Rimboccarsi le maniche, mettere via le divisioni, i malumori e le strumentalizzazioni»: con queste parole il neo sottosegretario Guido Bertolaso ha avviato l’operazione anti-rifiuti del governo Berlusconi, a un giorno dalla nomina, il capo della Protezione Civile ha incontrato oggi il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino, il presidente della Provincia Dino Di Palma e il presidente della Regione Antonio Bassolino.
Durante la riunione i rappresentanti del territorio campano hanno confermato la volontà di collaborare all’applicazione dal decreto legge contro l’emergenza rifiuti, approvato durante il Consiglio dei Ministri del 21 maggio.
La pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale è prevista tra stasera e domani, quindi a breve saranno noti i siti che verranno adibiti alle discariche: per ora Bertolaso ha specificato che il provvedimento contiene tutti i luoghi possibili, ma «non è detto che tutti i siti indicati verranno aperti»; infatti, verranno valutate le singole situazioni e sulla scelta finale interverrà anche l’Arpac, Agenzia nazionale per l’ambiente, per garantire il rispetto della normativa comunitaria sulle discariche. Inoltre Bertolaso ha aggiunto che i siti saranno in tutte le province, in modo da consentire «una riserva di metri quadrati tale da arrivare al funzionamento dei termovalorizzatori e al raggiungimento della differenziata».
Bertolaso fornisce comunque qualche anticipazione sulle località scelte per la costruzione delle discariche: Serre è esclusa perché «ha già dato», Chiaiano, presente nell’ordinanza del 30 aprile, è in attesa del responso della caratterizzazione del sito dall’Arpac. Le due discariche che verranno realizzate entro giugno, «quelle del vecchio piano Bertolaso», saranno invece a Savignano Irpino, in provincia di Avellino, e a Sant’Arcangelo Trimonte, in provincia di Benevento.
Per quanto riguarda i termovalorizzatori, il neo sottosegretario ha dichiarato che i lavori per l’impianto di Acerra verranno ripresi lunedì prossimo; dopo toccherà al termovalorizzatore di Salerno. Nel frattempo, il sindaco Rosa Russo Jervolino dovrà indicare entro 30 giorni il sito in cui verrà costruito l’impianto a Napoli; tuttavia ha ancora precisato Bertolaso, »il termine non sarà perentorio: se ci sarà risposta in 45 giorni, non sarà un problema. Nessun Comune sarà commissariato per un po’ di
ritardo. Quello che conta è che su questo punto vi sia condivisione».
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fonte.corrieredellasera.it
Michele De Lucia