POSITANO, RACCOLTA DIFFERENZIATA. QUALCHE CONSIDERAZIONE

25 aprile 2008 | 00:00
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POSITANO, RACCOLTA DIFFERENZIATA. QUALCHE CONSIDERAZIONE


RACCOLTA DIFFERENZIATA

Qualche considerazione

A quasi due settimane dal varo, in questo Comune, della raccolta differenziata dei rifiuti ecco qualche considerazione scaturita e dall’attenta applicazione delle regole e dall’osservazione dei risultati, per il momento raggiunti.

Per quanto riguarda le regole inerenti alla diversificazione dei rifiuti, ritengo utile esporre i problemi nei quali sono incappato. Comincio dallo smaltimento delle bottiglie di vetro contenenti l’olio di oliva. Avrete notato che esse sono composte di altri due materiali, insieme al vetro, per non parlare dell’etichetta: metallo (tappo a vite, bloccato per sigillarlo con un collarino che in genere rimane sulla bottiglia conferita come “vetro”); plastica (il beccuccio dosatore inserito nel collo della bottiglia. Un attento smaltimento richiede quindi una serie di operazioni, che se non fatte attentamente, dovendo usare oggetti a punta o taglienti, potrebbero comportare anche delle ferite. Parlo della rimozione di questi materiali dalla bottiglia.

Altro problema quello delle bottiglie di vino dove occorre rimuovere la capsula dall’intera bottiglia, capsula che, a quanto mi sembra è costituita, nella maggioranza dei casi, da una banda di piombo, che come si sa è altamente tossico e quindi conferita nei rifiuti speciali.

Cicche di sigaretta: è notorio che il filtro, presente nella quasi totalità, non è biodegradabile quindi andrebbe “conferito” (che brutta e burocratica espressionen.d.r.) nei rifiuti indifferenziati. Meglio quindi per un maggiore rispetto dell’ambiente, volendo fumare, prepararsi da soli le sigarette, dato che tra i filtri, quello che risulta più efficace è proprio il tabacco della cicca.

Per quanto riguarda i rifiuti “organici”, i sacchetti biodegradabili, per loro natura sono estremamente fragili e costosi per l’Amministrazione Comunale, questo è un problema che spesso si risolve utilizzandone due, ma la considerazione che mi viene spontanea è: <cosa accadrà d’estate, durante le notti assegnate alla rimozione di questo tipo di rifiuti nella raccolta “porta a porta”?>.

Nel periodo estivo i movimento turistico è molto intenso dalle ventidue a circa le tre del mattino e l’impatto estetico, in primis, di sacchetti deposti davanti agli usci delle case, ci richiama alla memoria il problema che decise la sistemazione dei cassonetti di raccolta, proprio per evitare che detti sacchetti fossero preda di animali randagi e, perché no di vandali durante l’intervallo della loro rimozione. UN problema, quindi che spero venga preso in considerazione dagli Organi competenti.

Da informazioni raccolte nel settore della N.U., pare che sia prossima la consegna, a chi possiede giardini, dei contenitori specifici e del kit di enzimi per ricavare il “compost” dai rifiuti organici. Questa è un’ ottima e lungimirante idea. Molti forse non sanno cosa è il “compost” per cui ritengo necessaria una spiegazione, mutuata da http://it.wikipedia.org/wiki/Compost , sito che vi invito a visitare in modo da avere una maggiore informazione in merito.

Il compost, detto anche terricciato o composta, è il risultato della decomposizione e dell’umificazione di un misto di materie organiche (come ad esempio residui di potatura, scarti di cucina, letame, liquame o i rifiuti del giardinaggio come foglie ed erba sfalciata) da parte di macro e microrganismi in condizioni particolari: in particolare presenza di ossigeno ed equilibrio tra gli elementi chimici della materia coinvolta nella trasformazione. Il processo, detto compostaggio, è controllato ed accelerato dall’uomo.

Tra i macrorganismi si annoverano insetti, lombrichi e funghi. Il compost può essere utilizzato come fertilizzante su prati o prima dell’aratura. Il suo utilizzo, con l’apporto di sostanza organica migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi (azoto). Come attivatore biologico aumenta inoltre la biodiversità della microflora nel suolo.

Questo sistema, oltre a consentire uno smaltimento ecologico e naturale dei rifiuti organici determina anche un’importante contributo all’economia del nostro Comune.

Considerate infatti che se, ipoteticamente, i possessori di materiale atto al compostaggio fossero il 10% , si avrebbe un risparmio considerevole nella raccolta.

Il compost così ottenuto potrebbe essere a sua volta utilizzato per la fertilizzazione dei giardini e l’eventuale surplus consegnato ai vivai oppure ceduto a chi, non possedendo giardino, ma appassionato di piante, avrebbe a disposizione un substrato estremamente fertile e cosa importante da sottolineare, leggero dato che il peso dei vasi sui terrazzi o balconi diminuirebbe considerevolmente.

Nicola Prisco

Nella foto (di un turista) un bidone pieno questa mattina alla Spiaggia Grande, in questi giorni in mattinata si sono trovate buste per strada per vari motivi. Occorre un appello alla cittadinanza e all’amministrazione affinchè si risolvano al più presto tutti i problemi tecnici sollevati