POSITANO, NELLA MOSTRA DI CAPODANNO IL PAESE CHE SI RISCOPRE

7 maggio 2008 | 00:00
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POSITANO, NELLA MOSTRA DI CAPODANNO IL PAESE CHE SI RISCOPRE

Domenico Marrone, oggi primo cittadino di Positano, in una foto del 1972. E’ una delle foto esposte nella mostra fotografica di Massimo Capodanno, al ristorante Mediterraneo:POSITANO: ISTANTI in 40 anni d’immagini. Una foto che ne l’autore, ne il soggetto (il sindaco), avevano identificato prima, ma saranno molte le soprese che vedranno gli amanti della perla della Costiera Amalfitana, positanesi e non, da venerdì prossimo. Intanto oggi è stato montato un vide con le foto in successione della Positano di Massimo Capodanno, una visione filmica, cominciando da quei Leoni al Sole che hanno lanciato Positano come località gaudente e solare in quell’immaginario collettivo nella quale viene rappresentata ancora oggi. Qui di seguito un pezzo della scrittrice Giovanna Mangiaracina.

Istanti! Ma ancora di più: un 500esimo di secondo per scatto: è l’istante rubato. Ecco le immagini che si susseguono di una Positano ancora autentica, il più delle volte nel bianco e nero che restituisce intatti i profumi, i sapori del mare, della gente, della salsedine e dei fiori, del cuoio delle scarpe e del cordame, del pesce e del pane. Sfogliando come pagine della memoria collettiva le foto di Massimo Capodanno, ognuno rievoca come in un bel sogno il bagliore della propria giovinezza. Nelle movenze di un intero paese, ognuno vede la cifra della socialità di Positano e riscopre volti persi nella dimenticanza o sopiti nel tempo.
Ed ecco riuniti intorno agli accoglienti tavoli del Mediterraneo, preparando l’evento, gli uomini di oggi che ripescano nella memoria la loro storia e il loro evolversi negli anni. Negli istanti che fermano il tempo che fu, scorrono quadri di Postano, a restituire loro integro il passato, ma anche il futuro a venire.
Il pane portato nelle grandi ceste e i giovani che furono il sostegno delle famiglie e che ancora oggi portano il non metaforico peso del duro lavoro quotidiano. Massimo Capodanno coglie con straordinaria sensibilità ciò che spesso allo sguardo disattento sfugge, ciò che brilla nella luce del sole, ciò che appare appunto in un 500esimo di secondo. Sotto il leggero peso delle ceste ormai vuote, un giovane, la cui bellezza travolge il fotografo che lo immortala senza però riuscire a scoprirne il nome. Rimane il suo giovane corpo e lo sguardo basso, i lineamenti delicati, la sensuale fisicità. E così, trentasei anni dopo lo scatto, il giovanotto delle ceste, vieppiù cresciuto e Primo Cittadino può, nel percorrere con lo sguardo le immagini della sua Positano, esclamare: “Ma quel ragazzo sono io!”
( di Giovanna Mangiaracina )