Poi, la sera arriva. Sempre e comunque.
E a guardare la città dall’alto, in compagnia di una sigaretta, ieri sera sembrava impossibile che si stese concludendo una delle giornate più concitate della storia recente del nostro Canavese.
Una giornata iniziata leggendo sui giornali del dramma che si era consumato il giorno prima sulle acque della Dora, con il recupero di un cadavere che per ore aveva tenuto la città con il fiato sospeso.
La Dora: si appresta a essere protagonista di un evento di portata internazionale, i Mondiali di Canoa che prenderanno il via fra qualche giorno, ma che intanto preoccupa tutti, gonfiando le sue acque con impeto, riportano alla memoria i giorni dell’alluvione di pochi anni fa. E mentre la gente si affolla sui ponti, rapita dallo spettacolo, maestoso e terrificante, della potenza delle acque, la stessa acqua, lentamente, da qualche altra parte supera i livelli di guardia, tracima dagli argini. Ed è emergenza.
Ma non sono state solo le divise della Protezione civile e i lampeggianti dei loro mezzi a invadere le strade. Fin dal primo mattino le ”Gazzelle” dei Carabinieri erano parcheggiate davanti agli uffici dell’Asa di Castellamonte. Un blitz in piena regola, di quelli che siamo abituati a vedere nelle scene dei telegiornali, ma che per una volta si è svolto nella nostra terra. Carabinieri e manette, conferenza stampa e mandati di arresto. Una brutta vicenda, legata allo smaltimento dei rifiuti, perché qualche volta anche la geografia si ribella alle regole e ieri mattina Napoli era in Canavese.
La Procura ha messo il naso in quella che fino a ieri era l’azienda modello, che si occupava di rifiuti e di riscaldamento, ma anche di solidarietà e di beneficenza. Sono finiti in manette quei personaggi che eravamo abituati a fotografare nelle scuole, alle inaugurazioni e alle feste. Le indagini sono state come un bastone conficcato in un formicaio… scavi un po’, sembra non succeda nulla, poi esce di tutto.
Passano poche auto, nelle strade, passa anche un furgone col rimorchio pieno di canoe. Atleti che oggi non si sono allenati e che si chiedono se fra una settimana potranno gareggiare. Anche la pioggia, almeno per un po’, ha smesso di cadere, mentre si conclude questa giornata di comunicati e telefonate, di flash e di redazioni impazzite, di voci e smentite, di verità scomode e previsioni preoccupanti.
E nel tempo di una sigaretta, prendono forma i pensieri. La spegni ed è ora di mettersi alla tastiera, per raccontare una giornata che sta finendo, della quale avremmo volentieri fatto a meno. (da Metropolis)
Michele De Lucia