Positano. Niente commissario per l’amministrazione di Domenico Marrone. Ieri sera nella seconda seduta del consiglio comunale è stata votata la surroga al consigliere comunale dimissionario Salvatore Rispoli. Votazione che ha consentito ad Adele Cuomo, di entrare a far parte dell’assemblea cittadina, con il voto contrario della minoranza. Ma già si preannunciano ricorsi. Le opposizioni hanno contestato i risultati con una dichiarazione congiunta fatta da Salvatore Russo per il gruppo di opposizione Amiamo Positano e da Giuseppe Fusco per il gruppo di Positano, Giovane e Libera. “Votiamo contro la surroga perchè l’istruttoria non è regolare e vengono violate le regole democratiche”. Ma i consiglieri di opposizione tengono a precisare: “Abbia votato contro la procedura non contro la persona. Negli atti consegnati per il consiglio comunale non c’erano quelli riguardanti il nuovo consigliere. Quindi non potevamo votare si. Per noi si è posto un problema di legittimità”.
Di diverso avviso il sindaco Domenico Marrone: “La surroga è un atto dovuto per legge, un atto obbligatorio che deve essere votato dal consiglio comunale per far si che l’assemblea possa lavorare nel rispetto delle leggi che regolano il sistema democratico. La minoranza ha fatto un ostruzionismo privo di qualsiasi presupposto di legittimità. In seconda votazione è passata la surroga con il loro voto contrario dell’opposizione che, però, non ha risposto alla domanda sollevata dall’amministrazione, e cioè, se secondo loro vi fossero o meno dei motivi di incompatibilità per il consigliere Adele Cuomo. Credo che oggi – continua il primo cittadino di Positano – il consiglio comunale abbia ripristinato la legalità e la legittimità del suo lavoro”.
Dopo la surroga è stato il momento di altre due votazioni altrettanto delicate: il bilancio e la variante al piano regolatore. Anche su questi due punti c’è stata battaglia. “Secondo noi – spiega Giuseppe Fusco per il gruppo di Positano, Giovane e Libera – tutti gli atti approvati questa sera dal consiglio comunale sono da considerare nulli e illegittimi. Non sarebbero stati approvati se non ci fosse state prima la votazione per la surroga. E quindi, visto che la nomina del consigliere comunale è priva dei fondamenti di legittimità, ne deriva che tutto ciò che è stato votato dopo è da ritenere nullo. In realtà – continua il consigliere comunale – l’approvazione del bilancio e del piano regolatore non sono altro che l’ennesimo episodio di prepotenza della maggioranza. Una maggioranza abituata ormai ad amministrare con atti di forze perché non ci sono i numeri per poter continuare”.
“Le mie considerazioni – incalza il sindaco – non possono che essere inverse. Ripeto, con la nomina del consigliere comunale è stata ripristinata la legalità del consiglio comunale e, quindi, tutti gli atti approvati sono validi. Ci sarebbero stati problemi se il consiglio non avesse approvato la surroga. Ci saremmo trovati di fronte ad un’assemblea cittadina che operava monca di un suo rappresentante. Non credo, poi, che sia il caso di fare un ostruzionismo del genere quando ci sono atti così importanti da approvare. Il bilancio e la variante al piano regolatore, alla quale stiamo lavorando da due anni, sono due atti indispensabili per amministrare il paese. Per quanto riguarda la richiesta inviata al prefetto per lo scioglimento del consiglio comunale – spiega il primo cittadino Domenico Marrone – è da considerare solo un atto pretestuoso. Il bilancio doveva essere approvato entro fine maggio e, come spesso accade, anche se non si rispetta quella data, il prefetto concede una proroga. La nostra amministrazione ha approvato la manovra finanziaria in anticipo quindi, la richiesta inviata dalla minoranza non può che essere considerata un tentativo pretestuoso di fare ostruzionismo. Questa amministrazione ha i numeri per poter continuare il suo lavoro e lo farà fino alla scadenza naturale del suo mandato”.
Michele Cinque