“Der Stärkste Mann” , l’uomo più forte del mondo sta ad Atrani

Più informazioni su

    “Der Stärkste Mann” , l’uomo più forte del mondo, titola l’articolo di un giornale tedesco affisso sulla parete del suo garage-laboratorio. Troviamo Lello Criscuolo nel suo presepe a dieci metri dalla chiesa di San Salvatore de Birecto, chiusa come tutte le chiese di Atrani, appena passate le feste, che, nonostante siamo al 23 dicembre, non si possono visitare. E’ come una donna bellissima che non si fa guardare, peccato. Andiamo sul Carmine a vedere il presepe forse più interessante della zona, rappresenta atranesi veri, come ci ha raccontato l’amico Gino Amato nel suo splendido artico ( Atrani un paese dell’Ottocento con persone realmente esistite  ) ma non riusciamo ad apprezzarlo, nonostante dei ragazzi del posto, con grande gentilezza e disponibilità, ci abbiano accompagnato prima della (prevista) chiusura. La persona che lo allestisce, e custodisce, vive a Salerno e doveva prendere il bus. Torniamo giù ad Atrani un pò delusi, anche se Atrani è bellissima comunque. Ci salva la serata però Lello, che ci regala il suo sorriso ed un bicchiere di vino, ma anche storie straordinarie. Con la conoscenza di una persona fantastica la nostra giornata ad Atrani non è stata persa. Atrani merita di essere visitata per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche, ma gli uomini fanno il sangue pulsante ed il cuore delle città, conoscere Lello è conoscere un pezzo di bellezza di pura umanità. Intanto è inconfondibile. Trovi Lello per Atrani categoricamente in pantaloncini corti (anche sulla neve a Lago Laceno va in calzoncini corti con noi, ci racconta un amico) e ti affascina con i suoi racconti, spontanei e genuini,  dai quali trasmette un entusiasmo che coinvolge e regala un momento di serenità. «Oggi i giovani non sono più quelli della volta, vanno in palestra ma non ce la fanno più – dice Lello -,  mio record è stato spostare un piano di lavoro, da tre quintali e mezzo per 130 scalini senza fermarmi mai» racconta con soddisfazione. Ma la schiena di quest’uomo, dal fisico asciutto e nerboruto, si è fatta carico anche di un banco frigo da 210 kg portato dalla frazione di Minuto a quella di Pontone. «La mia palestra è stata la fame – spiega Lello – A 11 anni già sollevavo un quintale». E nel suo palmares non mancano i “trasporti speciali”: non sostanze esplosive né pilastri per erigere ponti, ma una bara con tanto di cadavere traslata sino a Pogerola. Tutti lo conoscono e apprezzano per la sua carica di umanità, anche l’assessore al turismo Marco Gargano, che ne ha usufruito personalmente in un momento di difficoltà. “E’ una persona unica e particolare. Mi ha portato proprio qualche mese fa dopo l’operazione di appendicite – ci racconta l’assessore Marco Gargano -, è un uomo da una forza straordinaria, e di grande umanità”. Mentre parliamo con vari amici, Lello, sempre con i suoi calzoncini, va in piazza a spostare vasi enormi. Sessantacinque anni e non sentirli, verrebbe da dire. Ma non solo questo, Lello Criscuolo è l’artefice della calata della stella di Atrani, si adopera da trenta anni con il cavo d’acciaio e con l’organizzazione per l’evento della notte di Natale che si ripete da più di un secolo, prima, quindi, di Amalfi. Inoltre Lello è anche un artista straordinario, fa i tavoli, statue e altro, un ingegno infinito, e non si stanca di raccontarci le sue storie.Peccato per il presepe, non si capisce perché tutto il lavoro di accoglienza dei visitatori debba ricadere unicamente sulle spalle di una sola persona, Raffaele Parisi, così si chiama, e non anche su altri giovani volenterosi o sugli associati alla Pro Loco che ricordiamo attivissima qualche anno fa. Ma l’incontro con Lello, e gli amici, l’ospitalità di Atrani e degli atranesi, ci ha ricompensato abbondantemente della serata. Imperdibile il sistema di luci più bello della Costiera di quello che è considerato, giustamente, un borgo presepe. Luci sistemate da alcuni elettricisti del posto (Gino Mansi e Gerardo Angelisi, della ditta Irtel, e Antonio Angelisi, dipendente comunale, che se ne occupano da circa otto anni). I tre, hanno sapientemente posizionato 60 fari e 8000 luci sfruttando quello che hanno, gli angoli di uno dei paesi più belli del mondo. Questa notte poi ci sarà la famosa “nuttata”, gli zampognari gireranno per il paese, casa per casa, alle tre di notte fino alla zeppolata in piazza all’alba. Da non perdere infine, la sensazione che si prova percorrendo il dedalo di vicoli, unici al mondo e che tanto ammaliarono Escher.
    Michele Cinque

     

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »