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NAPOLI (Reuters) – Dopo le cariche e gli scontri di ieri sera prima a Chiaiano e poi davanti alla questura di Napoli, oggi sembra tornata la calma nel quartiere destinato ad accogliere una discarica di rifiuti in una cava dismessa, anche se continuano i presidi in strada, le forze dell’ordine sono presenti in zona massicciamente e per oggi si attendono due manifestazioni
Intanto, dopo la firma di ieri sera del decreto legge da parte del presidente della Repubblica, sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata oggi la lista delle dieci discariche che saranno realizzate in Campania.
In due casi, quelli di Sant’Arcangelo Trimonte (Benevento) e Savignano Irpino (Avellino) la costruzione dei siti in realtà è già a buon punto, tanto che ieri il sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso, ha annunciato che apriranno entro giugno.
Oltre a Chiaiano, anche altre località indicate nel dl sono già note perché proposte in passato per ospitare in passato i rifiuti: è il caso di Macchia Soprana e Valle della Masseria a Serre (Salerno), ma anche di Ferrandelle a Santa Maria La Fossa (Caserta) o del comune di Terzigno (in località Pozzelle e Cava Vitiello). Le altre località sono Pero Spaccone ad Andretta (Av) Torrione a Caserta.
Oltre alla costruzione di quattro termovalorizzatori – ad Acerra (Na), Santa Maria La Fossa (Ce), Salerno e Napoli – e alla possibile conversione di alcuni impianti di selezione e trattamento dei rifiuti, il decreto prevede sostanzialmente due novità rispetto al passato: la definizione delle discariche come “zone di interesse strategico”, trattate alla stregua di zone militari, e la previsione di una maggiorazione delle tariffe di smaltimento dei rifiuti indifferenziati per tutti i Comuni campani che entro la fine dell’anno non raggiungano almeno la soglia del 25% di raccolta differenziata.
Il decreto stabilisce anche che lo stato di emergenza dichiarato in Campania cessa alla fine dell’anno prossimo.
GLI SCONTRI DI CHIAIANO
Dopo che ieri il sottosegretario Bertolaso aveva che gli accertamenti per aprire la discarica di Chiaiano sarebbero andati avanti, con l’immediato annuncio di nuove manifestazioni di protesta nel quartiere, ieri sera le forze dell’ordine hanno caricato i dimostranti che stavano effettuando alcuni blocchi stradali nel quartiere.
Complessivamente, negli scontri si sono contati 9 contusi refertati in ospedale: quattro poliziotti, un agente della Guardia di Finanza, un carabiniere e tre cittadini. Ma, dicono testimoni, molti manifestanti colpiti nelle cariche hanno preferito non ricorrere alle cure ospedaliere per timore di essere denunciati.
Romolo Sticchi, un inviato del Tg3, ha raccontato di essere stato colpito da un agente mentre riprendeva con una telecamera la scena, poi sequestrata. L’ufficio stampa della questura ha però negato la circostanza, affermando che “il giornalista Rai ha perso la telecamera nella fase di spintonamento”, cioè nel corso dell’avanzata delle forze dell’ordine verso il cordone dei dimostranti.
Nel corso dei disordini, la polizia ha fermato cinque persone, trasferite poi alla questura centrale di Napoli, dove poi sono avvenuti nuovi scontri, quando alcune decine di dimostranti sono giunti per chiedere la liberazione dei fermati. Un poliziotto è rimasto contuso, altre due persone sono state trattenute dalle forze dell’ordine.
Alla fine della nottata, tre persone sono poi stati rilasciate con una denuncia a piede libero, mentre altre tre affronteranno il processo per direttissima per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, dicono fonti della questura. E proprio davanti al tribunale oggi è presente un presidio dei manifestanti, che nel pomeriggio sfileranno poi in corteo a Chiaiano.
Nel quartiere si respira aria di tensione, anche se i blocchi stradali sono stati tolti e per il momento ci sono solo presidi.
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