Rciceviamo e pubblichiamo riflessione del del Parroco di Minori don Pasquale Gentile a proposito dell’articolo di Gaspare Apicella del 2-5-2008: Costiera Amalfitana, Minori divisa in fazioni religiose.
Come Parroco di Minori sento il dovere di fare alcune riflessioni sull’articolo dell’amico Gaspare Apicella comparso il 2 maggio scorso su questo sito.
Da sei anni sono Parroco di questa bellissima cittadina della Costiera Amalfitana e posso affermare con certezza che a livello politico non c’è una divisione “eterna”, anzi, penso che i due schieramenti stiano lavorando verso gli stessi obiettivi di benessere sociale nei confronti dei cittadini differenziandosi soltanto per quanto riguarda le priorità e il metodo d’azione. C’è però una minoranza, che non rientra in nessuno dei due schieramenti, che tenta di creare motivi di contrapposizione forte per poter trarne giovamento a livello economico.
Premesso questo, ho notato da ambo le parti una grande e positiva attenzione nei confronti della chiesa sia come istituzione che come popolo di Dio che vive la fede. Il rispetto della chiesa, di ciò che rappresenta e del parroco non è mai mancato. Ho sempre trovato le porte aperte quando mi sono rivolto ai politici del posto per qualsiasi richiesta di aiuto per la chiesa o per i bisognosi che bussano alle sue porte. Io ho sempre fatto altrettanto, indipendentemente dal colore politico, con chi mi chiede uno spazio o la possibilità di associarsi per una causa giusta.
Per quanto riguarda il discorso delle Confraternite di Minori è stato infelice appellare quella di Villamena “meno nobile”. A motivo dello spopolamento della frazione di Villamena e della difficoltà di raggiungimento del luogo la Congrega della Madonna del Rosario alcuni decenni fa smise di esistere e i documenti che la riguardano non “giacciono abbandonati in uno scatolone” ma catalogati e custoditi presso la stessa chiesa di Villamena. Infatti domenica 20 e venerdì 25 aprile scorso si sono tenute due giornate che potremmo definire culturali-religiose-ludiche allestendo una piccola mostra di questi documenti a cui è seguita la Celebrazione Eucaristica e un momento conviviale. Per quanto riguarda i paramenti di colore nero appartenuti ai confratelli di Villamena vengono indossati dai confratelli del SS. Sacramento in occasione delle processioni proprio in segno di rispetto e per non dimenticare la più antica e nobile confraternita sorella.
A proposito dei “volenterosi” il cui progetto di ridare forma giuridica alla Congrega di Villamena sarebbe “avversato” ci sarebbero da fare “molte” considerazioni a partire dal loro numero che sembrerebbe essere poco più di dieci, dalle condizioni che pongono, cioè non avere più come sede Villamena per la difficoltà di raggiungere il posto ma la chiesa di S. Lucia, ma soprattutto dovrebbero dare prova di vita di preghiera e di carità prescritta dallo Statuto per chiedere il riconoscimento da parte dell’autorità ecclesiastica.
E’ chiaro dunque, caro amico Gaspare, che a Minori non ci sono partiti a livello religioso e conoscendo la mia schiettezza non me ne vorrai a male se ti dico che hai dato troppa importanza a poche persone che confondono la storia della chiesa fatta di mura, paramenti e libri con “LA CHIESA VIVA grazie allo Spirito Santo, fatta di persone e di fede vissuta.