Amalfi. E’ giunta via mare, come accadde ottocento anni fa, solcando le onde per tutta la notte a bordo della nave Palinuro della Marina Militare al termine di un pellegrinaggio tra Roma e Gaeta. La reliquia dell’Apostolo Andrea, “compagno di mare” di tutti i naviganti ai quali si invoca di “calmare il vento del male e spegnere i fuochi di guerra”, è rientrata ad Amalfi accolta da una folle festante e dal rullo dei tamburi degli sbandieratori di Cava. “Abbiamo vissuto la stessa emozione di 800 anni fa quando centinaia di persone si riversarono sulle rive per accogliere il santo”, ha detto l’arcivescovo di Amalfi – Cava Orazio Sorcelli, che sul molo ha atteso l’arrivo della reliquia dopo il trasbordo su una motovedetta della guardia costiera. E, ad accompagnare la parte occipitale del capo dell’apostolo custodita in una teca di oro e argento c’era il cardinale Walter Kasper, Legato Pontificio inviato ad Amalfi da Papa Benedetto XIV. Mentre a terra, l’intero capitolo amalfitano e i Vescovi della Conferenza Episcopale Campana. Con loro anche le delegazioni delle Chiese Ortodosse di Costantinopoli e Mosca. E poi, tutti i sindaci della diocesi (con il primo cittadino di Amalfi, Antonio De Luca, anche il sindaco di Cava Luigi Gravagnuolo) oltre ai deputati Edmondo Cirielli e Guido Milanese, l’ex sottosegretario ai trasporti Andrea Annunziata, i consiglieri regionali, Gennaro Mucciolo e Salvatore Gagliano e il vice presidente della provincia Gianni Juliano. “Oggi l’orologio del tempo e della storia appare fermo – ha detto il sindaco Antonio De Luca – Ancora oggi Costantinopoli e l’Oriente con i secoli di gloria, i sacrifici e il sangue, non ci sono mai stati lontani, tanto da considerare la traslazione non una semplice rievocazione ma una nemesi storica per in contesto in cui avvenne. Nella storia di Amalfi ci sono diversi momenti di gloria mai però della stessa portata di questo per condivisione e partecipazione”. A fare da cornice all’evento, in piazza Flavio Gioia, tutti i gonfaloni delle municipalità che hanno partecipato alla cerimonia di accoglienza delle reliquie terminata con la lettura di una supplica alla pace la da parte dell’ammiraglio Andrea Campregher, Capo di Stato Maggiore della Squadra Navale della Marina. Sul palco anche un momento di solidarietà con la consegna della targa ricordo a Niky Francisco piccolo ambasciatore Unicef di 9 anni che, a causa di una particolare forma di asma, trae beneficio dal vivere sul mare. In questi giorni è a Salerno con i suoi genitori ed a coccolarlo ci stanno pensando i militari della sezione navale della guardia di finanza che ieri lo hanno accompagnato ad Amalfi. “Oggi tutti raccogliamo la sfida di Andrea” ha detto l’arcivescovo di Amalfi che rivolgendosi poi ai militari ha aggiunto: “Siate orgogliosi di aver trasportato in questo giorno la sua reliquia su un mare, il Mediterraneo che è crocevia dell’ecumenismo, della cultura e della fede”. Il riferimento è alla pacificazione con la chiesa ortodossa presente ieri ad Amalfi con una propria delegazione dopo l’incontro interreligioso di ottobre. La cerimonia, al termine del corteo verso la cattedrale, è proseguita con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Walter Kasper. “Sono commosso per questa celebrazione che mette insieme cultura e fede – ha detto l’alto prelato – I tempi sono diversi ma la fede e la stessa per questo bisogna avere speranza per il futuro”. (Mario Amodio, Il Mattino)