Caiazzo (CE). Successo della mostra
Le Carte dell´Arte
Antonio Auriemma – Renato Barisani – Gianni De Tora – Carmine Di Ruggiero – Giovanni Ferrenti – Enea Mancino
Info 1:
Ecco brevi schede sugli artisti:
ANTONIO AURIEMMA
Nato a S. Anastasia, paese alle falde del Vesuvio. Da giovinetto, frequenta i corsi di paesaggio e nudo della Accademia di Belle Arti di Napoli; ritenendo più opportuno sviluppare autonomamente le proprie ricerche, comincia presto a fare studi sul paesaggio vesuviano attratto principalmente dal colore e dalla qualità visiva dei materiali eruttivi del Vesuvio.
Suggestionato dalle caratteristiche geologiche ed antropologiche dell’ambiente in cui opera, sviluppa, in un secondo momento, la propria ricerca usando materiali ed oggetti che cadono sotto la sua attenzione ed il suo interesse: sabbie e lapilli vesuviani, tompagni di botte segnati dal colore del verderame, corde imbevute di catrame etc.
Ha esposto in mostre personalia Napoli, Roma, Bari, Milano, Cagliari, Palermo, Macerata, Genova, Angri, e in collettive a Ravello, Como, Torino, Firenze, Messina, Novara, Amalfi, Ischia, Bari, Caserta, Marsiglia, Aix-En Provence.
Hanno recensito le sue mostre: V.Corbi, G.Grassi, M.Persico, C.Ruju, A. De Simone, M.Marini, P. Ricci, G.Della Martora, S.Di Bartolomeo, B.Lucrezi, P.Girace, M.Roccasalva, G.Bilotta, A.Schettini, M, Vitiello, C.Zawabzhi.
Sue operein Collezioni pubbliche e Collezioni private in italia e all’estero.
RENATO BARISANI
Renato Barisani nasce a Napoli nel 1918. Terminati nel 1938 gli studi di scultura a Napoli, vince una borsa di studio che gli consente di frequentare i corsi di perfezionamento presso l‘ Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (I. S. A. I.), di Monza, tenuti da da Semenghini, Pagano e Marino Marini. Nel 1945 vince il primo premio di scultura alla I Mostra dei Liberi Artisti Campani.Forma con Renato De Eusco, Guido Tatafiore e Antonio Venditti, il Gruppo napoletano di Arte Concreta. Partecipa alla mostra di Arte Astratta e Concreta in Italia, realizzata dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma nel 1951. Nel 1952 ottiene il Premio per Giovani Scultori indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Partecipa, nel 1953, alla mostra di Arte Astratta Italiana e Francese alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, con due sculture in ferro. Partecipa alla XXXI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia del 1962. Dal 1960 al 1963 aderisce alla Nuova Scuola Europea di Losanna, ed in questa città ottiene, il II Premio Svizzero di Pittura Astratta. Dal 1975 al 1980 partecipa al gruppo napoletano “Geometria e Ricerca”. Ha insegnato a Napoli materie artistiche negli Istituti d’Arte e nei Licei Artistici e, dal 1978 al 1984, design presso l’Accademia di Belle Arti Vive e lavora a Napoli.
GIANNI DE TORA
Caserta 1941 –Napoli 2007.
Formatosi negli anni ’60, è tra i fondatori del gruppo di Geometria e Ricerca, dopo alcune esperienze a Parigi e a Londra. Nel 1973 con la Galleria Fiamma Vigo espone in mostre personali e nelle fiere d’arte di Roma, Bologna, Düsseldorf e Basilea. Nel 1975 indaga le strutture riflesse che espone alla X Quadriennale d‘Arte di Roma. Dal 1978 all’81 studia le relazioni tra opera e ambiente. Espone in gruppo al Museo del Sannio, alla Kunsthalle di Vienna, alla XVI Biennale del Brasile, alla Biennale di Milano, alla Biennale Internazionale Valparadiso (Cile), al Mussè DE Maubege (Francia), all’Art Museum of Rauma (Finlandia).
Alle numerose partecipazioni a mostre collettive si alternano altrettante importanti personali in Italia e all’estero; tra le più recenti sono da segnalare quelle presso gli antichi Arsenali di Amalfi (1984), a cura di Pierre Restany; la mostra personale alle Logge del Vasari, Arezzo (1985); presso The Italian Cultural Centre, Vancouver (1987); al Musèe Municipal, Francia (1991); al Museo civico di Gallarate, (1993); al Centro Polivalente Dehon, Bologna (1994); presso la Galerie Lauter, Manneim, Germania (1994).
CARMINE DI RUGGIERO
Carmine Di Ruggiero nasce a Napoli nel 1934. Già direttore dell’Accademia di Belle Arti dì Catanzaro e Docente dellacattedra di Pittura.Dal 1998 è stato direttore presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Espone dal 1952. Aderisce per disposizione naturaleall’informale interessandosi alla pittura americana: Pollock, Guston, etc. Nel 1963 vince ex-aequo il Premio Michettie gli viene attribuito il Premio Internazionale per la Pittura alla V Biennale dei paesi de Mediterraneo di Alessandria di Egitto. Aderisce, quindi intensamente ai modi dell’informale fino al1964, anno in cui è invitato con un gruppo di opere alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, dove ancora una volta la pittura americana di Rauschenberg, Dine, ma soprattutto, Stella, Noland ad impressionarlo ed ad indicare la nuova svolta nella sua pittura. Le superfici bianche, attraversate da dai segni cromatici, lo accompagneranno fino al 1967/68. Premiato nel ’53 e nel ‘56 Incontri per la Gioventù Premio Cesenatico 1956, Premio M. P. I. Roma nel ‘59 e nel ‘63 Premio Spoleto nel ’59 e nel ’61, Premio Alatri nel ’59, Francavilla al Mare nel 60 e ne ’66 Premio Campignanel ’74 e Premio Sambatello nel ’78, Premio Vita d’Artistaa Reggio Calabria e premio Capasso ’98 a Sorrento. Premio Sulmona 2004. Arte e Scienza, Università di Napoli Federico II, Facoltà d’Ingrgneria, Aversa. Vive e lavora a Napoli.
GIOVANNI FERRENTI
Giovanni Ferrenti, scultore. Opera nell’area delle ricerche astratte tra i più significativi scultori napoletani. Sìforma negli anni ’50 nel clima figurativo di Greco, Manzù e Marini. Questi toni bilanciatii tra realismo ed espressionismo, durano fino agli inizi degli anni ’60. Nel 1985 il Comune di Napoli patrocina una grande mostra delle opere di Ferrenti dell’ulltìmo periodo che egli definisce “Degli Spazi Possibili”. Quindici grandii opere sono sistemate nella Cappella Santa Barbara al Maschio Angioino, Nello stesso anno vince il Premio Nazionale di Scultura Città di S. Giorgio Nel 1988 espone a Palazzo Reale di Napoli nella grande rassegna “Napoliscultura”; nel 1989 è insignito del titolo di “Benemerito dell’Arte della Scuola e della Cultura” con medaglia d’oro dal Presidente della Repubblica; vìnce il premio Mondadori nel 1990. Nel ’95 vìnce il premio nazionale della Provincia di Pisa per le Arti Figurative. Il ’98 segna un importante momento dì svolta nella sua opera. E’ l’anno del ” grande spazio”; ìa costa aita dì Amaìfì. Egli scopre questo straordinario monumento della natura e assume il percorso a luogo in cui la natura s’incontra con l’opera “Nel giardino dei tempo, Sara accompagna un uccello”, opera in acciaio – alta m.5,50; nello stesso anno vince il Premio Italia per le Arti Visive. Agli inizi del 2000 esegue per il Comune di Agerola: “Le sfere concentriche” – m, 5,80 – che, posta su di una sporgenza del Parco Corona, domina il golfo di Salerno. Nel maggio dello stesso anno il Centro Studi”La Fayette organizza con il patrociniodell’Ente Ville Vesuviane,la grande mostra delle sculture di Ferrenti“ FERROSTRUTTURE” nell’Esedra di Villa Campolieto. ad Ercolano.
ENEA MANCINO
Enea Mancino insegna Disegno industriale, presso il G. Bruno, dal 1969 al 1975, a Pozzuoli. Trasferitosi al L. de’ Medici, di Napoli, coordina ed insegna Storia dell’arte e percezione visiva nei corsi di grafica pubblicitaria. Si evidenziano le seguenti mostre: Arteder ’82, Bilbao. 1982, V. Corbi, “Immagini Campania ‘82”, Museo Irpino, Avellino. 1983, “Plexus”, a cura di L. P. Finizio, Maschio Angioino, Napoli. 1985, FIAC, Grand Palais, Parigi. Art Cologne, Colonia. 1986, XI Quadriennale, Roma. 1987, XXX Biennale Nazionale d’Arte, Milano. E. Crispolti, “Una linea napoletana”, Pordenone. Università di Kassel,Padiglione K 18. 1988, E. Crispolti, “Disegno Campania ‘88: Progetto Morcone”, Museo Sannia, Morcone. 1988, V. Corbi, G. Ggrassi e A. Izzo, “Napoliscultura”, Palazzo Reale, Napoli.1993, L. P. Finizio, ”In quattro”, Civica Pinacoteca di Macerata. 1994, “Pensieri cartesiani”, a cura di L. P. Finizio,Basilica di S. Chiara, Napoli. 1999, “Libertà d’immagine”, L. P. Finizio, Villa Campolieto, Ercolano (Na).2000, A. Izzo, “Cartolina per Napoli”, Palazzo Reale, Napoli. 2003, M. Bignardi, “Oscillazioni dell’astrazione”, Archivio Storico, Angri (Sa).2005, A. Del Quercio, “Tensioni e riflessi del Sangro: omaggio a Gio’ Pomodoro”, Città di Atessa (Ch). 2008, Arte e Scienza, Università di Napoli Federico II, Facoltà d’Ingegneria, Aversa. Vive e lavora a Napoli.
Info 2: