CONCA DEI MARINI, ARRIVA IN PROCURA IL PARCHEGGIO DI SAN PANCRAZIO
Conca dei Marini, Costiera Amalfitana. Arriva in Procura la vicenda del parcheggio di San Pancrazio a Conca dei Marini. Vicenda seguita da Positanonews, quando solitaria ha pubblicato gli interventi dell’opposizione di Paolo Rispoli, coraggioso segretario comunale, di stanza a Capri. Ora Italia Nostra e WWF Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina, presenti nel Parco dei Monti Lattari, hanno chiesto intervento procura per parcheggio la verifica di legittimità della realizzazione del parcheggio In una nota inviata alla Procura della Repubblica di Salerno alla Compagnia Carabinieri di Amalfi e al Parco dei Monti Lattari, Raffaella De Leo e Giovanni La Magna, Presidente della Sezione Campania di Italia Nostra e Referente Scientifico vertenze Ecoregione Mediterranea di Wwf Italia, chiedono di “verificare la legittimità dei lavori e se siano state rilasciate tutte le autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’intervento”. Le associazioni ambientaliste, chiedono così l’intervendo della magistratura sui lavori di realizzazione del parcheggio interrato nel comune di Conca dei Marini in località San Pancrazio in quanto “l’area che ricade all’interno del Parco dei Monti Lattari ed è elencata tra i Siti di Interesse Comunitario”. Un progetto, quello del parcheggio, fortemente osteggiato in consiglio comunale dal capogruppo di Rinascita Popolare, Paolo Rispoli, che per mesi ha tempestato di manifesti la propria cittadina, agendo anche legalemente, nella speranza di salvare quel lembo di paradiso e anche la stessa chiesa, che pare minata dagli stessi lavori nella sua stabilità, proprio recentemente Rispoli ritornò con un manifesto sui lavori pubblici in atto a Conca dei Marini. Contestazioni sui fondi, che erano riservati alla portualità, per un parcheggio in collina, poi addirittura strascichi giudiziari in quanto a fare i lavori c’era un’impresa calabrese che fu indicata successivamente tra quelle in odor di ‘ndrangheta. E ad Amalfi fu arrestato il titolare Antonio De Vito, 34 anni, indicato dagli magistrati, che indagavano in Calabria su un giro di estorsioni, come uomo di fiducia della famiglia Giampà. “Nell’indifferenza generale si sta consumando un altro atroce delitto: la costruzione del parcheggio San Pancrazio”, scrisse il 5 aprile scorso Paolo Rispoli.