Roma. Marisa Albanese.

13 maggio 2008 | 00:00
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Roma. Marisa Albanese.
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Roma. Marisa Albanese.

Marisa Albanese

Speech

15 maggio – 20 luglio 2008

Inaugurazione: giovedì 15 maggio 2008, ore 18.30

Marisa Albanese è un’artista da sempre attenta agli enigmi nascosti nei linguaggi. Nel corso della sua ricerca artistica ha attraversato e reinterpretato quei codici che formano le strutture della conoscenza e della comunicazione umana, rilevando allo stesso tempo le possibili varianti che si sviluppano negli infiniti passaggi da comunicate a comunicante. Una squisita indagine concettuale che conserva, comunque, una sua deriva nell’oggetto e nella rappresentazione. L’idee hanno una loro valenza materica, per questo motivo l’Albanese non ha mai rinunciato ad alcuna tecnica artistica, ma ha sfruttato ogni particolarità peculiare dei differenti mezzi, per giungere allo scopo finale della sua indagine: la trasposizione del significato attraverso i suoi significanti.

Anche per questa nuova personale Marisa Albanese ha scelto un titolo che si presta a descrivere le ambigue varianti del linguaggio: Speech, che in inglese designa il “discorso”, ma che nelle sue sfumature di significato può valere anche come “persuasione”.

Elementi di questa installazione dialogante sono: Point of View, un’affascinanteinterpretazione del discorso di Bush sul Protocollo di Kyoto. Alcune parole del medesimo discorso sono come marchiate sulle corteccia di tronchi d’albero, lasciando dei vuoti scultorei, che privano la struttura di frasi e parole. Il testo diventa così incomprensibile allo spettatore, come incomprensibile e ambigua è la persuasione anti-ecologica dell’uomo verso il proprio pianeta.

The renowned mimic (il buon imitatore), si propone ancora un dialogo interrotto dell’uomo con la natura. Una gabbia vuota, un uccello imitatore, e la sua assenza, o forse il suo sterminio, che lasciano spazio soltanto ad un freddo simulacro, un simbolo a sostituire la realtà, e la tecnologia che supplisce alla natura, ormai depredata e consumata dall’azione dell’ uomo.

Infine Trubist, un libro al cui interno si cela un video, dove scorrono immagini di attraversamento di un sottobosco. Un antico racconto della sopravvivenza, dove la sensibilità dello spettatore potrà di volta in volta immedesimarsi con la visione della vittima che fugge o nel predatore che arranca.

Info:

STUDIO D’ARTE CONTEMPORANEA PINO CASAGRANDE

via degli ausoni 7A – 00185 Roma

tel/fax 064463480

e-mail gallcasagrande@alice.it