WERTMULLER E DE MASI MUNNEZZA E BELLEZZA UN DOCUMENTARIO SUI RIFIUTI

10 maggio 2008 | 00:00
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WERTMULLER E DE MASI MUNNEZZA E BELLEZZA UN DOCUMENTARIO SUI RIFIUTI

Realizzato dal presidente della Fondazione Ravello Domenico De masi un documentario sull’atteggiamento che gli organi di informazioni hanno avuto nel trattare l’emergenza rifiuti in Campania. Anche l’esperienza fatta nella cittadina della Costiera Amalfitana (Lina Wertmuller è fra le responsabili del Ravello Festival), territorio riconosciuto dall’Unesco come bellezza universale, ha portato a questa realizzazione.
“E’ stato uno sguardo su Napoli e sulla tutta Campania in generale, durato 20 giorni, il tempo di riscoprire e riassaporare le meraviglie di una citta’ che i mass mediahanno cercato completamente di distruggere, coprendola di rifiuti”. Lina Wertmuller, presentando il suo documentario “Munnezza e Bellezza”, realizzato per TV7, lo speciale del Tg1 in onda domenica sera alle23.35, esprime tutta la sua indignazione per l’atteggiamento che gli organi d’informazione hanno avuto nel trattare l’emergenza rifiuti in Campania. “E’ vero -afferma la regista- i giornalisti fanno il loro lavoro e io ho fatto il mio, realizzando un filmato per ricordare allagente le meraviglie di Napoli”. Il documentario della durata di un’ora e venti, e’ stato realizzato, oltre che da Lina Wertmuller, dal sociologo Domenico De Masi e dall’inviato del Tg1 e coautore di “Munnezza e Bellezza” Francesco Brancatella, che ha voluto precisare alcuni dati emersi dal suo viaggio tra i rifiuti della Campania: “L’immondizia nei paesi maggiormente industrializzati -spiega Brancatella- cresce due volte di piu’ rispetto alla ricchezza e questo e’ frutto di un sistema autodistruttivo”. Secondo la Wertmuller l’Italia non tutela le sue citta’ e le suemeraviglie: “La sporcizia di Napoli -sottolinea la regista- ha ormai fatto il giro del globo e questo e’ un grosso danno per la capitale partenopea, che vive soprattutto di turismo. Anche a Londra e a New York esiste questo problema ma nessuno lo sa perche’ i media cercano di nasconderlo”. Il documentario, girato a gennaio in piena emergenza rifiuti, mostra, secondo De Masi, tutte le contraddizioni del mondo consumista di oggi: “Napoli e’ diventata la metafora di una crisi globale -spiega il sociologo- gli indiani per il cibo spendono la stessa cifra che gli Stati Uniti versano per gli involucri dei loroalimenti. La capitale partenopea e’ si e’ offerta come elemento di studio per tanti paesi dell’occidente che, per paura di fare la stessafine si sbrigano a costruire nuovi termovalorizzatori”. “Munnezza e bellezza”, come tiene a precisare la Wertmuller, none’ un reportage ma una fotografia di Napoli e della sua gente, che dopo la disgrazia che li ha colpiti si e’ reinnamorata “della sua terra e delle sue bellezze che oggi, per colpa di giornali e tv, sembrano scomparse”.