Si chiamano Iolanda Occhipinti e Giuliano Paganini i due italiani rapiti nelle prime ore di stamane in Somalia, intorno alle 5:30 locali -in Italia 4:30-, ad Awdhegle, 65 km. a sud di Mogadiscio. I due lavorano per la Cins (Cooperazione internazionale nord sud) su un progetto cofinanziato dalla comunita’ europea e dalla Fao. Lo rendono noto all’Ansa fonti diplomatiche certe a Nairobi. Con loro e’ stato anche rapito un operatore locale umanitario.
I viaggi in Somalia sono sconsigliati dall’Italia e da tutti i paese Europei a causa della difficile situazione nel paese.
La situazione di sicurezza in Somalia permane fortemente critica in tutto il Paese compresa la capitale Mogadiscio, a causa del conflitto tra il Governo federale transitorio – sostenuto dalle truppe etiopi – ed un’opposizione incentrata sull’Unione delle Corti islamiche, degli atti terroristici, dell’elevato livello della criminalita’ e del rischio di rapimenti a danno di operatori delle ONG o Agenzie Internazionali. Da ultimo si segnalano i sequestri avvenuti nel Puntland a danno di volontari di una ONG francese. A coloro che in ogni caso si recano sotto la propria responsabilita’ in Somalia, si consiglia di registrare i dati relativi al viaggio sul sito www.dovesiamonelmondo.it/ e di informare di ogni spostamento nel Paese l’Ambasciata d’Italia a Nairobi. Ne’ l’Italia ne’ gli altri Paesi europei hanno una rappresentanza diplomatica in Somalia. E’ pertanto estremamente difficile assicurare l’assistenza consolare ai connazionali in tutto il territorio somalo e, in caso di ulteriore deterioramento della situazione, potrebbe essere impossibile prevedere qualsiasi intervento di assistenza o di emergenza.
Michele de Lucia