L’anno scorso il tema della festa era «Caicchi e taralli». Quest’anno il raduno degli chef, alla quinta edizione, ammaina, metaforicamente, le vele e vira su «Segreti e bugie». Sottotitolo: «Ma che volete da noi». A parte il riferimento al titolo del bello quanto triste film di Mike Leigh, quando si tratta di cibo non si può dire che segreti e bugie siano il massimo dell’incoraggiamento. Ma Gennaro Esposito, anima e inventore della festa annuale che mette dietro i fornelli il meglio della ristorazione campana, assieme all’amico e «ideologo» Luigi Iaccarino, ha voluto così. Dopo tanto parlare di emergenza ambientale (con sostanze non commestibili sospettate a più riprese, e non sempre a ragione, di essere entrate di soppiatto nella borsa della spesa), anche chi i prodotti campani li porta in tavola vestiti di stelle vuole contribuire a invertire la tendenza. «La qualità – dice Esposito, chef e patron del Torre del Saracino a Seiano, dove ieri sera è partita la tre giorni – è stata maltrattata. I rifiuti, l’inquinamento, a volte anche le informazioni errate mettono a rischio il lavoro di tanti artigiani delle materie prime, di tanti chef e produttori che nel tempo hanno costruito una filiera dell’eccellenza in Campania». Ma a chi si riferisce quel: «Che volete da noi?». «Il discorso è molto ampio ma si può riassumere in poche parole: vorremmo che ciascuno facesse bene il proprio lavoro». Gli fa eco Luigi Iaccarino: «Dobbiamo dire basta alle generalizzazioni e lavorare per le soluzioni». I momenti di confronto punteggiano la festa: ieri la partenza al Saracino, oggi trasferta a Ischia, con pranzo al Negombo (ai fornelli i cuochi dell’isola); in serata, cena al Bikini di Vico Equense con i giovani chef e l’informazione specializzata. Domattina conferenza stampa al Moon Valley e di sera gran finale alle Axidie con 53 cuochi da tutta Italia. A fare gli onori di casa, con Esposito, i colleghi della costiera Antonio Mellino dei Quattro Passi, Peppe Guida dell’Osteria Nonna Rosa e Peppe Aversa del Buco. Da Capri Oliver Glowing dell’Olivo-Capri Palace, da Ischia Nino di Costanzo del Mosaico Hotel Terme Manzi. E ancora, Vito Cinque del San Pietro di Positano, Pierfranco Ferrara del Capo d’Orso, Francesco Sposito della Taverna Estia, Antonio Pisaniello della Locanda di Bu, Lina Fischetti dell’Oasis, Renato Martino del Vairo. Attesi anche big della cucina nazionale: Igles Corelli, Antonio Cannavacciuolo, Moreno Cedroni, Gaetano Trovato, Vittorio Fusari, Bruno Barbieri, Filippo Chiappini Dattilo. Tra i giovani emergenti Paolo Barrale, Danilo di Vuolo, Mimmo di Raffele, Michele Deleo, Domenico Vicinanza. (Laura Cesarano, Il Mattino)