NAPOLI – E´ un civile, assistente tecnico di 55 anni, operante nel ´´Polo di mantenimento pesante sud´´ di Nola, un´area industriale del Ministero della Difesa, in provincia di Napoli, l´ultimo caso di possibile contaminazione a causa dell´uranio impoverito.
Lo rende noto Francesco Palese, responsabile del sito di denuncia Vittimeuranio.com. ´´L´uomo – spiega Palese – combatte contro la ´´Malattia di Basedow´´, una forma di ipertiroidismo, diagnosticata in seguito a tre missioni in Bosnia e Kosovo, dal 1999 al 2001. In questi teatri, l´uomo che e´ di Scisciano, in provincia di Napoli, ha operato in qualita´ di collaudatore di mezzi corazzati ed e´ ora in attesa del riconoscimento della causa di servizio per la malattia contratta´´.
´´Ma non solo – aggiunge Palese – nello stabilimento dove tuttora l´uomo lavora vengono riparati veicoli corazzati provenienti dai diversi teatri di guerra, e alcune segnalazioni ci dicono che le polveri contenute nei filtri dei motori e dei sistemi NBC (Nucleari, Batteriologici, Chimici) non vengono trattate e sono quindi a contatto con i lavoratori. Nelle stesse condizioni dell´uomo ci sono infatti altre persone´´.
|