CAMPANIA, CANCELLATE LE AZIENDE DI SOGGIORNO E TURISMO. MA E´ POLEMICA

28 giugno 2008 | 00:00
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CAMPANIA, CANCELLATE LE AZIENDE DI SOGGIORNO E TURISMO. MA E´ POLEMICA

Colpo di scure sulle Aziende del turismo in Campania. La giunta regionale, su proposta dell’assessore al Turismo Claudio Velardi, ha deciso la riorganizzazione degli Enti provinciali e delle Aziende ad essi collegate, sopprimendo quest’ultime. Il provvedimento odierno sarà il primo passo per una razionalizzazione del settore, superando la frammentazione della governance turistica.Saranno, infatti, i 5 Enti provinciali del turismo (Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Benevento) a gestire direttamente tutte le attività di promozione turistica, comunicazione e organizzazione, nonché le politiche di bilancio e del personale finora spettanti alle 15 Aziende. Queste diventeranno, a loro volta, moderni punti infopoint dedicati principalmente all’accoglienza di turisti e visitatori. Con la delibera si realizza una considerevole riduzione di spesa – che tuttavia è ancora da quantificare – si eliminano duplicazioni organizzative, si accorpano gli uffici e si utilizza con maggiore razionalità il personale. A capo dei 5 Ept sono stati chiamati Dario Scalabrini (amministratore dell’Ente provinciale per il turismo di Napoli e, contestualmente delle Aziende Capri, Castellammare di Stabia, Ischia e Procida, Napoli, Pompei, Pozzuoli, Sorrento-Sant’Agnello, Vico Equense), Gennaro Avella (amministratore dell’Ente provinciale per il turismo di Salerno e, contestualmente, elle Aziende di Amalfi, Cava de’ Tirreni, Maiori, Paestum, Positano, Ravello e Salerno), Vincenzo Iodice (amministratore dell’Ente provinciale per il turismo di Caserta), Santino Barile (ammini-stratore dell’Ente provinciale per il turismo di Avellino), Luigi D’Anna (amministratore ell’Ente provinciale per il turismo di Benevento). Per quanto riguarda gli amministratori delle Aziende soppresse (fra essi troviamo Luigi Necco, Napoli; Ettore Cucari, Sorrento; Anna Maria Boniello, Castellammare di Stabia; Adolfo Masullo, Ravello), c’è da sottolineare che erano tutti in scadenza di mandato, il quale termina lunedì prossimo. Il riordino proposto da Velardi ha scatenato una vera e propria bufera politica. «Sulle nomine dei commissari Ept Velardi doveva osare di più. La decisione della giunta regionale di far coincidere la nomina del commissario Ept provinciale con quella delle aziende della provincia è una svolta positiva nell’amministrazione del turismo in Campania ma la scelta dei nomi è francamente debole», ha afferma Fulvio Martusciello, consigliere regionale del Pdl. Più duro Salvatore Ronghi, vicepresidente del Consiglio regionale: «Ho dato mandato a un gruppo di legali per presentare ricorso al Tar contro Bassolino e Velardi che, di fatto, hanno commissariato la III Commissione consiliare permanente e l’intero Consiglio Regionale della Campania ». Ronghi poi si fa caustico: «L’assessore ‘‘col maglione” ha approvato un’ulteriore delibera illegittima, cancellando le aziende turistiche e lasciando in vita i soli Ept, con ciò annullando, di fatto, la legge regionale vigente sul turismo ma anche e soprattutto il disegno di legge che è all’esame della III Commissione». Bordate anche da Angelo Polverino, di An («ho chiesto la convocazione ad horas della III commissione regionale Attività produttive e l’audizione dell’assessore al Turismo», ha affermato) e Enzo Rivellini, capogruppo dei consiglieri di An («L’assessore Velardi non ha fatto passare neanche 24 ore dalla stretta di mano col sottosegretario Brambilla per continuare, a carro armato, nella politica ‘‘solitaria” di gestione del turismo in Campania »). (Patrizio Mannu da il Corriere del Mezzogiorno) Ma già oggi il Consiglio Regionale si è ribellato. A nome dell´intero Consiglio regionale – dice il presidente dell´Assemblea, Sandra Lonardo – vorrei invitare il presidente della giunta regionale Antonio Bassolino a revocare la delibera di giunta riguardante le aziende di soggiorno e turismo della Campania. Su questa materia é il Consiglio che ha il diritto e il dovere di intervenire”. “All´assessore Velardi – aggiunge – devo ricordare che nessuno, anche se animato dalle migliori intenzioni può immaginare di porsi al di sopra delle leggi, leggi – ricordo – che spetta al Consiglio regionale modificare e migliorare. Ci sono (come dovrebbe ben sapere l´assessore Velardi) precise regole e chiari procedimenti da seguire quando si tratta di materie regolate da specifiche leggi, come nel caso dell´ordinamento sul turismo in Campania”. “Ci sono delle regole che, ripeto, devono valere per tutti, che tutti, compresi gli assessori, hanno l´obbligo di osservare. Al di là del profilo di illegittimità – secondo la Lonardo – la decisione assunta con atto amministrativo ed unilaterale dall´assessore Velardi rappresenta, innanzitutto per il metodo, una nuova grave ferita nel necessario e di indispensabile rapporto di collaborazione tra Giunta e Consiglio. Ho già parlato con il presidente della III commissione consiliare, onorevole Giuseppe Sarnataro che sta coordinando l´esame della nuova legge quadro sul turismo in commissione. Si è ritenuto di convocare l´assessore Velardi per martedì prossimo in Consiglio per essere audito in commissione. Mi auguro che in quella sede, di comune accordo – conclude la Lonardo – possa essere ristabilito il giusto e il corretto percorso istituzionale, nel rispetto dei ruoli e delle specifiche competenze”.