ROMA – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha emanato i due decreti legge in materia di sicurezza e di emergenza rifiuti a Napoli. Il decreto rifiuti dovrebbe essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di domani. E c’e’ quindi grande attesa per sapere i nomi dei siti. C’e’ anche Chiaiano, annuncia Bertolaso. Ed e’ scoppiato lo scontro tra polizia e manifestanti nel luogo della paventata discarica. Cinque manifestanti sono stati condotti in questura. La polizia sta valutando la loro posizione.
Negli scontri sono state lanciate pietre contro la polizia, gli agenti in assetto antisommossa hanno tirato lacrimogeni e fatto cariche per forzare il blocco stradale. Un autobus è stato dato alle fiamme ma il rogo è stato spento subito da un poliziotto. I manifestanti parlano di più persone ferite. Dopo un primo momento in cui e’ sembrata tornare la calma, seppur tesa, si e’ aperto un secondo fronte di protesta contro la discarica di Chiaiano: al fronte della “Rosa dei venti” se ne è aggiunto un secondo, ad alcune centinaia di metri di distanza, all’altezza del bivio che divide la periferia di Napoli dal comune di Mugnano. Anche qui i manifestanti hanno attuato un blocco stradale e gli agenti si sono attestati ad alcuni metri di distanza. Alcuni cittadini hanno riferito di momenti di tensione e di contatti tra i due gruppi.
Sono dieci i siti, indicati nel decreto legge, in cui potranno essere realizzate discariche. Non ci sarebbe Parapoti, in provincia di Salerno, sulla cui chiusura definitiva si era impegnato lo stesso Napolitano. E non vi sarebbero, ma conferme ufficiali non ce ne sono, neanche quei siti che hanno già dato il loro contributo negli ultimi anni, come Difesa Grande ad Ariano Irpino e Taverna del Re a Giugliano.
Bertolaso ha lamentato il fatto che ”alcuni colleghi burocrati” hanno sollevato ”resistenze” sulla ‘compatibilita” di Guido Bertolaso nei due ruoli di capo della Protezione Civile e di sottosegretario all’Emergenza, ha precisato il sottosegretario.
Non vi saranno – ha detto Bertolaso – sorprese nel decreto legge: si procedera’ sulle discariche di San Arcangelo Trimonte (Benevento) e di Savignano Irpino (Avellino) che dovranno essere pronte entro meta’ giugno. Per quel che riguarda la provincia di Salerno, invece, Bertolaso ha aggiunto che ”Serre ha gia’ dato”, sottolineando che sara’ ”estremamente rispettoso e attento”, senza pero’ escludere che vi sara’ un raddoppio della discarica o un ritorno al sito di Valle della Masseria. ”Abbiamo bisogno di alcuni milioni di metri cubi di spazio per portare il tal quale nelle more della realizzazione dei termovalorizzatori da una parte – ha continuato – e della vera raccolta differenziata dall’altra”. Sull’impianto di Acerra, “dove tutto è fermo”, si riprenderà a lavorare a partire da lunedì”. Chi ha fatto l’84, il 90% del lavoro (il gruppo Impregilo ndr) deve anche finire”, ha spiegato Bertolaso. Occorrerebbe troppo tempo se si conferisse l’incarico ad altri.
Quattro impianti sono troppi? “Ma dove mettiamo i sette-otto milioni di ecoballe? Quindi, si bruciano”. “I tedeschi – ha aggiunto – bruciano i nostri rifiuti, con impianti che hanno qualche anno in più dei nostri. Sono più fessi di noi? Non rispettano le regole?”. Quanto all’indicazione dell’area da parte del Comune “il termine non sarà perentorio: se ci sarà data una risposta in 45 giorni, invece che in 30, non sarà un problema – ha detto anche – Nessun Comune sarà commissariato per un po’ di ritardo”.
Le ‘ecoballe’ depositate in Campania saranno bruciate nei termovalorizzatori. Anche per questo la regione deve averne quattro. Lo ha detto il sottosegretario all’Emergenza rifiuti in Campania Guido Bertolaso, ribadendo che Napoli dovrà ospitarne uno: “Il sindaco Iervolino è d’accordo”.
Per i siti individuati dal decreto, ”non si procedera’ in deroga alle normative europee”, ha precisato poi Bertolaso: per ciascuno si procedera’ alle analisi del caso. Il capo delle protezione civile incontrera’, fra l’altro, il commissario europeo all’Ambiente Stavros Dimas: ”Chiedero’ un appuntamento per la prossima settimana. Gli illustrero’ il nostro piano”.Il decreto prevede infine l’abolizione dei consorzi, ”che, per quel che riguarda Napoli e Caserta sono ricettacoli di tutto, tranne che di attivita’ finalizzata alla raccolta differenziata”.
NO AI MILITARI PER L’ORDINE PUBBLICO – Bertolaso, che a Napoli ha incontrato i vertici delle amministrazioni locali, ha precisato che i militari non avranno regole d’ingaggio specifiche per la protezione delle discariche e i compiti di ordine pubblico resteranno di competenza esclusiva delle forze dell’ordine.
“Non ci sono e non ci saranno regole d’ingaggio per i militari”, spiega Bertolaso, che è arrivato a Napoli in treno, perché il loro compito sarà di “sorveglianza, tutela e protezione” dei siti che saranno adibiti a discarica. Mentre “l’attività principale, purtroppo sarà portare via l’immondizia dalle strade, come hanno fatto in questi mesi in modo impeccabile”. Il compito di “confrontarsi” con le eventuali proteste, aggiunge il sottosegretario, “sarà delle forze dell’ordine, che fino ad oggi lo hanno svolto in maniera egregia”.
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Michele De Lucia