AMALFI, VICENDA POGEROLA. RICHIESTA DI CONVOCAZIONE ALLA CUNDARI

29 aprile 2008 | 00:00
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AMALFI, VICENDA POGEROLA. RICHIESTA DI CONVOCAZIONE ALLA CUNDARI
AMALFI, VICENDA POGEROLA. RICHIESTA DI CONVOCAZIONE ALLA CUNDARI
AMALFI, VICENDA POGEROLA. RICHIESTA DI CONVOCAZIONE ALLA CUNDARI


Amalfi in subbuglio per l’avvio del procedimento per l’abbattimento delle case popolari di Pogerola e  i Comunisti Italiani, che hanno dato una scossa alla vicenda con un’interrogazione prima parlamentare poi regionale, chiedono l’intervento della Cundari.  Infatti, il comune, ha avviato da qualche giorno il procedimento per l´abbattimento di quel manufatto in cui ben 67 famiglie avevano investito gran parte dei propri risparmi.Il procedimento di abbattimento del manufatto, ancora allo stato grezzo, è stato disposto dal responsabile dell´ufficio edilizia del Comune, architetto Maria Cafuoco, e notificato in esecuzione di una diffida del settore antiabusivismo della Regione Campania pervenuta al protocollo del Comune agli inizi di aprile. La comunicazione relativa all´apertura della procedura di abbattimento della struttura mai completata, che all´ufficio tecnico sostengono si tratti di un atto dovuto, è stata recapitata a inizio settimana al presidente della cooperativa Nuova Amalfi, Buonaventura Proto, e rischia di segnare un amaro epilogo per l´unica delle cinque cooperative finita sotto inchiesta nel 1990. Ieri pomeriggio è stata  convocata urgentemente la commissione per la 167, mentre le opposizioni annunciano la convocazione di un consiglio comunale e Andrea Amendola, all’epoca coinvolto nella vicenda, annuncia un suo memoriale e attacca tutti sulla gestione della vicenda. L’accellerazione alla vicenda della 167 di Pogerola c’è stata, dopo l’appello di Italia Nostra, grazie ad interrogazioni parlamentari e regionali dei Comunisti Italiani che chiedono di incontrare la Cundari.


“L’annosa vicenda delle case di Pogerola, abusivamente fatte costruire dal Comune di Amalfi, ha assunto, in queste ore, una svolta improvvisa che si sostanzierebbe nell’invio di avviso di ripristino dello stato dei luoghi, ovvero di abbattimentodel manufatto di proprietà – dice Vincenzo Gagliano, segretario regionale dei Comuni Italiani -. Non pensiamo che questa sia la soluzione più utile o la più praticabile, innanzitutto il Comune di Amalfi ma anche la Regione Campania quali principali attori del degrado ambientalistico di un sito di grande pregio paesaggistico ma, sopratutto, che pone tante famiglie un uno stato di grave precarietà fisica. Il PdCI non vuole che incolpevoli cittadini rischino, come è successo a Conca dei Marini o a Pozzano ( Castellamamre di Stabia) la propria vita . Su tale vicenda abbiamo avuto vari incontri inRegione Campaniapresso l’Assessorato all’Urbanistica retto dalla Signora Cundari Gabriella: l’ultima riunione è del Dicembre dello scoso anno e si addivenne ad una intesa di massima che, poi, andava confrontata con gli altri soggetti istituzionalmente portatori di interessi specifici. Quella riunione si concluse con l’impegno che entro il mese di Gennaio del corrente anno, la Cundari ci avrebbe convocato per una riunione conclusiva dato l’urgenza della messa in sicurezza di una zona che ha il massimo livello di rischio frana e di rischio idrogeologico.Da allora, malgrado le nostre pressioni l’Assessore Cundari pare essersi volatizzata con tutto il suo pur pregevole staff di tecnici regionali. Oggi, siamo ancora qui a chiedere all’assessore regionale all’Urbanistica di mantenere fede agli impegni assunti.” Ma quali sono le vostre posizioni? “Le posizioni del nostro partito che possono essere così di seguio riassunte:


1-immediato abbattimento degli scheletri della Coop. “Nuova Amalfi”;


2-su quel sito, con urgenza, porre in essere tutti quegli interventi per mettere in sicurezza la restante parte del vallone sul quale si trovano le altre cooperative già da tempo abitate;


3-far valutare, con estrema urgenza, se la Cooperativa “Orizzonti” può restare li dov’è e, questo, per la tutela della incolumità dei propri abitanti e soci;


4-in caso che tale sicurezza non dovesse essere convalidata da perizie tecniche bisogna valutare la possibilità di spostare gli abitanti della Cooperativa “ Orizzonti” nel costruito e deserto ( …se pure più volte inaugurato…) ospedale.


E’ vero che in molti casi una casa in cooperativa è il frutto, almeno per famiglie operaie, di enormi sacrifici ma è pur vero che proprio in questo campo le “cooperative” di Vico Equense e di Piano di Sorrento hanno costituito eclatanti esempi di malcostume politico ed amministrativo. A tale malcostume anche la vicenda di Pogerola di Amalfi non pare immune.


Infine, nel rinnovare la richiesta di incontro alla fin qui assente e latitante assessore Regionale GabrilellaCundari, ci pare che l’unico dato positivo sia che il Comune di Amalfi, finalmente e per la prima volta, esce allo scoperto ed assume il problema delle case di Pogerola – ripetiamo abusi da esso stesso consumati e realizzati – come problema che riguarda la propria amministrazione. Vale a dire che , una volta spediti gli avvisi di ripristino dello stato dei luoghi, il problema, nella sua drammaticità, resta tutto in capo all’amministrazione municipale: a tale responsabilità Sindaco, Funzionareied amministratorinon potranno più sottrarsi.”



Preg.mo Assessore all’Urbanistica


Della Regione Campania


Gabriella CUNDARI


Centro Direzionale, Isola A6


801443 – NAPOLI




Oggetto: PEEP di Pogerola di Amalfi. Aggiornamento sul degrado urbanistico/geoambientale. Sollecito per interventi urgenti di risanamento dell’area. Richiesta di convocazione in merito.




Preg. Assessore,


riportandoci alla nostra Racc.AR n° 7090 del 30.08 07 ( e seguenti…), riguardante la vicenda qui in epigrafe;


richiamandoci al nostro ultimo incontro tenutosi alla fine dello scorso anno, presso l’ufficio del suoassessorato;


rammentando che, a conclusione di quella articolata discussione, ci fu assicurato che entro e non oltre la fine di gennaio 2008, saremmo stati di nuovo convocati presso il suo ufficio, al fine di definire ogni fattiva decisione per la soluzione della predetta annosa vicenda;


lamentando, lascrivente segreteria del Partito dei Comunisti Italiani, per quanto sopra esplicitato, che – fino ad oggi – non è pervenuto alcun cenno in meritoaquella definitiva, concordata convocazione;


sottolineando, ancora una volta, l’estrema urgenza e gravità in cui tutt’ora versa l’inquietante caso di Pogerola di Amalfi, con la presente


C H I E D I A M O


alla S.V. di voler urgentemente comunicare, a codesta scrivente Segreteria Regionale del Partito dei Comunisti Italiani, data e luogo per il qui sollecitato incontro, avvertendo, altresì, che qualora la presente istanza dovesse risultare inascoltata, questo partito si vedrà costretto – senza indugio alcuno – a rivolgersi alle competente Autorità giudiziaria, al fine di ottenere ogni e più ampia chiarezza su di una accertata, criminosa vicenda consumata su di un’area già geologicamente sensibile ed esizialmente aggravata da scellerati interventi edilizi che, come più volte ribadito, potrebbero repentinamente evolvere in una colposa e, da tempo, annunciata catastrofe.


Confidando, ancora una volta, nella sua attenzione e responsabilità restiamo in attesa di un sollecito riscontro porgendo distinti saluti.



Per il Comitato Pro-Pogerolaper il P.d.C.I.


Franco MitrioneilSegretario Regionale


Vincenzo Gagliano



Napoli, li 3.Marzo 2008