FRATTINI, CARCERE PER LE VIOLAZIONI DI SIGILLI

15 maggio 2008 | 00:00
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FRATTINI, CARCERE PER LE VIOLAZIONI DI SIGILLI

Dal prefetto di Salerno Claudio Meoli, seduti attorno allo stesso tavolo, il procuratore della Repubblica, Luigi Apicella con il suo sostituto Angelo Frattini e i sindaci di alcuni Comuni della provincia per fare il punto sulle demolizioni delle costruzioni abusive. Un altro incontro si è svolto con i capi delle forze dell’ordine per programmare più efficaci controlli in materia ambientale, in particolare contro l’inquinamento marino. Il procuratore Apicella senza mezzi termini ha chiarito che ci sarà particolare rigore nei controlli e in caso di violazione dei sigilli a immobili abusivi si arriverà all’applicazione di misure cautelari. Poi ha ceduto la parola a Frattini, il magistrato che da oltre dieci anni è in prima linea per combattere abusivismo e reati ambientali. Dottor Frattini la tutela ambientale come obiettivo da raggiungere con un’azione sinergica tra magistratura inquirente e istituzioni. È la nuova strategia messa in campo dalla Procura? «Sì, la Procura dedica massima attenzione al fenomeno dell’abusivismo. E in una materia così delicata come la tutela ambientale oltre alla repressione è soprattutto importante la prevenzione. In quest’ottica è essenziale un’azione congiunta con i Comuni». Come intendete operare? «Quella di ieri è stata solo la prima riunione, i sindaci hanno presentato relazioni sullo stato delle procedure relative agli abbattimenti. Ne seguiranno altre anche con i primi cittadini degli altri Comuni per fare il punto sulla situazione delle demolizioni in tutta la provincia». Quale impressione ha tratto dall’incontro con i sindaci? «La cultura di amministratori e cittadini sta cambiando, sì ci sono state delle resistenze, ma ci si sta rendendo conto che le demolizioni delle opere abusive non rappresentano solo un atto dovuto per ripristinare la legalità e garantire la tutela dell’ambiente». A cosa si riferisce? «Le demolizioni consentono ai Comuni anche una migliore programmazione e pianificazione del territorio e soprattutto sono l’unica soluzione per garantire l’incolumità dei cittadini quando le costruzioni abusive sorgono in zone ad alto rischio idrogeologico e sismico. E poi non è da sottovalutare l’altra funzione». Quale? «Fungono da deterrente, come hanno dimostrato le 480 demolizioni eseguite tra il 1998 e il 2000 a Eboli nella fascia demaniale. In quella zona non sono stati più commessi abusi». Ne sono già pronte altre? «A Conca dei Marini, dopo la tragedia del crollo della terrazza la scorsa estate il sindaco ha dato notevole impulso alle procedure e a breve si procederà a demolire tre immobili abusivi sulla Costiera amalfitana». Passiamo all’inquinamento marino. Quali saranno le prossime iniziative messe in campo per contrastarlo? «Sono già state conferite le deleghe per i controlli sia sugli scarichi inquinanti nei fiumi Sele, Irno, Picentino e Tusciano, che sul funzionamento dei depuratori e sulle condotte sottomarine, tramite sub, dove non ci sono impianti di depurazione». (Antonella Barone, il mattino)

(Antonella Barone, Il Mattino)