COSTIERA AMALFITANA NESSUN CASO DI SALMONELLOSI. IL MARE E´ SANO

25 giugno 2008 | 00:00
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COSTIERA AMALFITANA NESSUN CASO DI SALMONELLOSI. IL MARE E´ SANO

Nessun caso di tifo, salmonella o epatite si è verificato, negli ultimi sei mesi, a causa del presunto inquinamento del mare della Costiera. L’Asl decide di scendere direttamente in campo per smentire le tante voci infondate che, in questo periodo, stanno procurando un grave danno economico al turismo. Maiori ha fatto le analisi anche ai propri lidi e risulta tutto in regola. L’Azienda sanitaria dell’Asl Salerno, distretto della Costiera Amalfitana, con sede a Castiglione di Ravello,  ha diffuso un comunicato ufficiale, a firma del direttore del Dipartimento di prevenzione Mario Rosario Capone, che è stato esposto su tutti gli stabilimenti balneari. “In considerazione del fatto che sono pervenute diverse ed allarmate segnalazioni di cittadini, circa presunti casi di malattie infettive – si legge nel documento – si comunica che non risulta essere stato notificato nessun caso di malattia sostenuta da agenti patogeni a trasmissione oro-fecale”. Dunque nessun pericolo per chi si tuffa nel mare della Costiera che sembrava essere diventato, a detta di qualcuno, un focolaio di infezioni. Insomma ci sarebbe una vera e propria campagna diffamatoria, nonostante che tutte le analisi, effettuate dagli enti preposti e dalle associazioni ambientaliste, abbiano acclarato la balneabilità delle acque. “Perciò abbiamo chiesto che l’Asl prendesse una posizione chiara e precisa – spiega Andrea D’Auria, gestore dello stabilimento Reginna Major, uno dei più antichi della Divina – e smentisse categoricamente le voci denigratorie. Del resto i dati in nostro possesso evidenziano come non ci sia alcun pericolo per i bagnanti. Resta il mistero dei rifiuti galleggianti che, ad una certa ora della giornata, compaiono trasportati dalla corrente. Un problema che deve essere affrontato e risolto, per capire, una volta per sempre, da dove provengano”. Che tutti i comuni della Costiera, si debbano dotare pure dei depuratori è il pensiero del consigliere regionale del Pdl, Salvatore Gagliano. “Sollecito tutte le Amministrazioni – evidenzia – ad attivarsi presso l’Assessorato regionale all’ambiente al fine di utilizzare i fondi europei per poter creare degli impianti di depurazione adeguati alle normative vigenti. Non è concepibile, infatti, che, tranne poche eccezioni, i paesi del comprensorio non dispongano di veri e propri impianti di depurazione”. Chi , infine, punta decisamente il dito nei confronti della cattiva amministrazione della cosa pubblica è Giovanni Torre, coordinatore provinciale dei Giovani per le Libertà. “Il degrado che negli ultimi quindici anni va accentuandosi in Costiera – sottolinea – non è altro che il perpetrarsi della politica fallimentare e della cattiva gestione delle amministrazioni di centrosinistra che governano la Regione, la Provincia e la stragrande maggioranza dei Comuni della Divina”. D’altra parte Momile di An a Minori denuncia chi crea allarmismi ingiustificati, mentre da Positano, Praiano, Amalfi gli albergatori chiedono un’informazione più corretta e attenta che distingua dall’inquinamento pelagico, per cui a volte le correnti hanno creato dei problemi, e inquinamento batteriologico che non è presente in nessun rilievo fatto dall’Asl e dall’Arpac e a Maiori e Positano (nella sezione Positano) divulgati dagli stessi comuni. Rimane il problema di Minori, che si ritrova con la condotta rotta, che dovrebbe essere riparata a giorni, ma il depuratore funzionante, altri comuni non hanno il depuratore, ma la condotta al largo garantisce la pulizia delle acque. I divieti o limitazioni alla balneazione vigono, come dappertutto, alle foci dei fiumi e nelle vicinanze dei porti. Maggiore attenzione ai problemi di inquinamento pelagico (sporco trascinato dalle correnti) e per questo bisogna intervenire in tempo organizzando dei seri servizi comprensoriali per proteggere la Divina. Dunque spazzamare comprensoriali e altro. Ma allo stato attuale le acque della divina sono sane e non incquinate. Molte colpe della confusione createsi sono degli stessi enti che dovrebbero dare i dati, a parte il Comune di Maiori, ne l’Asl ne l’Arpac hanno in rete i dati aggiornati che durante l’estate dovrebbero essere diramati ogni 15 giorni. In questo modo il cittadino sarebbe più garantito ed il turismo non ne avrebbe danni. Invece la mancanza di questo tipo di comunicazione ha creato confusione e danni a chiunque. Disinfettare le spiagge già da maggio, dare i dati della condizione delle acque in rete, quelli dell’Arpac e quelli sanitari dell’Asl, fruibili da tutti, ogni 15 giorni e attivarsi con gli spazzamare sarebbe la prima cosa da farsi da subito se ci fosse una classe politica attenta. Non mettere a rischio ne la sicurezza dei cittadini ne il turismo. La confusione e la disinformazione, causata dall’assenza di notizie in rete da parte degli enti pubblici, sono la causa di tutto questo e si spera che chi di dovere intervenga. Michele Cinque