Castel dell´Ovo. Giuseppe Antonello Leone.
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Il 5 ottobre 2007, alle ore 17, cerimonia di donazione della scultura il gallo di Giuseppe Antonello Leone al Comune di Napoli, presso il Castel dell’Ovo, collocazione scultura: finestrella adiacente sala delle terrazze, come da esposizione Giugno 2006, curata da Philippe Daverio.
Convegno sul gallo
presso sala delle Prigioni, Castel dell’Ovo
con Philippe Daverio, Jean Blanchaert, Aldo Masullo, Giovanni Saint Just de Teulada
Cerimonia di donazione
con la partecipazione del Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, dell’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nicola Oddati, del Presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello, dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Potenza Giuseppe Telesca.
Didascalia dell’opera in considerazione:
Il gallo, scultura in bronzo
realizzata da Giuseppe Antonello Leone
1975, fusione a terra presso fonderia di Michele Mercogliano
Giuseppe Antonello Leone in una nota, del 6.10.2007, precisa: “Il gallo, opera in bronzo, fusione a terra, nella fonderia di Michele Mercogliano, in vico Tronari ai Cristallini, nel 1975. Il modello del gallo l’ho realizzato con materiale povero, nel “gettato” della spazzatura di una società che “naviga” tra lo sfarzo, lo spreco e l’irresponsabilità, salvo l’impegno di tanti operai e intellettuali impegnati per dare forza a un progresso sociale in atto. Il mio “intravedere” si umanizza simbolicamente, nell’ “oggetto rifiuto”, innovandolo a nuovi spazi, a nuova luce; così Il Gallo, simbolo solare, perché col suo canto annunzia il levarsi del sole, quindi la potenza della “luce”. Il gallo, creatura familiare, nel vento dei sogni, consacrato agli dei solari e alle dee lunari, ci richiama Pitagora che nei suoi “versi d’oro”, raccomanda….: “nutrite il gallo e non immolatelo, perché è consacrato al sole e alla luna”. Tra le tante icone, il gallo è sulla cima del frassino, albero cosmico, simbolo dell’origine della vita; così il gallo vigila sulla cima del frassino, come sulla guglia di una cattedrale con spirito protettivo. Così, ringrazio con questa mia offerta alla città di Napoli per i tanti doni del sapere, auguro sempre nuova luce e vigilanza sapiente per lo sviluppo del sud.