Castel dell´Ovo. Giuseppe Antonello Leone.

24 settembre 2007 | 00:00
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Castel dell´Ovo. Giuseppe Antonello Leone.

Il 5 ottobre 2007, alle ore 17, cerimonia di donazione della scultura il gallo di Giuseppe Antonello Leone al Comune di Napoli, presso il Castel dell’Ovo, collocazione scultura: finestrella adiacente sala delle terrazze, come da esposizioneGiugno 2006, curata da Philippe Daverio.

Convegno sul gallo

presso sala delle Prigioni, Castel dell’Ovo

con Philippe Daverio, Jean Blanchaert, Aldo Masullo, Giovanni Saint Just de Teulada

Cerimonia di donazione

con la partecipazione del Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, dell’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nicola Oddati, del Presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello, dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Potenza Giuseppe Telesca.

Didascalia dell’opera in considerazione:

Il gallo, scultura in bronzo

realizzata da Giuseppe Antonello Leone

1975, fusione a terra presso fonderia di Michele Mercogliano

Giuseppe Antonello Leone in una nota, del 6.10.2007, precisa: “Il gallo, opera in bronzo, fusione a terra, nella fonderia di Michele Mercogliano, in vico Tronari ai Cristallini, nel 1975. Il modello del gallo l’ho realizzato con materiale povero, nel “gettato” della spazzatura di una società che “naviga” tra lo sfarzo, lo spreco e l’irresponsabilità, salvo l’impegno di tanti operai e intellettuali impegnati per dare forza a un progresso sociale in atto. Il mio “intravedere” si umanizza simbolicamente, nell’ “oggetto rifiuto”, innovandolo a nuovi spazi, a nuova luce; così Il Gallo, simbolo solare, perché col suo canto annunzia il levarsi del sole, quindi la potenza della “luce”. Il gallo, creatura familiare, nel vento dei sogni, consacrato agli dei solari e alle dee lunari, ci richiama Pitagora che nei suoi “versi d’oro”, raccomanda….: “nutrite il gallo e non immolatelo, perché è consacrato al sole e alla luna”. Tra le tante icone, il gallo è sulla cima del frassino, albero cosmico, simbolo dell’origine della vita; così il gallo vigila sulla cima del frassino, come sulla guglia di una cattedrale con spirito protettivo. Così, ringrazio con questa mia offerta alla città di Napoli per i tanti doni del sapere, auguro sempre nuova luce e vigilanza sapiente per lo sviluppo del sud.

A Castel dell’Ovo

Convegno sul gallo

Da una nota di lancio: “Convegno sul gallo in occasione della donazione della scultura in bronzo “Il gallo” diGiuseppe Antonello Leone,con Philippe Daverio, Jean Blanchaert, Aldo Masullo, Giovanni Saint Just de Teulada, con la partecipazione di Sabino Altobello, Presidente della Provincia di Potenza, Giuseppe Telesca, assessore alla Cultura della Provincia di Potenza,Rosa Russo Iervolino, Sindaco di Napoli, Nicola Oddati, assessore alla Cultura del Comune di Napoli.

Nel giugno del 2006 a Castel dell’Ovo, nella finestrellache da sulle terrazze, dal lato che guarda il Vesuvioe il porto di Napoli, in occasione della mostra di Giuseppe Antonello Leone: “Il leone di Napoli”, curata da Philippe Daverio, promossa da Sabino Altobello Presidente della Provincia di Potenza,Comune di Napoli Assessorato alla Cultura e con il patrocinio della Provincia di Napoliveniva posizionata dal curatore la scultura in bronzoIl gallo di Giuseppe Antonello Leone.

La felice posizione dell’installazione, il significato che man mano veniva assumendo nell’immaginario dei visitatori, le emozioni, le memorie , i ricordi suscitati hanno fatto sì che l’artista in accordo con Philippe Daverio e Sabino Altobello decidesse di donare la scultura Il galloal comune di Napoli affinché restasse in quel luogo, nellafinestrellaad arco, incorniciata dal cielo di Napoli, con il meraviglioso sfondo del mare e del Vesuvio, “il gallo, figura emblematica della mitologia, entrato come simbolo nella sacralità, risveglio di coscienze, annunciatore del mattinosuscita evocazioni,la scultura il gallo di Giuseppe Antonello Leonenasce dalla rielaborazione e risignificazione di materiale destinato al rifiuto, che una volta capito, elaborato diventa modello per una scultura dove il bronzo ne esalta la forma. Quasi a significare che ogni piccolo frammento della nostra umanità può comunicareemozioni, se raccolto, amato, curato per la dignità del rispetto”.

Da questa donazione l’idea di un evento capace di conversare sul gallo, quindi un convegno sul gallo, il gallismo e tutte le sfaccettature del significato di gallo, presenti tra gli altri una allevatore di galli Giovanni Saint Just de Teulada e un filosofo Aldo Masullo, dissertazioni e conversazioni sul gallo, un gallo a Castel dell’Ovo, con un aperitivo a base di uova sode sulla terrazza del castello.

Un evento da non perdere, conversare di galli sulle terrazze del Castel dell’Ovo in un magico giorno di ottobre con tanti testimoni d’eccezionealla presenza di un gallo, pretesto di conversazione, che comescultura in bronzo si posizionaall’interno di una finestrella,si staglia contro il Vesuvio e il mare per ascoltare e partecipare di simboli antichi e moderni, per testimoniare sentimentidi risveglio e di gioia.

Da non perdere.

Maurizio Vitiello