La Città della Musica, sta diventando la città dei blog. In nessun paese della Costiera Amalfitana c’è una fioritura di blog come a Ravello. Un fenomeno incomprensibile per un paese che conta poco più di 2500 abitanti dove, parafrasando Goethe, invece dei limoni fioriscono i blog. Il blog più famoso (parliamo di blog non di siti), il primo, forse è quello dei fratelli Gallucci http://www.bitebyte.org/ ma il vero fenomeno collettivo che ha fatto scatenare i blog a livello locale è stato http://ilvescovado.blogspot.com/ di Emiliano Amato, consigliere comunale di maggioranza che è stato il primo a parlare di informazione locale di tipo giornalistico con continuità, dal fatto di cronaca, alla partita della squadra locale, al compleanno del personaggio locale. I problemi sono nati quando, come tutti quelli che gestiscono i blog, i commenti anonimi cominciano a sforare. Commenti sul limite dell’offensivo e il Vescovado (dalla piazza simbolo di Ravello) ha deciso di non pubblicare più i commenti anonimi. A questo punto chi ha scatenato la piazza mediatica di Ravello è stato Frank Zappia con il suo blog http://24febbraio.blogspot.com/ dove si sono scatenati gli utenti con commenti di tutti i tipi, non filtrati e, quindi, spesso senza alcun limite. Ma il limite a Ravello non si era ancora superato, perchè ad un blog che aveva deciso di pubblicare tutti i commenti anonimi, con gli inevitabili rischi che ciò comporta, nasce un blog anonimo che pubblica i commenti anonimi http://indirettadalpoggio.blogspot.com/. Ma non ci sono solo i blog di questo tipo, se si vuole andare invece a parlare di moda interessante è http://www.iole-in-fashion.blogspot.com/ Ma Ravello mediatica primeggia nella rete anche in altro, come nel primo nato in rete e aggiornato costantemente in ambito ecclesiastico in Campania http://www.chiesaravello.it/ gestito direttamente dal parroco don Giuseppe Imperato, con mail domenicali ai fedeli, e il sito culturale forse più interessante della Costiera Amalfitana http://www.ravelloculturale.blogspot.com/ gestito dal professor Luigi Buonocore. E i siti istituzionali? Ottimo quello dell’Azienda di Soggiorno e Turismo www.ravellotime.it che non solo è aggiornato con gli eventi, ma ha aggiunto le news (pur non essendo prettamente il suo compito è l’unico che ha informato della viabilità a Ravello in questi mesi di via crucis con la Statale interrotta) e, utilissimo, dei link aggiornati sui trasporti pubblici, evidenti in alto a destra, per il resto c’è molto da lavore. Il sito istituzionale del Comune di Ravello http://www.comune.ravello.sa.it/, pur avendo cambiato veste grafica, non riporta una notizia che sia una e quel che è più grave non ha dato alcuna informazione ufficiale sulla riapertura o meno in questi giorni della Statale (non può un blog supplire a questo tipo di informazioni), molto più grave è www.viacon.it , il sistema, costato centinaia di migliaia di euro, dovrebbe informare sulla viabilità di Ravello in tempo reale, addirittura con gli sms. Invece in questi mesi, dati alla mano (il web non può mentire, dice Grillo) solo nella sezione Ravellonews (l’unico comune della Costiera Amalfitana ad avere una sua sezione sulla prima testata giornalistica online dell’area) di Positanonews si avevano continui aggiornamenti a costo zero per gli enti pubblici. Continuando il nostro viaggio nella rete ravellese, che non può dirsi esaustivo (aspettiamo segnalazioni ed integreremo) c’è un sito (poco aggiornato) dell’opposizione http://www.insiemeperravello.org/ abbiamo www.ravellofestival.com, che è il sito ufficiale del Ravello Festival, che viene aggiornato durante il periodo del festival, www.ravelloarts.org per il Ravello Concert Society www.concorsoliricoravello.com del concorso lirico di Patrizia Porzio http://www.univeur.org per il Centro Universitario Europeo e http://www.ravellolab.org/it/home.php per il Ravellolab. Altri siti di carattere religioso da visitare sono http://www.ravellofrancescana.it/ e http://www.sancosma.blogspot.com/. Se poi vogliamo rifarci agli antesignani dei siti turistici di informazione il primo è www.amalfionline.info di Riccardo Calce e Salvatore Pagano. Ci si chiede, come mai Ravello è così internauta? Intanto bisogna dire che internet è il mezzo evoluto della comunicazione e una Città che ha un turismo evoluto come Ravello non ne può fare a meno, mentre per quanto riguarda i blog è probabile che nel codice genetico dei ravellesi c’è una certa indole allo scontro o alla ribellione, che rimane quasi una caratteristica ormai consolidata ed accettata della vita politica, forse derivante dalla stessa etimologia del nome di Ravello (“nomen omen”) poi, a detta di alcuni, c’è un aneddoto antesignano dei blog che avrebbe riguardato un parroco ed un sindaco negli anni Sessanta, un pò come don Camillo e don Peppone. Pare che vi fossero degli screzi fra i due ed un funzionario, buontempone, passasse le lettere di uno all’altro, mettendo, per gioco, zizzania fra i due. Sarà una leggenda metropolitana?