità, anzi di “scomoda qualità” dato che violava le regole del consumismo musicale pur di offrire un prodotto unico, originale ed irripetibile.

Già da qualche giorno prima della scadenza, i fans, numerosissimi, avevano iniziato a manifestare in maniera estremamente civile, il loro dissenso bombardando con centinaia die-mail ed sms di protesta, sia Radio Capital che i suoi dirigenti.

Addirittura è stato creato un logo raffigurante un panda con la chitarra e la frase “Salviamo Area Protetta” . Indossando T-shirts con questo logo i fans, intervenuti a Roma al concerto dei Genesis, hanno amplificato la loro protesta distribuendo volantini.

Dal Pop al blues, dal Jazz al Funk alla musica popolare Italiana di Rino Gaetano, Bennato, Paolo Conte, Roberto Ciotti, Area Protetta ha intrattenuto, distogliendoli dai sempre più omologati schermi televisivi, un’audience di miglialia di  ascoltatori coinvolgendoli in una partecipazione diretta, dato che  oltre che ascoltare,potevano raggiungere attraverso un efficace messaggistica in tempo reale gli studi di Radio Capital partecipando e “conversando”tramite internet o gli sms, con Sergio,  “A Simple Man” un Uomo Semplice perché questa è stata la canzone dei Lynird Skynird che gli stessi fans,  attraverso un sondaggio effettuato in rete da Baton Rouge, in Louisiana, gli hanno dedicato per ringraziarlo nella storica, ultima trasmissione di Area Protetta.

A questo punto ho pensato di sentirmi con Sergio per intervistarlo:

NP:Sergio, ci racconti qualcosa di te? Qualche cenno sulla tua vita di autore, presentatore e dJ.

SM: Ho iniziato a stare dietro un microfono 30 anni fa, in una delle prime radio private a Roma. All’inizio del 1978 feci un provino per Radiotre della Rai e lì cominciò un’avventura fantastica che dura ancora. Ho trascorso più di 22 anni alla Rai, tra Radio e Televisione, poi 8 anni fa mi arrivò la proposta di Radio Capital. Lì è nata “Area Protetta” la trasmissione che in tanti anni di lavoro sento più mia, ma anche di migliaia e migliaia di ascoltatori. Siamo partiti ad agosto 2001 con 120.000 ascoltatori e a giugno 2005 abbiamo toccato il traguardo di 480.000. Poi dal pomeriggio la trasmissione è stata spostata in orario serale e anche lì si è creata una comunità di ascolto in Italia e in giro per il mondo davvero unica. 

NP:So che hai inventato, durante la tua permanenza a Radio Capital, un modo nuovo di fare la radio; ce ne parli?

SM: Quella di portare la radio nelle case degli ascoltatori è un’idea che mi gironzolava per la testa da un pò di tempo, ma la tecnologia non permetteva quelle cose e quella miniaturizzazione che solo oggi è possibile. Ho sempre immaginato che dietro ogni collezione di dischi piccola o grande che sia , ci fossero delle storie. Che ogni disco avesse una storia e io quelle storie volevo farmi raccontare, ma direttamente dalle case, dai salotti, dalle sorffitte o dai tinelli e per di più in diretta. Siamo partiti da Trento e abbiamo girato tutta l’Italia, arrivando dopo 30 giorni a Canicattì. 

La tappa di Salerno è stata atipica sotto ogni punto di vista. Michele Esposito, semprepresente tra gli ascoltatori di Area Protetta, vive  la maggior parte del suo tempo in ufficio nella sua Azienda, ragion per cui, abbiamo montato lo studio mobile proprio sulla sua scrivania. Abbiamo fatto le prove, tutto ok. Solo che mezz’ora prima della diretta saltano le linee telefoniche. Non potendo contare su un intervento tecnico, l’unico modo di andare in onda era trasferirsi all’interno del capannone industriale, il più vicino possibile alla centralina esterna del telefono. Per cui come in un pit-stop abbiamo smontato tutto dall’ufficio e rimontato tutto nel capannone. Per creare una parete fonoassorbente, vista la vastità del posto, ci siamo accucciati, durante la diretta, sotto alcune balle di carta alte 2 metri. Un’avventura, ma una giornata davvero indimenticabile!!! 

NP:Che cosa è per te la Radio e quale era la filosofia di Area Protetta?

SM: La radio è la mia vita. E’ l’esperienza di lavoro che indubbiamente ha contribuito a modellare il mio carattere negli ultimi 30 anni e spero anche a migliorarlo. Area Protetta, fino all’arrivo di un nuovo direttore che l’ha cancellata, senza neppure averla ascoltata, stando alle sue parole, è stata per 6 anni un’oasi felice. Le radio oramai passano tutte le stesse 40-50 canzoni. Area Protetta ha suonato dischi e canzoni che oramai nessuno suona più. Ma è difficile non riconoscere la bellezza e l’emozione che suscitano brani di Janis Joplin, di Jimi Hendrix, di Fabrizio De Andrè o Francesco Guccini di Donovan o di Shawn Philips, dei Led Zeppelin o dei Pink Floyd, che oramai alla radio è impossibile ascoltare.  

NP: So anche che hai un rapporto speciale con Positano e le due costiere, quando è iniziato?

SM: E’ iniziato negli anni 80. Anni prima avevo frequentato il “Music on the rocks” e ho provato una gran bella sensazione a mettere in consolle i miei dischi. Il Blue club era a Massalubrense ma in quel periodo aveva contatti anche con Positano e per 2 anni si organizzarono serate memorabili nella ex Fregata. Lì era tutto più piccolo, ma affollatissimo tutte le sere e con delle ragazze da sogno!!!!!

NP: Grazie Sergio e… arrivederci quanto prima a Positano!

Nicola Prisco