COSTIERA AMALFITANA ESCLUSA DAI FONDI PER LA DIFFERENZIATA

7 maggio 2008 | 00:00
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COSTIERA AMALFITANA ESCLUSA DAI FONDI PER LA DIFFERENZIATA

Con deliberazione n. 448 dell’aprile scorso la Giunta Regionale della Campania ha finanziato 49 progetti per lo sviluppo nell’ambito del Parco Progetti Regionale. In tale iniziativa hanno avuto accesso alle agevolazioni quei Comuni che nel biennio 2005 /2006 e 2006/2007 hanno superato la soglia del 35% di raccolta differenziata dei rifiuti.

L’importo finanziario di tale iniziativa ammonta a ben 116 milioni di euro per progetti relativi ad infrastrutture primarie, attività produttive, difesa dell’ambiente e valorizzazione dei centri storici. In merito a tale finanziamento è intervenuto il Consigliere Regionale Salvatore Gagliano, Presidente della Commissione Statuto, che a dichiarato: “ Plaudo a tale decisione della Giunta Regionale che ha inteso gratificare chi, nel pieno rispetto della legge, ha saputo attivarsi in maniera concreta per affrontare il problema dei rifiuti.

Non posso fare a meno di notare, però, che in un luogo importante come la Costiera Amalfitana nessun Comune, e ribadisco nessuno, è rientrato in tale gratificazione.

E’ gravissimo che territori come la Costiera Amalfitana, Positano, Amalfi e Ravello, che vivono di immagine, che dovrebbero tenere alla pulizia e al rispetto dell’ambiente, e, quindi, dovrebbero essere di esempio al resto della Regione, non riescano a prendere alcuna iniziativa per affrontare incisivamente il problema dello smaltimento dei rifiuti. Ed è ancora più grave che solo negli ultimi tempi qualche Comune ha iniziato timidamente a prendere qualche iniziativa, mentre altri, addirittura, sono fermi al palo.

Questi irresponsabili atteggiamenti vanno censurati, in quanto danneggiano fortemente le comunità della Costiera Amalfitana e, fra le altre cose, non avendo titolo ad essere gratificati dalle iniziative della Regione Campania, di fatto, si blocca lo sviluppo dei nostri territori.

Mi auguro che al più presto questo gap sarà colmato e che, finalmente, anche le amministrazioni della Costiera possano seguire l’esempio di quei comuni virtuosi, tipo Mercato San Severino e non solo, portati ad esempio in tante occasioni, che, pur avendo problemi logistici decisamente superiori a quelli della Costiera, sono riusciti ad avere risultati eccellenti, mentre in Costiera si continua ad operare con sistemi e metodologie quasi preistoriche”.