POSITANO LA CUPOLA E IL GABBIANO

22 maggio 2008 | 00:00
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POSITANO LA CUPOLA E IL GABBIANO
POSITANO LA CUPOLA E IL GABBIANO
POSITANO LA CUPOLA E IL GABBIANO

Positano, la perla della Costiera Amalfitana, non solo per i turisti, anche i gabbiani apprezzano il nostro paese e osservano la cupola (in una fantastica foto di Massimo Capodanno che ci lascia senza parole). Vedere queste immagini ci fa amare sempre di più il nostro paese, ma pensiamo anche alla cupola. Sembra quasi che il gabbiano si soffermi e la guardi, questa meravigliosa straordinaria cupola della Chiesa di Santa Maria Assunta che andrebbe sistemata e valorizzata meglio. Chissà che il gabbiano non faccia il miracolo. Ma perchè Massimo Capodanno, che ha una straordinaria mostra al ristorante Il Mediterraneo a Fornillo di Vincenzo Esposito, ha atteso pazientemente per fare questa che è una delle più belle foto di sempre di Positano? “Da un pò di tempo – dice Capodanno-, mi capita di fare un sogno ricorrente: Me ne salgo a Nocelle con il pulmino dei Rianna, e da lassù mi tuffo nel vuoto come quando da ragazzo mi tuffavo in mare…e Voilà non precipito come dovrei, mi trasformo in un gabbiano e plano come un aliante anzi come un GABBIANO, poi faccio picchiate verso il mare, e di nuovo plano sopra le case,le persone, ed infine atterro in spiaggia. In questi giorni ho notato che i gabbiani volano assai basso esattamente come nei miei sogni. Quindi mi sono messo di punta con un tele……” Chissà perchè abbiamo lo stesso sogno che ci accompagna, da sempre, quando sono in difficoltà, cosa che avviene spesso, purtroppo, mi mettevo sulle scogliere dell’Incanto o per studiare esami universitari che a Napoli, senza la mia Positano, il suo mare, il suo cielo, non riuscivo a superare, o per delusioni, che la vita riserva sempre, e il momento di disperazione veniva sempre superato guardando quel mare e quel cielo e il gabbiano, nel quale avrei voluto trasformarmi, rinascere, in una nuova primavera, che spero giunga al più presto per il nostro paese e per la Campania. Massimo mi ha fatto “riconoscere” e mi ha meravigliato e di questa meraviglia lo ringrazio.

Michele Cinque