SALERNO, SCRISSE AL CORRIERE SO CHI VINCERA´ IL CONCORSO

2 maggio 2008 | 00:00
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SALERNO, SCRISSE AL CORRIERE SO CHI VINCERA´ IL CONCORSO

Il prof-oracolo: perderò il concorso
Scrisse al «Corriere»: a Salerno vincitrice già decisa. Ha avuto ragione

Se il professore Roberto Farneti sia o non sia un professore coi fiocchi non siamo in grado di testimoniarlo: sono valutazioni che, pur non fidandoci moltissimo delle commissioni apposite, lasciamo ad altri. Ma come indovino può giocarsela con la Pizia dell’ omphalos di Delfi e perfino con Varin Buaviratlert, l’ indovino thailandese ricchissimo e potentissimo al quale si rivolgono deferenti generali, ministri e imprenditori che mai farebbero una mossa prima di aver sentito lui. Lo prova una e-mail inviata al Corriere il 22 gennaio scorso. Nel quale il docente, che ha un contratto con la Libera Università di Bolzano, spiegava di avere scritto un saggio di peso per Bollati Boringhieri («Il canone moderno: Filosofia politica e genealogia», recensito anche dal British Journal for the History of Philosophy), di avere pubblicato oltre una decina di articoli su importanti riviste internazionali, di avere insegnato in varie università straniere tra cui Oxford e Ucla e di essere in possesso di molteplici referenze internazionali a testimonianza del profilo scientifico. Tutto facilmente riscontrabile nel sito dell’ ateneo altoatesino. Ed ecco la profezia: «Ho fatto domanda per essere ammesso ad un concorso da ricercatore bandito dall’ Università di Salerno (settore SPS/06 – G.U. n. 86 del 10.11.2006 – III sessione 2006). Sono stato invitato a sostenere la prova scritta il prossimo 12 febbraio e prevedo che la commissione delibererà entro la primavera. Su undici candidati, il concorso verrà vinto, come da copione, dalla dottoressa Alessandra Petrone, autrice di una dispensa di 168 pagine pubblicata dall’ editore «Cusl Fisciano», priva di originalità e valore scientifico. Non mi risulta che la dottoressa Petrone sia autrice di altre pubblicazioni di un qualche rilievo. La dottoressa Petrone è allieva e collaboratrice del prof. Tarcisio Amato, presidente della commissione del concorso in oggetto e Ordinario della disciplina per la quale è bandito il posto di Salerno. La commissione presieduta dal prof. Amato farà vincere la dott.ssa Petrone stravolgendo » E chiudeva, dopo aver ricordato di non nutrire alcuna speranza «non facendo parte di alcuna consorteria accademica, non essendo figlio o nipote di accademici» con una scommessa: «Tenga da parte questa lettera». Perché? Per confrontarla con «i risultati del concorso quando verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale». Prodigio prodigioso: aveva ragione lui! Su 11 candidati esaminati, la commissione presieduta da Tarcisio Amato e composta da Gaetano Pecora, dell’ Università del Sannio di Benevento, e da Adolfo Noto, dell’ ateneo di Teramo, ha scelto proprio lei, Alessandra Petrone, che lì a Salerno si era laureata otto anni fa. Tre voti su tre: «Dal corso degli studi e dalla produzione scientifica della candidata, di sicuro pregio e sempre condotta con rigore metodologico, emerge un profilo che si colloca a pieno nell’ ambito del settore disciplinare della Storia delle dottrine politiche». Bene, brava, bis. Ma perché fare il concorso se si sapeva già come sarebbe finito? Potevano almeno assumere Farneti come oracolo

Stella Gian Antonio

Rassegna stampa a cura di Positanonews Michele Cinque