VALLONE PORTO A POSITANO, AL VIA LA GARA PER I LAVORI CONTESTATI
Positano, Costiera Amalfitana . Il Comune ha informato le associazioni con una raccomandata che verranno iniziati i lavori al Vallone Porto di Positano nonostante la mobilitazione contro i lavori dell’oasi Vallone Porto, unica area SIC (Sito di Interesse Comunitario) all’interno di Positano, nel Parco dei Monti Lattari, comprendente la Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina, oggetto di un progetto che prevede installazione di briglie e cemento, lavori, finanziati con 500.000 euro dalla Regione Campania, che ne lo metterebbe a rischio. Gli allarmi delle associazioni ambientaliste, sono state condivise anche sul territorio e il Vallone Porto ha visto anche riunirsi 16 associazioni locali e il Forum delle Associazioni (sollecitato dall’associazione Posidonia con l’associazione Gea) in una storica manifestazione avvenuta il 10 febbraio scorso. Per il Comune di Positano “a giorni deve essere pubblicata la banda di gara altrimenti si rischiano di perdere i fondi con responsabilità del Comune”, un atto firmato dal responsabile dei lavori pubblici Raffaele Fata e dal sindaco Domenico Marrone, motivato dalla “mancata risposta” da parte degli enti a cui era stato richiesto se fermare i lavori (Comunità Montana, Regione, ma lo stesso Parco dei Monti Lattari che, tramite un funzionario regionale, aveva approvato il progetto). Ritenuti ormai da tutti gli ambientalisti, nessuno escluso, “inutili e dannosi”, questi lavori, addirittura, secondo il parere del professor Aldo Cinque, non farebbe solo scomparire la tipicità ed unicità del Vallone Porto ma limiterebbe gravemento il ripascimento della spiaggia di Arienzo con un doppio danno economico per la collettività. Ecco il testo del documento congiunto di Italia Nostra, WWF e Legambiente al quale nessun ente ha risposto . “Per la mitigazione del rischio idrogeologico del Vallone Porto Arienzo sono stati approvati due progetti coordinati i cui Enti attuatori sono il Comune di Positano e la Comunità Montana Penisola Amalfitana – dicono le associazioni -, l’approvazione di tali progetti è avvenuta con i pareri favorevoli degli Enti a vario titolo competenti attraverso specifiche Conferenze di Servizi alle quali tuttavia non sono state invitate a partecipare le Associazioni Ambientaliste; venute a conoscenza dell’approvazione dei progetti, le Associazioni Ambientaliste hanno richiesto al Comune di Positano e alla Comunità Montana Penisola Amalfitana di prendere visione dei documenti di progetto ed entrambi gli Enti si sono dichiarati disponibili al confronto sebbene i procedimenti fossero in itinere; mentre si sono avuti confronti informali con i tecnici della Comunità Montana Penisola Amalfitana, il Comune di Positano ha convocato una riunione con le varie
Associazioni Ambientaliste intervenute sulla questione; ravvisate da parte delle Associazioni Ambientaliste forti criticità nelle proposte progettuali sia per l’impatto ambientale, trattandosi tra l’altro di Sito di Interesse Comunitario, che, soprattutto, per l’inefficacia nella mitigazione dei rischi, risultando le opere dimensionate su eventi di entità inferiore a 1/10 rispetto a quelli
determinanti il rischio colate (nulla prevedendosi per il rischio frane), il Comune di Positano e la Comunità Montana Penisola Amalfitana si sono resi disponibili ad una eventuale revisione dei progetti, purché ciò non fosse risultato pregiudizievole
all’acquisizione dei finanziamenti erogati dalla Regione Campania e fossero statigarantit i livelli di mitigazione del rischio idrogeologico pari a quelli previsti inizialmente; sollecitato sul tema, il Presidente della VII Commissione del Consiglio Regionale ha convocato un’Audizione per consentire il confronto tra gli Enti a vario titolo competenti e le Associazioni Ambientaliste; in tale Audizione è stata confermata la disponibilità degli Enti Attuatori a procedere alla revisione delle proposte progettuali. Riguardo all’esigenza di conservare i finanziamenti, il Responsabile del Settore Difesa Suolo della Regione relativamente ai lavori da attuare a cura del comune di Positano si è riservato di verificarne la fattibilità in subordine al ricevimento di istanza da parte dell’Ente, mentre nulla si è appreso da parte del STAPF della Regione riguardo ai lavori da attuare a cura della Comunità Montana.
Ciò premesso, con spirito propositivo, sottoponiamo alla loro attenzione in allegato le nostre osservazioni: ribadendo di ravvisare forti criticità nelle proposte progettuali in essere; invitando gli Enti in indirizzo, edotti sull’argomento, a fornire per le rispettive competenze un fattivo contributo ai fini della opportuna revisione dei progetti; invitando il Presidente della VII Commissione Consiliare a continuare nel promuovere l’utile interlocuzione tra gli Enti competenti, sollecitando gli Enti tutti, per lo spunto offerto dal caso di specie, a promuovere una generale azione volta a qualificare e rendere efficace al meglio la spesa in tema di difesa suolo in Campania.”